Carlo Azeglio Ciampi
Livorno, 09 dicembre 1920 — Roma, 16 settembre 2016
Carlo Azeglio Ciampi nasce a Livorno il 9 dicembre 1920. Si laurea in lettere alla Scuola Normale Superiore di Pisa nel 1941 e, successivamente, in giurisprudenza presso l'Università di Pisa nel 1946. Nel 1946 è assunto alla Banca d'Italia. Nel 1960 è chiamato all'amministrazione centrale della Banca d'Italia, presso il Servizio Studi, di cui assume la direzione nel luglio 1970. Segretario generale della Banca d'Italia nel 1973, vice Direttore generale nel 1976, Direttore generale nel 1978, nell'ottobre 1979 è nominato Governatore e Presidente dell'Ufficio Italiano Cambi, funzioni che assolve fino al 28 aprile 1993. Dall'aprile 1993 al maggio 1994 è Presidente del Consiglio, primo non parlamentare della storia repubblicana, presiedendo un governo prevalentemente di tecnici, in una difficile fase di transizione istituzionale e economica (referendum elettorale e passaggio al sistema maggioritario, congiuntura sfavorevole caratterizzata da un rallentamento della crescita economica). È Ministro del Tesoro, del Bilancio e della Programmazione Economica nel Governo Prodi (dall'aprile 1996 all'ottobre 1998) e nel Governo D'Alema (dall'ottobre 1998 al maggio 1999). Dà un contributo determinante al raggiungimento dei parametri previsti dal Trattato di Maastricht, permettendo così la partecipazione dell'Italia alla moneta unica europea, sin dalla sua creazione. Dal 1993 è Governatore onorario della Banca d'Italia e dal 1996 membro del Consiglio di amministrazione dell'Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
È eletto Presidente della Repubblica il 13 maggio del 1999 (al primo scrutinio con 707 voti su 990): presta giuramento il 18 maggio. Ha settantanove anni.
In un periodo di forte conflittualità politica, Ciampi interpreta il ruolo di Presidente della Repubblica come figura super partes, garante degli equilibri fra forze politiche contrapposte. Nel quadro di una rifondazione dei patriottismo repubblicano si dedica al rilancio dei simboli patriottici e dei valori dell'identità nazionale - la bandiera tricolore, l'Inno di Mameli - che tanto gli stanno a cuore, trasmettendo agli italiani quel sentimento e orgoglio nazionale che deriva dalle imprese del Risorgimento e della Resistenza. Ciampi è un Presidente che, come Sandro Pertini, ha sempre un alto indice di gradimento popolare nei sondaggi, una delle figure più apprezzate e stimate dai cittadini.
La sua Presidenza è caratterizzata da una forte visibilità, con un alto numero di interventi pubblici. Nel corso del settennato compie visite ufficiali in tutte le province italiane. Nel 2005 riceve il Premio "Carlo Magno" nella città tedesca di Aquisgrana per il suo impegno volto a garantire l'idea di Europa unita e pacifica; sempre nel 2005, ha anche ricevuto ad honorem il Premio "David di Donatello" per la sua volontà di rilanciare il cinema italiano.
Risiede nel Palazzo con la moglie Donna Franca.
Nomina Senatori a vita: Rita Levi Montalcini (2001), Emilio Colombo (2003), Mario Luzi (2004), Giorgio Napolitano (2005), Sergio Pininfarina (2005). Diviene Senatore a vita quale ex Presidente della Repubblica (ai sensi dell'art. 59 della Costituzione).
Muore a Roma il 16 settembre 2016.
discorso di insediamento
18 maggio 1999 — testoLe parole del Presidente Sergio Mattarella
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