Visita del Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi in Bosnia. Incontro con il contingente italiano
Ufficiali, Sottufficiali, Soldati,
per me un vero onore essere qui con voi mentre state adempiendo a questo importante compito. Sono qui per portarvi il saluto forte di tutta l'Italia, della nostra Patria che guarda a voi che state in questa terra per una missione di pace.
Sono voluto venire alla vigilia del giorno di Natale perché so quanto questo significa per tutti quanti noi l'essere insieme, l'essere con le nostre famiglie. E' capitato anche a me, alla vostra età, di passare un Natale in queste terre, e so la malinconia che inevitabilmente cala quando si sentono suonare le campane e si pensa alle famiglie lontane.
Per questo sono qui con voi per portarvi il calore della nostra Patria.
Vi porto il ringraziamento e l'apprezzamento più vivo per quello che state facendo. Questo ringraziamento, questo apprezzamento va anche a tutti coloro che per conto di amministrazioni diverse, sia italiane, sia internazionali, svolgono in questa terra una missione di pace.
Voi fate qui parte di una più ampia forza europea internazionale e costituite una testimonianza viva di quello che significa e deve significare ancor più in futuro la difesa dei diritti umani, la difesa delle democrazie, la difesa di tutto quello che costituisce un patrimonio della nostra civiltà.
Ho visitato ora la Moschea di Pec, purtroppo barbaramente devastata; ho visitato il Patriarcato di Pec e ho voluto così anche rendere omaggio a queste testimonianze di una grande civiltà. Voi siete qui perché la pace completamente si ricomponga in questa area, perché tutte le persone che sono nate e che hanno le loro tradizioni in questa terra possano tornarvi, indipendentemente dalle diverse etnie, per vivere insieme, per lavorare insieme, per progredire insieme.
E' con questi sentimenti che vi rinnovo l'apprezzamento più pieno, gli auguri più affettuosi per il Natale di domani e per il prossimo anno.
Viva l'Italia, Viva le Forze Armate italiane!
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per me un vero onore essere qui con voi mentre state adempiendo a questo importante compito. Sono qui per portarvi il saluto forte di tutta l'Italia, della nostra Patria che guarda a voi che state in questa terra per una missione di pace.
Sono voluto venire alla vigilia del giorno di Natale perché so quanto questo significa per tutti quanti noi l'essere insieme, l'essere con le nostre famiglie. E' capitato anche a me, alla vostra età, di passare un Natale in queste terre, e so la malinconia che inevitabilmente cala quando si sentono suonare le campane e si pensa alle famiglie lontane.
Per questo sono qui con voi per portarvi il calore della nostra Patria.
Vi porto il ringraziamento e l'apprezzamento più vivo per quello che state facendo. Questo ringraziamento, questo apprezzamento va anche a tutti coloro che per conto di amministrazioni diverse, sia italiane, sia internazionali, svolgono in questa terra una missione di pace.
Voi fate qui parte di una più ampia forza europea internazionale e costituite una testimonianza viva di quello che significa e deve significare ancor più in futuro la difesa dei diritti umani, la difesa delle democrazie, la difesa di tutto quello che costituisce un patrimonio della nostra civiltà.
Ho visitato ora la Moschea di Pec, purtroppo barbaramente devastata; ho visitato il Patriarcato di Pec e ho voluto così anche rendere omaggio a queste testimonianze di una grande civiltà. Voi siete qui perché la pace completamente si ricomponga in questa area, perché tutte le persone che sono nate e che hanno le loro tradizioni in questa terra possano tornarvi, indipendentemente dalle diverse etnie, per vivere insieme, per lavorare insieme, per progredire insieme.
E' con questi sentimenti che vi rinnovo l'apprezzamento più pieno, gli auguri più affettuosi per il Natale di domani e per il prossimo anno.
Viva l'Italia, Viva le Forze Armate italiane!
Diario storico
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