Messaggio del Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi al Presidente della Bosnia Erzegovina in occasione dell'inaugurazione del Ponte Vecchio di Mostar
Importanti tesori dell'eredità culturale nei Balcani sono andati distrutti; altri sono protetti dall'impegno della Forza Multinazionale di Pace, cui le truppe italiane danno un essenziale contributo.
Li ho ammirati quei tesori nei monasteri ortodossi di Pec e di Decani, nella moschea di Pec.
Ho sostenuto la necessità di un ampio programma di recupero e di valorizzazione del patrimonio culturale nell'intera Regione balcanica: per rafforzare le difese contro l'intolleranza, contro il rischio di frammentazioni e di contrapposizioni.
La distruzione del ponte di Mostar, così come quella della biblioteca di Sarajevo, delle grandi statue di Buddha in Afghanistan, il saccheggio dei tesori d'arte antica in Iraq ci hanno fatto intravedere l'abisso di barbarie nel quale sprofonda l'umanità quando disconosce i valori etici e culturali.
I popoli balcanici sono sollecitati ad una grande sfida: l'attuazione di una vera collaborazione inter-etnica.
L'unità europea offre loro un esempio, una prospettiva per il futuro: la nostra riconciliazione dimostra che anche la loro è possibile; che con la buona volontà e attraverso la promozione e la salvaguardia dei diritti dell'uomo, i popoli possono convivere per un maggior benessere di tutti.
Occorre avere la saggezza di superare persistenti incertezze, di rimuovere antiche animosità, di contrastare la separazione.
E' questa la condizione per partecipare allo spazio civile europeo.