San Paolo: brindisi alla colazione di Stato offerto dal Governatore dello Stato di San Paolo Mario Covas in onore del Presidente Ciampi
Signor Governatore, Signora Covas, Signore e Signori,
in questa città, in questo Stato, un italiano non si sente lontano da casa. Non so se San Paolo sia veramente ?la più grande città italiana del mondo?, come Vi sento affermare, ma so che la fiorente e antica presenza italiana è uno dei motivi che hanno fatto grande questa città e prospero questo Stato. Il successo di San Paolo è il successo dell'emigrazione italiana in questa terra: fonte di legittimo orgoglio, di plauso ai miei connazionali, di gratitudine alla società paulista che li ha accolti.
La somiglianza dell'ambiente umano e delle abitudini rende istintivamente facili i nostri rapporti. Ieri sera, ho incontrato, insieme al Presidente Cardoso, gli ?oriundi?; stamattina, al Circolo Italiano, i rappresentanti di tutte le associazioni italiane in Brasile. Oggi pomeriggio, nella Pinacoteca, inaugurerò una mostra italiana e assisterò alla presentazione del Corriere della Sera in Brasile (pubblicato dall'Estado de São Paulo); stasera sarò in mezzo al fiore dell'imprenditoria brasiliana e degli operatori economici italiani in Brasile.
Il mio viaggio in Brasile si conclude a San Paolo, circondandomi di una italianità autentica, vitale, che lega dal di dentro i nostri due Paesi. Non siamo semplicemente amici: apparteniamo alla stessa famiglia.
Saperlo ci deve spronare a infondere linfa nuova e vitale nei fitti rapporti che esistono. Nel domandarci quali nuove opportunità possano nascere dalle radici comuni, da dove cominciare se non da San Paolo, ove la presenza italiana è già una ricca trama che si confonde nel tessuto brasiliano?
In campo economico, siamo nel cuore strategico di quel Mercosul in cui l'Italia crede con convinzione. Qui si gioca una delle scommesse di questo secolo: l'integrazione e, di conseguenza, lo sviluppo del Sudamerica. E l'Italia sarà presente.
Non vogliamo solo consolidare le posizioni di rilievo già stabilite. Vogliamo intensificare i rapporti con questo Stato, utilizzando anche canali innovativi quali le Regioni italiane, polo di aggregazione delle piccole e medie imprese. Vogliamo un rapporto equilibrato, di reciproco beneficio, che porti anche l'economia paulista a entrare in Italia e, attraverso l'Italia, nell'Unione Europea, questa nuova realtà, destinata a svilupparsi gradualmente in una vera e propria statualità.
Lo Stato di San Paolo si vanta a buon diritto di avere dato vita alla terza economia dell'intero continente sudamericano. La forte impronta italiana e europea lo candida a diventare polo naturale della cooperazione fra Europa e Americhe, quella cooperazione che mira a fare dell'intera Regione atlantica la più vasta area di crescita economica, di progresso sociale e di pace nel mondo.
Le frontiere di collaborazione non sono solo commerciali ed economiche, si nutrono di cultura, di istruzione, di ricerca scientifica, d'informazione. L'interesse è enorme, come dimostrano le intese per l'insegnamento ?curriculare? dell'italiano in cinquanta municipi dello Stato. Le nostre culture sono fatte per rinforzarsi e arricchirsi a vicenda.
Signor Presidente, nel levare il calice alla Sua salute e al benessere dello Stato di San Paolo, il mio è un brindisi al futuro comune. Da oltre un secolo, nelle piantagioni, nelle fabbriche, nelle università e nei cantieri, nei mille luoghi che hanno visto nascere e crescere la grande città che oggi ci ospita, i nostri popoli hanno intrapreso il cammino insieme. Brindo ai nuovi traguardi che ci attendono, insieme.
Diario storico
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Visita di Stato del Presidente della Repubblica nella Repubblica Federativa del Brasile (9 - 15 maggio 2000)