Il Diario storico
Il Presidente della Repubblica lascia la Palazzina in una automobile Fiat 2800 insieme al Segretario generale, al Consigliere Militare e al Capo dell'Ufficio Relazioni con l'Estero. L'automobile presidenziale è preceduta da una macchina di servizio con il Cerimoniere della Presidenza della Repubblica ed il Consigliere Militare Aggiunto, ed è seguita da altre due automobili: la prima con il Segretario Particolare del Presidente ed il Capo dell'Ufficio Stampa e la seconda con il Capo dell'Ispettorato Generale di P.S. del Quirinale.
Il Capo dello Stato giunge a Palazzo Brancaccio dove all'ingresso si trovano a riceverlo i rappresentanti del Senato, della Camera, del Governo e della Corte costituzionale, il Sindaco e il Prefetto di Roma, il Prof. Tucci, Presidente dell'ISMEO e il Segretario generale. Accompagnato dalle predette autorità il Presidente della Repubblica accede nello studio del Segretario generale dove si incontra con il Consiglio direttivo dell'Istituto, con il Corpo Diplomatico e con le altre principali autorità. Il Capo dello Stato accede quindi al nuovo Museo che comprende quattro sale dedicate all'Arte della Persia, dell'India, del Tibet, del Nepal, della Cina e del Giappone. Passa quindi a visitare la Mostra dell'Arte e del Gandhara e dell'Asia centrale disposta in altre quattro sale dove sono distribuite le sculture del Gandhara, gli stucchi, le pitture murali e le miniature dell'Asia Centrale.
Il Presidente della Repubblica dopo aver ricevuto l'omaggio delle Autorità presenti lascia Palazzo Brancaccio accompagnato fino all'ingresso dalle stesse autorità che Lo avevano ricevuto all'arrivo.