Il Diario storico
Il Capo dello Stato lascia la Tenuta di S. Rossore, per recarsi alla Cattedrale di Livorno. Si forma il seguente corteo privato:
vettura del cerimoniale:
Capo del Cerimoniale della Presidenza della Repubblica, Consigliere Militare Aggiunto di servizio, Comandante dei Corazzieri;
vettura presidenziale:
Presidente della Repubblica, Consigliere Militare;
vettura di servizio dell'ispettorato Generale di P.S. del Quirinale;
vettura con:
Dott. Amedeo MARTINELLI, Dott. Mauro LEONE;
vettura del seguito.
In prossimità dell'ingresso alla città di Livorno, ha inizio la scorta di Corazzieri in motocicletta.
Il corteo presidenziale giunge sulla Piazza Grande di Livorno, dinanzi alla Cattedrale. Disceso dalla vettura, il Capo dello Stato viene ricevuto dall'ex Presidente della Repubblica, Sen. Giovanni Gronchi, dai rappresentanti della Camera, del Senato, del Governo e della Corte costituzionale, dal Presidente della Regione Toscana e dal Consiglio Regionale, dal Rappresentante del Governo presso la Regione, dal Prefetto e dal Sindaco di Livorno e dal Presidente dell'Amministrazione Provinciale. Sono altresì presenti l'Ambasciatore di S.M. Britannica, il Maresciallo dell'aria Sir Lewis Hodges e il Capo di Stato Maggiore della Difesa. Accompagnato dalle predette Autorità e dal Seguito, il Presidente della Repubblica fa quindi ingresso nella Cattedrale, ricevuto, sulla soglia del Tempio, dal Vescovo di Livorno. Successivamente, il Capo dello Stato raggiunge il posto riservatoGli nella prima fila della navata sinistra. Ha inizio la cerimonia della Messa in suffragio dei Caduti, officiata dall'Ordinario Militare, dal Vescovo di Livorno e dal Cappellano Militare della Brigata "Folgore".
Al termine del rito il Presidente della Repubblica si reca nel settore riservato ai familiari dei caduti, intrattenendosi brevemente con i presenti. Nel frattempo le altre Autorità e i partecipanti alla funzione si trattengono nel settore a ciascuno assegnato.
Il Capo dello Stato, accompagnato dalle stesse Autorità che si trovavano a riceverlo e dopo essersi accomiatato dal Vescovo di Livorno, lascia la Cattedrale per far rientro a San Rossore (corteo: stessa formazione dell'arrivo. Scorta di Corazzieri in motocicletta sino al termine dell'abitato cittadino).
Colazione intima a S. Rossore.
Il Presidente della Repubblica lascia, in forma privata, la Tenuta presidenziale per recarsi alla stazione ferroviaria di Pisa S. Rossore.
Partenza da S. Rossore dell'automotrice presidenziale.
L'automotrice che reca a bordo il Capo dello Stato giunge alla stazione ferroviaria di Roma Ostiense.