Il Diario storico
Il Presidente della Repubblica giunge all'Aeroporto di Roma Ciampino, dove prende posto, con il Ministro della Difesa e con il Seguito, sull'aereo presidenziale.
L'aereo presidenziale decolla dall'Aeroporto di Roma Ciampino.
L'aereo presidenziale atterra all'Aeroporto di Rivolto. Il Presidente della Repubblica, disceso dall'aereo ed accompagnato dal Ministro della Difesa, dal Consigliere Militare e dal Comandante della Regione Aerea, passa in rassegna un picchetto d'onore della 51^ Aerobrigata. Al termine dello schieramento si trovano ad attendere il Capo dello Stato: i Capi di S.M. della Difesa, dell'Esercito, della Marina e dell'Aeronautica, i Presidenti delle Commissioni Difesa del Senato e della Camera, il Sindaco di Codroipo, il Prefetto di Udine e le altre Autorità civili intervenute. Il Capo dello Stato prende quindi posto in una "campagnola" insieme con il Ministro della Difesa, il Comandante della 1^ Regione Aerea, il Segretario generale della Presidenza della Repubblica ed il Consigliere Militare. Nella seconda "campagnola" prendono posto il Capo di S.M. della Difesa ed il Capo di S.M. dell'Aeronautica. Il Presidente della Repubblica passa in rassegna lo schieramento di aerei.
Il Presidente della Repubblica, le Autorità e il Seguito, prendono posto in aereo per recarsi a Maniago.
Partenza dall'Aeroporto di Rivolto per Maniago.
L'aereo atterra all'aeroporto di Maniago. Il Capo dello Stato, disceso dall'aereo, riceve l'omaggio del Vice Comandante della 1^ Regione Aerea e delle Autorità intervenute a Maniago. Segue la presentazione al Signor Presidente dei tipi di aerei G. 91 ed F. 104 G. Quindi si svolge la dimostrazione di un attacco LABS (aviogetti).
Terminata la dimostrazione il Signor Presidente partecipa al rinfresco offerto in un padiglione dell'Aeroporto.
Il Presidente della Repubblica, con le Autorità ed il Seguito, si reca, in autovettura, al Poligono di Maniago. Si forma il seguente corteo di autovetture:
autovettura staffetta A.M. che apre il corteo (2 ufficiali);
vettura del cerimoniale:
- Capo del Cerimoniale della Presidenza della Repubblica, Consigliere Militare Aggiunto di servizio, Comandante dei Corazzieri;
vettura presidenziale:
- Presidente della Repubblica, Ministro della Difesa;
vettura con:
- Segretario generale della Presidenza della Repubblica, Consigliere Militare, Capo della Segreteria Particolare del Presidente della Repubblica;
vetture del seguito:
1) - Capo di S.M. della Difesa e Capo di S.M. dell'Aeronautica;
2) - Capo di S.M. dell'Esercito e Capo di S.M. della Marina;
3) - I Presidenti delle Commissioni Difesa del Senato e della Camera vettura con Ispettore Generale di P.S. presso il Quirinale, Addetto Stampa;
4) - Comandante della FTASE e Comandante della 3^ Armata.
Il corteo giunge al Poligono di Maniago dove ha inizio la seconda parte della manovra tattica che si articola nelle seguenti fasi: illustrazione della manovra tattica, manovra a fuoco, lancio dei paracadutisti, esercizi della pattuglia acrobatica nazionale.
Terminate le esercitazioni, il Capo dello Stato fa ritorno all'Aeroporto di Maniago (corteo stessa formazione).
Il Presidente della Repubblica, con le Autorità ed il Seguito, prende posto nell'aereo per recarsi all'Aeroporto di Treviso - S. Angelo.
L'aereo decolla dall'Aeroporto di Maniago.
L'aereo atterra all'Aeroporto di Treviso-S. Angelo.
Colazione nella Sala dell'Aeroporto.
Riposo.
Il Presidente della Repubblica, accompagnato dal Ministro della Difesa, dal Consigliere Militare e dalle altre Autorità militari e dal Seguito e ricevuti gli onori prescritti, prende posto nell'aereo presidenziale per fare ritorno a Roma.
L'aereo presidenziale decolla dall'Aeroporto di Treviso-S. Angelo.
L'aereo presidenziale atterra all'Aeroporto di Roma Ciampino.
discorsi svolti nella stessa giornata
Al Papa, Paolo VI (ritorno dal viaggio a Loreto e Assisi) (pdf)Comunicati
Il Presidente della Repubblica giunge all'aeroporto militare di Rivolto e dopo aver passato in rassegna lo schieramento di aerei si reca a Maniago per assistere ad alcune esercitazioni a fuocoTelegramma inviato dal Presidente della Repubblica al Ministro della Difesa, Giulio Andreotti, al suo rientro da Maniago, per presenziare all'esercitazione "Luce"