Il Diario storico
Il Presidente della Repubblica lascia Via Carlo Fea in un'automobile Fiat 2800 accompagnato dal Segretario generale e dal Consigliere Militare. Segue l'auto del Dott. De Stefano.
All'altezza del viale che conduce al Palazzo della Civiltà del Lavoro l'auto presidenziale viene preceduta dalla macchina di servizio con il cerimoniere ed il Consigliere Militare Aggiunto di servizio e seguita da altra vettura con il Segretario Particolare e il Capo dell'Ufficio Stampa.
Il Capo dello Stato giunge all'ingresso del Palazzo della Civiltà del Lavoro dove viene ricevuto dai rappresentanti del Senato, della Camera del Governo, della Corte costituzionale e del Consiglio Nazionale del Lavoro, dal Sindaco e dal Prefetto di Roma e dal Presidente della Federazione Nazionale dei Cavalieri del Lavoro Gr. Uff. Pozzani. Accompagnato dalla predette autorità il Presidente della Repubblica accede nel salone d'onore dove prende posto nella poltrona centrale di prima fila avendo a destra e a sinistra le principali autorità secondo l'ordine delle precedenze. Ha inizio la cerimonia:
- Saluto dell'Assessore anziano al Comune in nome del Sindaco;
- Il Cav. del Lavoro Pozzani, dopo aver rivolto un saluto al Capo dello Stato pronuncia la prolusione del convegno sul tema: "Idealità umane e sociali nell'anelito di progresso della Nazione";
- discorso dell'On. Bo per il Governo.
Successivamente il Comm. Pozzani prega il Capo dello Stato di voler consegnare le insegne dell'ordine ai nuovi Cavalieri del Lavoro (24). Terminata la cerimonia il Presidente della Repubblica visita il primo piano palazzo che ospiterà i lavori del convegno e dove sono già sistemate le nuove sedi dei Cavalieri, dei Maestri e degli Anziani del Lavoro, nonché Ia terrazza sul tetto del Palazzo.
Il Capo dello Stato viene accompagnato all'uscita dalle stesse autorità che Lo avevano ricevuto all'arrivo e lascia il Palazzo con il seguito.