Il Diario storico
Il Presidente della Repubblica parte in forma privata dalla stazione ferroviaria di Firenze (convoglio formato dai saloni 1 e 6 e da due bagagliai), alla volta di Pisa. Si trovano ad ossequiarLo il Prefetto e il Sindaco.
Il Capo dello Stato giunge in forma privata alla stazione ferroviaria di Pisa, dove sono a riceverlo il Prefetto e il Sindaco.
Il Presidente della Repubblica, accompagnato dal Segretario generale, dal Consigliere Militare, dal Segretario Particolare, dal Capo dello Ufficio Stampa e dalle predette autorità, giunge a Palazzo Gambacorti e, disceso dalla macchina, assume la forma ufficiale. Il Capo dello Stato, seguito dal Consigliere Militare e dal Comandante del Comiliter, passa in rassegna una Compagnia d'onore con bandiera e musica. Al termine dello schieramento, riceve l'omaggio dei rappresentanti del Senato, della Camera e del Governo, del Primo Presidente e del Procuratore Generale della Corte d'appello, nonché del Presidente della Giunta Provinciale e del Presidente dell'Ente Provinciale del Turismo. Il Presidente della Repubblica, accompagnato dalle predette autorità, accede alla sala delle Baleari dove il Sindaco e il Presidente dell'Ente Provinciale del Turismo Gli rivolgono un saluto. Viene quindi offerta da parte della Lega Navale, la Bandiera della Marina al Comune di Pisa, con brevi parole dell'Ammiraglio Brivonesi, Presidente della Lega Navale, al quale il Sindaco rivolge parole di ringraziamento. Il Signor Presidente riceve quindi in altra sala i rappresentanti delle ex repubbliche marinare e il Sindaco di Barcellona.
Il Capo dello Stato lascia la sala e accompagnato dalle autorità intervenute, esce dal Palazzo Comunale, prendendo posto sulla tribuna eretta davanti al Palazzo stesso, per assistere alla sfilata di rappresentanze delle Forze Armate e di vari Comuni italiani e stranieri con gonfaloni e scorte. Intanto sul pennone del Ponte di Mezzo, ha luogo l'alza bandiera. Ultimata la sfilata il Presidente della Repubblica discende dalla tribuna e rientra nel cortile del Palazzo dove viene offerto un rinfresco. Quindi riuscendo dal Palazzo passa in rivista la Compagnia d'onore, insieme al Consigliere Militare e al Comandante del Comiliter e riassume la forma privata.
Il Presidente della Repubblica lascia in automobile il Palazzo Comunale per raggiungere la Chiesa dei Cavalieri di S. Stefano.
Nella Chiesa dei Cavalieri viene celebrata dall'Arcivescovo di Pisa la S. Messa in memoria dei Caduti del mare. Successivamente avviene il ricollocamento simbolico di quattro delle storiche bandiere e lo scoprimento e la benedizione dell'intarsio offerto della Lega navale Italiana in ricordo di tutti i Caduti del mare. Brevi parole di Mons. Arcivescovo e discorso celebrativo da parte dell'On. Cassiani, Ministro della Marina Mercantile.
Il Presidente della Repubblica lascia a piedi la Chiesa dei Cavalieri per recarsi alla sede della Venerabile Arciconfraternita della Misericordia, ove, nel Salone delle "Sette Opere di Misericordia" Gli vengono conferite le insegne di Governatore onorario.
Il Capo dello Stato lascia in auto la sede della Venerabile Arciconfraternita della Misericordia alla volta della Prefettura.
Colazione intima in Prefettura.
Il Capo dello Stato scende dalla Prefettura e prende posto nella tribuna posta sui Lungarni di fronte.
Il corteo in costumi medioevali delle Delegazioni delle quattro antiche Repubbliche Marinare giunge e sfila davanti alla tribuna del Capo dello Stato quindi il Sindaco di Pisa, Primo Magistrato della regata rivolge un saluto al Capo dello Stato.
Ha inizio la regata che alle 18,40 giunge dinanzi alla tribuna e il Presidente della Repubblica premia l'equipaggio vittorioso. Mentre si svolge la regata, il Capo dello Stato procede alla premiazione del vincitore del concorso giornalistico "Rustichello da Pisa" indetto dall'Ente Provinciale del Turismo di Pisa.
Il Presidente della Repubblica lascia la tribuna alla volta della stazione ferroviaria accompagnato dal Prefetto e dal Sindaco.
Il treno parte per Firenze.
Il Presidente della Repubblica giunge in forma privata alla stazione ferroviaria di Firenze, dove si trovano a riceverlo il Prefetto e il Sindaco.