Il Diario storico
Il Presidente della Repubblica lascia il Quirinale in un'automobile Fiat 2800, accompagnato dal Segretario generale e dal Consigliere Militare per recarsi in Campidoglio. L'automobile presidenziale è preceduta da una macchina di servizio con il Cerimoniere e il Consigliere Militare aggiunto ed è seguita da altre due automobili: la prima con il Segretario Particolare del Presidente della Repubblica e il Capo dell'Ufficio Stampa e la seconda con il Capo dell'Ispettorato Generale di P.S. del Quirinale.
Il Capo dello Stato giunge in Campidoglio (ingresso Palazzo dei Conservatori ). Sono a riceverLo: il Presidente della Camera On. Leone, il Sen. Cadorna per il Senato, il Ministro Tambroni per il Governo, il Sindaco e il Prefetto di Roma e Mons. Edoardo Gilardi, Presidente di "Pro Juventute". Accompagnato dalle predette autorità, il Presidente della Repubblica ascende lo scalone ed accede alla Sala degli Orazi e Curiazi prendendo posto nella poltrona centrale della prima fila avendo a destra a a sinistra le principali autorità secondo l'ordine delle precedenze.
Ha inizio la cerimonia:
- indirizzo di saluto del Sindaco di Roma e breve commemorazione della figura di Don Gnocchi;
- brevi cenni di ringraziamento e di omaggio pronunciati da Mons. Gilardi, Presidente della Fondazione.
Prendono, quindi, la parola nell'ordine:
- l'Avv. Prof. Adrio Casati, Presidente dell'Amministrazione Provinciali di Milano;
- il Ministro dell'Interno, On Tambroni, oratore ufficiale della cerimonia.
Al termine della commemorazione, un mutilatino di guerra e un poliomielitico offrono al Presidente della Repubblica l'ultimo scritto di Don Carlo Gnocchi "La pedagogia del dolore innocente".
Il Capo dello Stato, ricevuto il saluto e l'omaggio delle autorità presenti, lascia la Sala Orazi e Curiazi e, disceso lo scalone, accompagnato dalle stesse personalità che Lo hanno accolto all'arrivo, riprende posto in automobile per far ritorno al Palazzo del Quirinale.