Il Diario storico
Alle ore 7,20 il treno presidenziale giunge alla stazione di Catanzaro-Sala.
Il Presidente della Repubblica e la Signora Einaudi discendono subito dal treno insieme al Vice Presidente del Consiglio dei ministri On. Piccioni, all'On. Aldisio, Ministro dei Lavori Pubblici, all'On. Molè Vice Presidente del Senato, all'On. Mattarella Sottosegretario ai Trasporti, all'On. Galati Sottosegretario alle Poste e Telecomunicazioni, all'On. Cassiani Sottosegretario ai Danni di Guerra, all'On. Murdaca Sottosegretario al Lavoro e Previdenza Sociale, all'On. Morelli Segretario della CISL, al Generale Ferraris, al Sen. Caminiti, al Segretario generale della Presidenza della Repubblica Consigliere di Stato Carbone, al Consigliere Militare Generale Marazzani e alla Signora Marazzani.
Si trovano a ricevere alla stazione il Capo dello Stato: il Prefetto e il Sindaco di Catanzaro, l'Arcivescovo, il Presidente della Deputazione Provinciale, il Provveditore alle Opere Pubbliche, l'Ingegnere capo del Genio Civile, il Questore, il Colonnello Comandante la Legione Territoriale dei Carabinieri della Calabria e Lucania e molte altre autorità politiche, civili e militari.
Dopo aver ricevuto il saluto e l'omaggio delle predette autorità, il Presidente della Repubblica e la Signora Einaudi prendono posto nella prima automobile che è seguita nell'ordine da una seconda vettura con l'On. Piccioni, il Consigliere di Stato Carbone e il Prefetto di Catanzaro, da una terza con il Ministro Aldisio, il Sottosegretario Galati e il Provveditore alle Opere Pubbliche e da altre macchine in cui prendono posto le altre autorità presenti secondo l'ordine di precedenza.
Il Capo dello Stato e la Consorte, dopo aver brevemente sostato a Catanzaro Marina e a Soverato, iniziando il giro delle zone disastrate dal violento nubifragio, assistono nella Chiesa dei Salesiani alla Messa officiata dall'Arcivescovo Monsignor Faras.
Lungo la strada fra Catanzaro Marina e Soverato il corteo delle macchine sosta nelle zone dove le frane prodotte dall'alluvione hanno interrotto il transito.
Dopo la breve sosta in Soverato, il corteo prosegue per S. Andrea Jonio passando per il bivio di Isca Jonio, località dove i fiumi Alaca e Salubro hanno provocato danni ingentissimi, causando crolli di case, distruggendo un tratto della linea Jonica e devastando completamente le campagne.
Il Presidente della Repubblica e il Ministro Aldisio ascoltano dettagliate relazioni da parte dei tecnici del Provveditorato alle Opere Pubbliche e del Genio Civile circa l'entità dei danni.
Riprendendo il giro, il corteo delle macchine si reca nel Comune di Badolato, dove l'alluvione ha provocato crolli di parecchie case e alcune vittime. In Badolato il Capo dello Stato, la Consorte e le autorità vengono accolti con una calorosa manifestazione da parte della folla e quindi si recano a Palazzo Spasari, sede del Municipio, dove il Sindaco, signor Talotta, rivolge al Capo dello Stato il saluto commosso della cittadinanza e la riconoscenza per gli aiuti tempestivamente pervenuti alle famiglie danneggiate. Salutati quindi da vivissimi applausi, il Presidente della Repubblica, la Signora Einaudi e il seguito lasciano Badolato e si recano a Serra San Bruno dove visitano i sinistrati di Nardo di Pace e Ragonà ivi ricoverati, facendo distribuire immediatamente biancheria e generi alimentari.
Alle ore 15,30, dopo aver consumato la colazione nei locali dell'Asilo Infantile "Chimirri" il Presidente della Repubblica, la Signora Einaudi e il seguito, ossequiati dalle autorità cittadine con alla testa il Sindaco Avvocato Salerno e dalla popolazione si dirigono a Fabrizia. Prima di giungere nel Comune di Fabrizia il corteo presidenziale sosta brevemente alla Certosa di Serra San Bruno. Quindi proseguendo l'itinerario il Capo dello Stato, con il seguito, si dirige a Fabrizia dove visita i sinistrati ricoverati nell'edificio scolastico.
Ricevuti dal Sindaco di Fabrizia e dalle autorità locali il Presidente della Repubblica e la Signora Einaudi si intrattengono cordialmente con i sinistrati ai quali vengono distribuiti generi alimentari offerti dal Capo dello Stato.
Alle ore 17,30 il corteo delle macchine transita nuovamente per Serra San Bruno proseguendo per i centri di Spadola e Simbario e raggiungendo la nazionale per Pizzo Calabro, dove giunge alle ore 18,35. Quivi la popolazione della cittadina tributa al Capo dello Stato una calorosa manifestazione e il Sindaco Dott. Chiaravalloti porge il saluto del Comune. Dopo una breve sosta nella piazza principale il Presidente della Repubblica, la Signora Einaudi ed il seguito si recano alla stazione e, dopo essere stati ossequiati dal Prefetto di Catanzaro e dalle autorità locali, salgono sul treno che alle prime ore dell'indomani ripartirà alla volta di Gioia Tauro.