Lettera del Presidente Ciampi ai Capi di Stato dei Paesi Fondatori dell'Unione Europea
Comunicato
L'Ufficio Stampa della Presidenza della Repubblica rende
noto che:
Ad uno anno di distanza dal messaggio inviato ai Paesi
Fondatori per sollecitare la conclusione entro il 2003 dei lavori della
Conferenza intergovernativa incaricata di approvare il nuovo Trattato
costituzionale dell'Unione Europea il Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio
Ciampi, si è nuovamente rivolto ai Presidenti di Germania e di Francia ed ai
Sovrani del Belgio, del Lussemburgo e dei Paesi Bassi, con un appello per
rendere possibile, ancora quest'anno l'approvazione del Trattato.
Già lo scorso settembre, il Presidente della Repubblica
si era indirizzato anche ai Capi di Stato dei dieci Paesi di adesione con un
richiamo alla saldezza dello spirito unitario che anima l'integrazione europea e
induce al compimento del progetto di riforma istituzionale.
Sottolineando la realizzazione, nell'esito della Convenzione,
di un sapiente equilibrio fra le differenziate esigenze di tutti gli Stati
membri, grandi, medi e piccoli, il messaggio del Presidente della Repubblica
metteva in luce il comune interesse europeo a che la Conferenza intergovernativa
"consolidi i risultati di significato storico raggiunti dalla
Convenzione, approvando un Trattato costituzionale che dia fondamento ad
un'Europa unita e autorevole sulla scena internazionale, evitando compromessi al
ribasso".
La collaborazione dei Paesi Fondatori - ha ricordato il
Presidente Ciampi nella recente comunicazione ai Capi di Stato di quei Paesi -
è sempre stata l'anima del progetto di unificazione e ne ha determinato gli
avanzamenti cruciali: è indispensabile oggi per assicurare all'Unione Europea
la coesione necessaria a dotarsi dell'assetto istituzionale da cui dipende il
successo dell'Europa come soggetto di pieno diritto della politica mondiale.
La lettera del Capo dello Stato si sofferma sulla necessità
di cogliere tempestivamente l'occasione offerta dall'esistenza del progetto di
Trattato costituzionale messo a punto dalla Convenzione Europea per realizzare
la presenza, tante volte invocata in passato, di un'Europa più autorevole ed
efficace sulla scena internazionale, soprattutto a fronte delle gravi sfide
incombenti.
"Coesione e senso di responsabilità - così il
Presidente della Repubblica nel suo messaggio - sono stati essenziali nei
momenti decisivi dell'integrazione: dal mercato unico, all'abolizione integrale
delle frontiere, all'introduzione dell'euro. Non possiamo farne a meno oggi,
quando l'Unione Europea è chiamata a darsi un assetto istituzionale che le
consentirà di esercitare in maniera adeguata le responsabilità che le
competono anche in campo internazionale ed avendo inoltre ampliato il numero dei
suoi Stati membri".
Il Presidente Ciampi ha espresso altresì l'opinione che la
nuova architettura istituzionale dovrà essere messa a punto insieme
all'allargamento dell'Unione Europea ai dieci nuovi Stati membri il prossimo
mese di maggio e prima delle elezioni europee nel mese di giugno. "Abbiamo
- ha detto - una particolare responsabilità nell'assicurare l'adozione
della Costituzione che consentirà all'Unione Europea di diventare un soggetto
politico di pieno diritto. Ci sostiene la volontà di rispondere alle attese dei
nostri cittadini".
Il nuovo messaggio del Presidente della Repubblica ai Capi di
Stato dei Paesi Fondatori ricorda infine come sia impensabile che la volontà di
unificazione europea rallenti. Essa deve poter procedere, come per il passato,
anche attraverso nuclei d'avanguardia anticipatori di una necessaria, sempre
più compiuta integrazione.
Roma, 25 novembre 2003
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L'Ufficio Stampa della Presidenza della Repubblica rende
noto che:
Ad uno anno di distanza dal messaggio inviato ai Paesi
Fondatori per sollecitare la conclusione entro il 2003 dei lavori della
Conferenza intergovernativa incaricata di approvare il nuovo Trattato
costituzionale dell'Unione Europea il Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio
Ciampi, si è nuovamente rivolto ai Presidenti di Germania e di Francia ed ai
Sovrani del Belgio, del Lussemburgo e dei Paesi Bassi, con un appello per
rendere possibile, ancora quest'anno l'approvazione del Trattato.
Già lo scorso settembre, il Presidente della Repubblica
si era indirizzato anche ai Capi di Stato dei dieci Paesi di adesione con un
richiamo alla saldezza dello spirito unitario che anima l'integrazione europea e
induce al compimento del progetto di riforma istituzionale.
Sottolineando la realizzazione, nell'esito della Convenzione,
di un sapiente equilibrio fra le differenziate esigenze di tutti gli Stati
membri, grandi, medi e piccoli, il messaggio del Presidente della Repubblica
metteva in luce il comune interesse europeo a che la Conferenza intergovernativa
"consolidi i risultati di significato storico raggiunti dalla
Convenzione, approvando un Trattato costituzionale che dia fondamento ad
un'Europa unita e autorevole sulla scena internazionale, evitando compromessi al
ribasso".
La collaborazione dei Paesi Fondatori - ha ricordato il
Presidente Ciampi nella recente comunicazione ai Capi di Stato di quei Paesi -
è sempre stata l'anima del progetto di unificazione e ne ha determinato gli
avanzamenti cruciali: è indispensabile oggi per assicurare all'Unione Europea
la coesione necessaria a dotarsi dell'assetto istituzionale da cui dipende il
successo dell'Europa come soggetto di pieno diritto della politica mondiale.
La lettera del Capo dello Stato si sofferma sulla necessità
di cogliere tempestivamente l'occasione offerta dall'esistenza del progetto di
Trattato costituzionale messo a punto dalla Convenzione Europea per realizzare
la presenza, tante volte invocata in passato, di un'Europa più autorevole ed
efficace sulla scena internazionale, soprattutto a fronte delle gravi sfide
incombenti.
"Coesione e senso di responsabilità - così il
Presidente della Repubblica nel suo messaggio - sono stati essenziali nei
momenti decisivi dell'integrazione: dal mercato unico, all'abolizione integrale
delle frontiere, all'introduzione dell'euro. Non possiamo farne a meno oggi,
quando l'Unione Europea è chiamata a darsi un assetto istituzionale che le
consentirà di esercitare in maniera adeguata le responsabilità che le
competono anche in campo internazionale ed avendo inoltre ampliato il numero dei
suoi Stati membri".
Il Presidente Ciampi ha espresso altresì l'opinione che la
nuova architettura istituzionale dovrà essere messa a punto insieme
all'allargamento dell'Unione Europea ai dieci nuovi Stati membri il prossimo
mese di maggio e prima delle elezioni europee nel mese di giugno. "Abbiamo
- ha detto - una particolare responsabilità nell'assicurare l'adozione
della Costituzione che consentirà all'Unione Europea di diventare un soggetto
politico di pieno diritto. Ci sostiene la volontà di rispondere alle attese dei
nostri cittadini".
Il nuovo messaggio del Presidente della Repubblica ai Capi di
Stato dei Paesi Fondatori ricorda infine come sia impensabile che la volontà di
unificazione europea rallenti. Essa deve poter procedere, come per il passato,
anche attraverso nuclei d'avanguardia anticipatori di una necessaria, sempre
più compiuta integrazione.
Roma, 25 novembre 2003
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