Messaggio del Presidente Ciampi a Sua Santità Giovanni Paolo II in occasione della visita pastorale in Ucraina
Comunicato
Il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi ha inviato a
Sua Santità Giovanni Paolo II il seguente messaggio:
:"Santità, desidero inviarLe un vivo ringraziamento per
il messaggio che ha voluto farmi pervenire alla partenza per la Sua
visita in Ucraina, una terra ricca di antiche tradizioni storiche e
cristiane.
"Il recupero dell'identità comune europea,
alimentata dal fecondo intreccio fra cultura latina, germanica e
slava, costituisce una sfida del nostro tempo: unifica le diverse
memorie nazionali in un sentire ampio.
"La consapevolezza della civiltà millenaria
dell'Europa deve motivare le nostre azioni. Essa rimane la base su
cui edificare un'integrazione che coinvolga pienamente l'Europa
Centrale, rimuova le contrapposizioni e associ il Mediterraneo in
una grande area di collaborazione e di prosperità.
"Nei miei recenti colloqui con i Capi di Stato dei paesi
dell'Europa Centrale a Verbania e Stresa, ho avvertito una diffusa
volontà di riconoscersi nei valori di democrazia, di
libertà, nel rispetto della persona umana. Ho constatato un
desiderio sincero di contribuire alla ricomposizione
dell'unità del nostro continente.
"Sono certo che questa nuova tappa del Suo Magistero
costituirà un rinnovato sostegno agli sforzi degli europei
per trasformare un spazio comune economico in un sistema condiviso
di valori, di diritti, di regole.
"Con questi sentimenti Le formulo un fervido augurio per
la Sua missione."
Roma, 23 giugno 2001
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Il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi ha inviato a
Sua Santità Giovanni Paolo II il seguente messaggio:
:"Santità, desidero inviarLe un vivo ringraziamento per
il messaggio che ha voluto farmi pervenire alla partenza per la Sua
visita in Ucraina, una terra ricca di antiche tradizioni storiche e
cristiane.
"Il recupero dell'identità comune europea,
alimentata dal fecondo intreccio fra cultura latina, germanica e
slava, costituisce una sfida del nostro tempo: unifica le diverse
memorie nazionali in un sentire ampio.
"La consapevolezza della civiltà millenaria
dell'Europa deve motivare le nostre azioni. Essa rimane la base su
cui edificare un'integrazione che coinvolga pienamente l'Europa
Centrale, rimuova le contrapposizioni e associ il Mediterraneo in
una grande area di collaborazione e di prosperità.
"Nei miei recenti colloqui con i Capi di Stato dei paesi
dell'Europa Centrale a Verbania e Stresa, ho avvertito una diffusa
volontà di riconoscersi nei valori di democrazia, di
libertà, nel rispetto della persona umana. Ho constatato un
desiderio sincero di contribuire alla ricomposizione
dell'unità del nostro continente.
"Sono certo che questa nuova tappa del Suo Magistero
costituirà un rinnovato sostegno agli sforzi degli europei
per trasformare un spazio comune economico in un sistema condiviso
di valori, di diritti, di regole.
"Con questi sentimenti Le formulo un fervido augurio per
la Sua missione."
Roma, 23 giugno 2001