Messaggio del Presidente Ciampi per la XVII Assemblea Nazionale dell'ANCI
COMUNICATO
Il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi ha inviato al Dott. Leonardo Domenici, Presidente dell'Associazione Nazionale Comuni Italiani, il seguente messaggio:
"La diciassettesima Assemblea Nazionale dell'ANCI costituisce un'occasione di confronto fra i rappresentanti dei comuni italiani in un momento importante del processo di riforma delle istituzioni.
"I numerosi e positivi risultati già raggiunti dimostrano l'importanza del contributo di esperienze e di idee dei comuni italiani: dalla legge sulle autonomie locali, alla elezione diretta dei sindaci, al decentramento amministrativo e funzionale.
"L'impegno di realizzare livelli sempre maggiori di efficienza nell'amministrazione pubblica per dare risposta alle attese dei cittadini deve essere sostenuto dalla tradizionale capacità dei comuni di interpretare i bisogni delle comunità locali.
"La complessità dei problemi e delle istanze di crescita economica, sociale e culturale della nazione esige sempre più articolate forme di dialogo, di collaborazione e di raccordo operativo fra i diversi livelli di governo e con l'amministrazione centrale dello Stato.
"Costruire la patria comune europea vuol dire consolidare il processo di riforma dell'Italia delle autonomie, attraverso l'attuazione di quei principi di libertà, di pari dignità e di pluralismo democratico che hanno ispirato la nostra Carta Costituzionale e che sono alla base della nuova Costituzione europea.
"Con questi auspici, mi è gradito rivolgere a lei caro Presidente e a tutti gli intervenuti all'assise, il mio saluto e il mio augurio più cordiali."
Roma, 4 ottobre 2000.
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Il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi ha inviato al Dott. Leonardo Domenici, Presidente dell'Associazione Nazionale Comuni Italiani, il seguente messaggio:
"La diciassettesima Assemblea Nazionale dell'ANCI costituisce un'occasione di confronto fra i rappresentanti dei comuni italiani in un momento importante del processo di riforma delle istituzioni.
"I numerosi e positivi risultati già raggiunti dimostrano l'importanza del contributo di esperienze e di idee dei comuni italiani: dalla legge sulle autonomie locali, alla elezione diretta dei sindaci, al decentramento amministrativo e funzionale.
"L'impegno di realizzare livelli sempre maggiori di efficienza nell'amministrazione pubblica per dare risposta alle attese dei cittadini deve essere sostenuto dalla tradizionale capacità dei comuni di interpretare i bisogni delle comunità locali.
"La complessità dei problemi e delle istanze di crescita economica, sociale e culturale della nazione esige sempre più articolate forme di dialogo, di collaborazione e di raccordo operativo fra i diversi livelli di governo e con l'amministrazione centrale dello Stato.
"Costruire la patria comune europea vuol dire consolidare il processo di riforma dell'Italia delle autonomie, attraverso l'attuazione di quei principi di libertà, di pari dignità e di pluralismo democratico che hanno ispirato la nostra Carta Costituzionale e che sono alla base della nuova Costituzione europea.
"Con questi auspici, mi è gradito rivolgere a lei caro Presidente e a tutti gli intervenuti all'assise, il mio saluto e il mio augurio più cordiali."
Roma, 4 ottobre 2000.
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