SEGRETARIATO GENERALE DELLA PRESIDENZA DELLA REPUBBLICA, Ufficio per la conservazione del patrimonio artistico
Il Presidente Gronchi conferisce un incarico di Consulente per l'arredamento di ambienti immobiliari della dotazione a Chiara Briganti nel maggio 1956 e un incarico di Consulente per l'edilizia all'architetto Amedeo Luccichenti. Alla stessa Chiara Briganti viene conferito dal Presidente Pertini, dal 1° gennaio 1984 al 31 dicembre 1985, l'incarico di Consulente per il riordino degli oggetti di argenteria e di vermeil della dotazione, vedi serie Raccolta Briganti.
Con D.P. 6 apr. 1990, n. 76/N, il Presidente Cossiga istituisce un ufficio speciale denominato Sovrintendenza ai beni artistici e storici della Presidenza della Repubblica, diretto dal 10 aprile 1990 al 23 giugno 1992 da Franco Borsi, già Consulente sotto il profilo architettonico per i lavori relativi alla dotazione presidenziale dal 1° maggio 1986, vedi Servizio patrimonio, Archivio architetto Franco Borsi. La Sovrintendenza ha funzioni di direzione e coordinamento delle attività espletate nelle materie di sua competenza dal Servizio patrimonio e dal Servizio intendenza. Con D.P. 25 apr. 1992, n. 113/N, l'Ufficio diventa Sovrintendenza ai beni artistici e storici, con compiti di tutela del patrimonio artistico e storico della Presidenza della Repubblica.
Il Presidente Scalfaro, con D.P. 23 giu. 1992, n. 2/N, abolisce la Sovrintendenza e, l'11 novembre dello stesso anno, nomina Consulente per la supervisione della conservazione del patrimonio mobiliare artistico di pertinenza dei Palazzi del Quirinale Angiola Maria Romanini, che dal 1995 diventerà Consigliere per la conservazione del patrimonio artistico della dotazione presidenziale, carica che mantiene fino al 2002, anno in cui muore. Nell'agosto del 1992 conferisce anche un incarico di Consulente per le questioni concernenti l'ambiente, il territorio e i lavori di sistemazione degli immobili della dotazione a Francesco Sapio. Alla fine del suo mandato il Presidente Scalfaro, con D.P. 1° mar. 1999, n. 126/N, istituisce il Servizio per la conservazione del patrimonio artistico, competente in materia di salvaguardia e valorizzazione dei beni immobili e mobili di valore storico-artistico facenti parte della dotazione del Presidente della Repubblica, d'intesa con i Servizi patrimonio e intendenza. Il Servizio svolge analisi ricognitive, dà consulenza per l'arredo degli ambienti di rappresentanza, dà pareri obbligatori e vincolanti, sotto il profilo della valutazione storico-artistica, sugli interventi di manutenzione e restauro, si occupa di individuare criteri e metodologie per la custodia e il deposito dei beni mobili, si occupa delle nuove accessioni, dei prestiti per esposizioni, ecc.
Il Servizio è trasformato in Ufficio per la conservazione del patrimonio artistico dal Presidente Ciampi con il D.P. 26 lug. 2005, n. 60/N, e conserva le stesse competenze.
Il Presidente Napolitano, con D.P. 30 dic. 2008, n. 35/N, così delinea i compiti dell'Ufficio: programmazione e monitoraggio delle attività dei competenti Servizi in materia di salvaguardia e valorizzazione dei beni mobili ed immobili di rilievo storico-artistico appartenenti alla dotazione della Presidenza della Repubblica, rapporti con le istituzioni preposte alla tutela del patrimonio artistico e di consulenza e sovrintendenza sugli interventi di restauro, sui criteri e metodologie per la custodia e deposito dei beni mobili, sui prestiti per esposizione.