A seguito del trasferimento della capitale da Torino a Firenze, i beni immobili della lista civile esistenti nel territorio degli antichi Stati a partire dal 1° gennaio 1866 vengono amministrati dall'Intendenza generale della Real casa istituita a Torino con R.D. 29 ott. 1865, salvo i casi di Milano e Napoli che diventano sedi di Intendenza generale, e di Palermo, che diventa sede di Intendenza. Dal giugno 1884 l'Amministrazione della Real casa nelle province è affidata a otto Direzioni Provinciali con sede a Torino, Genova, Milano e Monza, Venezia, Firenze, Pisa, Napoli e Palermo. La Direzione Provinciale è preposta alla gestione dei beni mobili e immobili di dotazione della Corona e, ove manchino impiegati della Sovrintendenza al patrimonio privato, anche dei beni del re. Amministra inoltre ed esercita funzioni di tutela su beni, rendite e spese delle cappelle palatine, degli istituti pii, ospedalieri e di beneficenza sui quali la Real casa ha ingerenza diretta o tutoria. Tale ordinamento si mantiene fino a quando, con R.D. 3 ott. 1919, n. 1792, si avvia il riordinamento e la retrocessione del patrimonio di dotazione della Corona: con successivi 49 decreti dal 1919 al 1926 si procede al trasferimento dei beni retrocessi allo Stato.