Visita del Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi alla Regione Calabria. Incontro con la Giunta regionale
La ringrazio, caro Presidente, per il caloroso benvenuto che ha voluto dare a me, a mia moglie, a tutti i miei collaboratori, al mio arrivo questa sera a Catanzaro, per una visita alla Regione Calabria, una visita che come voi sapete mi ero ripromesso, che volevo e che ho voluto. Sono lieto di essere qui in una circostanza di lavoro e non in una circostanza così luttuosa come quando sono venuto per la prima volta qui da Presidente della Repubblica nell'autunno scorso.
Nelle sue parole ho avvertito con chiarezza la conferma dello spirito calabrese, uno spirito che si sente ricco di un patrimonio doppio, naturale, artistico, di storia, ma che ha la consapevolezza che da questo deve trarre le forze per dare a tutti i suoi cittadini prospettive migliori di benessere, di lavoro, di sviluppo.
Quanto la Calabria sta facendo va in questa direzione e capisco l'importanza che per la Calabria ha di portare avanti questa prospettiva, che con una decisione ormai presa dal Parlamento italiano di uno Stato che sempre più si articola sulle realtà locali, regionali, provinciali, comunali.
Sono lieto anche di avere conferma di come voi interpretate questo federalismo, un federalismo che non solo non intende mettere in dubbio l'unità della nostra Italia, ma che invece intende rafforzarla proprio sviluppando quelle caratteristiche che sono proprie di ciascuna regione e nel vostro caso della gente calabra.
Federalismo che deve essere un federalismo solidale, un federalismo solidale sia per quanto riguarda gli aspetti economici, sia per quanto riguarda gli aspetti di civiltà e di cultura.
In questi giorni che ho di fronte a me e che mi permetteranno di visitare tre delle cinque province della Calabria, è la più lunga delle visite che finora ho compiuto alle regioni italiane. Sarò qui fino a mercoledì sera e avrò quindi modo di recarmi sia a Reggio e poi a Cosenza e poi mi riprometto nel turno successivo di visitare anche le due province di Vibo Valentia e di Crotone.
Comunque avrò modo anche stasera di aver un incontro con i loro rappresentanti e di scambiare anche con loro questi sentimenti.
Vi ringrazio nuovamente per questa accoglienza e sarò lieto - e ne sono certo - che questi tre giorni che ho di fronte, avrete modo di esprimervi con franchezza, con sincerità i vostri problemi e quelli che sono i temi di maggiore rilievo per il vostro sviluppo.
Ebbi occasione di venire in Calabria da ministro del Tesoro due anni e mezzo fa, proprio per partecipare a una riunione che si svolse sui temi dello sviluppo della Calabria. Sono convinto che per progredire, per raggiungere gli obiettivi che ognuno di noi si pone si deve periodicamente fare il punto della situazione. Poco fa Lei accennava che attendete di dare inizio ai lavori del nuovo Palazzo della Regione. E ha detto "contiamo di averlo ultimato fra due anni e mezzo". Mi permetto di suggerirle: ogni due mesi faccia il punto e diventa un momento nel quale acquista fiducia se gli impegni presi per quella scadenza intermedia sono rispettati e diventa anche il modo però di sopperire ad eventuali motivi di ritardi e di difficoltà che si possono incontrare. Questo vale per tutto, per tutte le grandi opere pubbliche che sono necessarie per la Calabria, alcune delle quali in corso, altre che debbono essere decise.
Grazie per l'accoglienza.
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Nelle sue parole ho avvertito con chiarezza la conferma dello spirito calabrese, uno spirito che si sente ricco di un patrimonio doppio, naturale, artistico, di storia, ma che ha la consapevolezza che da questo deve trarre le forze per dare a tutti i suoi cittadini prospettive migliori di benessere, di lavoro, di sviluppo.
Quanto la Calabria sta facendo va in questa direzione e capisco l'importanza che per la Calabria ha di portare avanti questa prospettiva, che con una decisione ormai presa dal Parlamento italiano di uno Stato che sempre più si articola sulle realtà locali, regionali, provinciali, comunali.
Sono lieto anche di avere conferma di come voi interpretate questo federalismo, un federalismo che non solo non intende mettere in dubbio l'unità della nostra Italia, ma che invece intende rafforzarla proprio sviluppando quelle caratteristiche che sono proprie di ciascuna regione e nel vostro caso della gente calabra.
Federalismo che deve essere un federalismo solidale, un federalismo solidale sia per quanto riguarda gli aspetti economici, sia per quanto riguarda gli aspetti di civiltà e di cultura.
In questi giorni che ho di fronte a me e che mi permetteranno di visitare tre delle cinque province della Calabria, è la più lunga delle visite che finora ho compiuto alle regioni italiane. Sarò qui fino a mercoledì sera e avrò quindi modo di recarmi sia a Reggio e poi a Cosenza e poi mi riprometto nel turno successivo di visitare anche le due province di Vibo Valentia e di Crotone.
Comunque avrò modo anche stasera di aver un incontro con i loro rappresentanti e di scambiare anche con loro questi sentimenti.
Vi ringrazio nuovamente per questa accoglienza e sarò lieto - e ne sono certo - che questi tre giorni che ho di fronte, avrete modo di esprimervi con franchezza, con sincerità i vostri problemi e quelli che sono i temi di maggiore rilievo per il vostro sviluppo.
Ebbi occasione di venire in Calabria da ministro del Tesoro due anni e mezzo fa, proprio per partecipare a una riunione che si svolse sui temi dello sviluppo della Calabria. Sono convinto che per progredire, per raggiungere gli obiettivi che ognuno di noi si pone si deve periodicamente fare il punto della situazione. Poco fa Lei accennava che attendete di dare inizio ai lavori del nuovo Palazzo della Regione. E ha detto "contiamo di averlo ultimato fra due anni e mezzo". Mi permetto di suggerirle: ogni due mesi faccia il punto e diventa un momento nel quale acquista fiducia se gli impegni presi per quella scadenza intermedia sono rispettati e diventa anche il modo però di sopperire ad eventuali motivi di ritardi e di difficoltà che si possono incontrare. Questo vale per tutto, per tutte le grandi opere pubbliche che sono necessarie per la Calabria, alcune delle quali in corso, altre che debbono essere decise.
Grazie per l'accoglienza.