Dichiarazione del Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi in occasione dell'omaggio alla salma del vice presidente del Consiglio regionale della Calabria prof. Francesco Fortugno
La mia presenza a Reggio Calabria vuole essere anzitutto un atto di doveroso omaggio alla figura del prof. Francesco Fortugno, e al suo impegno politico e civile, che era da tutti apprezzato. Si è colpito nel prof. Fortugno un uomo che aveva scelto di farsi carico dei problemi della società. Si è gettata nel lutto una famiglia, a cui ho voluto essere vicino, con tutto il cuore.
Si è colpita, contemporaneamente, una istituzione democratica, il Consiglio Regionale, che rappresenta tutta la Calabria, e la sua volontà di riscatto. A questa istituzione, e a tutti i calabresi che vogliono la sconfitta della criminalità organizzata, va la mia solidarietà, e il mio incitamento a non darsi per vinti.
Ho preso atto, con piena coscienza della sua importanza, della manifestazione spontanea degli studenti delle scuole superiori di Locri, che hanno portato in piazza la loro protesta.
Hanno espresso la loro volontà di vivere in una società dove sia la legge, e non la violenza, a governare. I giovani sono la nostra speranza. Mi auguro che essi sappiano trascinare con loro tutta la società civile. L'impegno delle istituzioni a cui sono affidate la sicurezza dei cittadini, e l'ordine pubblico, non basta, non basterà mai se mancherà l'appoggio consapevole della società civile alle forze dell'ordine e alla magistratura.
Queste dovranno moltiplicare gli sforzi per estirpare il cancro della malavita organizzata, che vuole condannare questa Regione all'arretratezza. Ma le istituzioni dello Stato centrale, le autorità regionali e locali, debbono sentire l'appoggio di tutti i cittadini.
La Calabria è una Regione dalle straordinarie potenzialità naturali, umane, artistiche: l'ho riscontrato nelle mie visite alle 5 province. Alla Calabria va la solidarietà di tutti gli italiani, in una battaglia che bisogna vincere, che non si può perdere. Dico a tutti i Calabresi: reagite con fermezza. Non siete soli, l'Italia tutta è con voi.
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Si è colpita, contemporaneamente, una istituzione democratica, il Consiglio Regionale, che rappresenta tutta la Calabria, e la sua volontà di riscatto. A questa istituzione, e a tutti i calabresi che vogliono la sconfitta della criminalità organizzata, va la mia solidarietà, e il mio incitamento a non darsi per vinti.
Ho preso atto, con piena coscienza della sua importanza, della manifestazione spontanea degli studenti delle scuole superiori di Locri, che hanno portato in piazza la loro protesta.
Hanno espresso la loro volontà di vivere in una società dove sia la legge, e non la violenza, a governare. I giovani sono la nostra speranza. Mi auguro che essi sappiano trascinare con loro tutta la società civile. L'impegno delle istituzioni a cui sono affidate la sicurezza dei cittadini, e l'ordine pubblico, non basta, non basterà mai se mancherà l'appoggio consapevole della società civile alle forze dell'ordine e alla magistratura.
Queste dovranno moltiplicare gli sforzi per estirpare il cancro della malavita organizzata, che vuole condannare questa Regione all'arretratezza. Ma le istituzioni dello Stato centrale, le autorità regionali e locali, debbono sentire l'appoggio di tutti i cittadini.
La Calabria è una Regione dalle straordinarie potenzialità naturali, umane, artistiche: l'ho riscontrato nelle mie visite alle 5 province. Alla Calabria va la solidarietà di tutti gli italiani, in una battaglia che bisogna vincere, che non si può perdere. Dico a tutti i Calabresi: reagite con fermezza. Non siete soli, l'Italia tutta è con voi.