Messaggio del Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi in occasione della Giornata mondiale della gioventù a Colonia
Cari giovani,
la Giornata Mondiale della Gioventù è dal 1987 un appuntamento che rinnova l'esperienza dell'incontro fra voi che provenite da ogni parte del mondo spinti da un comune patrimonio etico.
I giovani italiani vi hanno sempre partecipato con passione e apporto propositivo.
Quest'anno l'iniziativa "Italiani", promossa dalla Conferenza Episcopale, intensifica il dialogo fra i ragazzi nati nel territorio nazionale e quelli delle nostre comunità all'estero. Il raffronto di esperienze diverse, ispirate agli stessi ideali, favorisce il consolidarsi di valori condivisi e arricchisce la nostra Nazione.
La scelta di Colonia nel cuore dell'Europa è altamente simbolica per l'intreccio delle sue radici umanistiche e cristiane.
Dalla città renana il Consiglio Europeo lanciò, nel giugno del 1999, il progetto di una Carta dei Diritti Fondamentali dell'Unione Europea indicando così la strada per la costruzione di un'Europa dei popoli e dei cittadini.
Colonia, memore di una storia e di una saggezza antiche, è dunque il luogo ideale per rilanciare con forza quelle scelte coraggiose, indispensabili per promuovere un futuro di pace e di fratellanza fra tutti i popoli della terra.
È ancora profonda e viva l'emozione del raduno di Roma nel 2000, lo ricordate bene, a Tor Vergata: la voce di Papa Giovanni Paolo II rimane nei nostri cuori e in quelli delle migliaia di voi che ascoltarono con entusiasmo le Sue parole. Quello spirito ideale, quell'anelito di pace fra i popoli continuano oggi con Sua Santità Benedetto XVI arricchiti dalla forza del Suo pensiero.
In questa giornata di festa e di speranza il vostro incontro ripropone un patto fra le generazioni di intenso contenuto etico religioso. Ribadisce la necessità di un impegno collettivo in nome della verità umana, dell'uguaglianza, della giustizia e della solidarietà fra le persone e le Nazioni.
Sono questi i valori fondanti della convivenza civile; è questo il messaggio che, nella consapevolezza dei doveri e dei diritti comuni, deve cementare un'alleanza proficua e duratura fra le istituzioni religiose e quelle statali che contribuisca, nel rispetto reciproco, al dialogo e alla concordia fra tutte le civiltà.
leggi tutto
la Giornata Mondiale della Gioventù è dal 1987 un appuntamento che rinnova l'esperienza dell'incontro fra voi che provenite da ogni parte del mondo spinti da un comune patrimonio etico.
I giovani italiani vi hanno sempre partecipato con passione e apporto propositivo.
Quest'anno l'iniziativa "Italiani", promossa dalla Conferenza Episcopale, intensifica il dialogo fra i ragazzi nati nel territorio nazionale e quelli delle nostre comunità all'estero. Il raffronto di esperienze diverse, ispirate agli stessi ideali, favorisce il consolidarsi di valori condivisi e arricchisce la nostra Nazione.
La scelta di Colonia nel cuore dell'Europa è altamente simbolica per l'intreccio delle sue radici umanistiche e cristiane.
Dalla città renana il Consiglio Europeo lanciò, nel giugno del 1999, il progetto di una Carta dei Diritti Fondamentali dell'Unione Europea indicando così la strada per la costruzione di un'Europa dei popoli e dei cittadini.
Colonia, memore di una storia e di una saggezza antiche, è dunque il luogo ideale per rilanciare con forza quelle scelte coraggiose, indispensabili per promuovere un futuro di pace e di fratellanza fra tutti i popoli della terra.
È ancora profonda e viva l'emozione del raduno di Roma nel 2000, lo ricordate bene, a Tor Vergata: la voce di Papa Giovanni Paolo II rimane nei nostri cuori e in quelli delle migliaia di voi che ascoltarono con entusiasmo le Sue parole. Quello spirito ideale, quell'anelito di pace fra i popoli continuano oggi con Sua Santità Benedetto XVI arricchiti dalla forza del Suo pensiero.
In questa giornata di festa e di speranza il vostro incontro ripropone un patto fra le generazioni di intenso contenuto etico religioso. Ribadisce la necessità di un impegno collettivo in nome della verità umana, dell'uguaglianza, della giustizia e della solidarietà fra le persone e le Nazioni.
Sono questi i valori fondanti della convivenza civile; è questo il messaggio che, nella consapevolezza dei doveri e dei diritti comuni, deve cementare un'alleanza proficua e duratura fra le istituzioni religiose e quelle statali che contribuisca, nel rispetto reciproco, al dialogo e alla concordia fra tutte le civiltà.