Visita del Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi al nuovo Polo fieristico
Sento proprio il dovere di dire due parole: prima di tutto che provo una particolare emozione ad essere qui e poi che volevo ringraziarvi per avere realizzato questa opera, che è fondamentale non solamente per Milano e la Lombardia, ma per tutta l'Italia:
La Fiera di Milano è il complesso fieristico più importante d'Europa. Ha una tradizione che in me evoca anche i sentimenti della lontana infanzia. Il polo fieristico a mio avviso è e deve essere per Milano e per tutta l'Italia la spinta per quel rilancio dell'economia, di cui abbiamo bisogno, e che è nelle nostre possibilità, ma che stentiamo a realizzare per mancanza di fiducia, di passione, di entusiasmo.
La Fiera è una componente importante e può contribuire a suscitare questa scossa nel mondo imprenditoriale e nel mondo del lavoro.
Non sto a ripetere le espressioni che vi inviai quando, alla fine del marzo scorso, non potendo partecipare all'inaugurazione, espressi la mia ammirazione per quello che era stato realizzato, per la grandiosità dell'opera e al tempo stesso il compiacimento per averla realizzata entro i tempi e i costi che erano stati preventivati. Un fatto questo che è sicuramente straordinario, del quale dovete essere orgogliosi, a partire dalla Regione, alla Provincia, al Comune e ai Comuni e a tutti coloro che fanno parte della Fondazione.
La Fiera di Milano - permettetemi una confessione di vita privata - si ricollega alla mia infanzia e alla mia gioventù, dai dodici ai quattordici anni. Mio padre era un modesto ottico di provincia, però la Fiera di Milano era per lui un master e quindi doveva recarsi tutti gli anni a marzo alla Fiera di Milano, per vedere soprattutto gli stands che esponevano i prodotti che poi lui trattava, ma era poi anche un entusiasta di questo appuntamento, e si aggirava anche fra gli altri padiglioni, tornando a casa con una carica particolare. E appena noi raggiungemmo l'età di poter capire qualcosa, mio padre portava me insieme a mio fratello vedere la Fiera di Milano compatibilmente con gli impegni scolastici, riuscendo a trovare quei due o tre giorni di vacanza. E per noi ragazzi ogni edizione della Fiera di Milano era quindi anche una festa. Ed ecco la Fiera di Milano evoca in me sentimenti e ricordi, soprattutto legati a quelle stancanti giornate, dato che si stava in piedi dalla mattina alla sera a girovagare tra gli stands, e poi finalmente si andava in un buon ristorante, dove cercavamo di trovare conforto alle fatiche della giornata. Per me quindi la Fiera di Milano evoca proprio questi sentimenti.
Ecco voi ora voi disponete di questo magnifico complesso e quando leggo come anche stamattina sul principale giornale economico che purtroppo c'è solo qualche modestissimo segno di ripresa, però ancora siamo a percentuali sullo 0,5 se calcolate in un modo o leggermente inferiore se calcolate in un modo diciamo stagionalizzato. Calcoli che sono abituato a fare essendomi per oltre quarant'anni dedicato alla economia reale e quindi alla produzione, ai prezzi, alla produttività del lavoro, alla produttività del capitale, alla competitività. E quando leggo che le esportazioni italiane sono calate in un anno di quasi il 5 per cento e che noi abbiamo una perdita di competitività, è una cosa che francamente non riesco a mandare giù.
Dobbiamo reagire, e la Fiera di Milano, come la città di Milano e la Lombardia, sono sempre stati la spinta dell'economia italiana, il punto centrale della colonna vertebrale dell'economia italiana e quindi sta molto a voi.
Mi auguro che la Fiera con questi magnifici locali, con i servizi che offre sia occasione di impulso per la città.
Ammiro poi tutto quello che poi avete realizzato nelle strutture connesse alla costruzione di questo polo fieristico, sia in materia di trasporti, grazie alla rete di collegamenti con il centro di Milano, con la fermata della metropolitana situata a poche decine di metri dall'ingresso della Fiera, in modo da permettere che il centro città non sia un isolato nella campagna, ma che sia a portata di mano della città e che concretamente può e deve essere utilizzato tutto l'anno per le diverse occasioni fieristiche, che sicuramente costituiscono una spinta alla economia dell'Italia.
Io vi ringrazio di tutto questo e sono lieto di essere oggi qui insieme a voi.
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La Fiera di Milano è il complesso fieristico più importante d'Europa. Ha una tradizione che in me evoca anche i sentimenti della lontana infanzia. Il polo fieristico a mio avviso è e deve essere per Milano e per tutta l'Italia la spinta per quel rilancio dell'economia, di cui abbiamo bisogno, e che è nelle nostre possibilità, ma che stentiamo a realizzare per mancanza di fiducia, di passione, di entusiasmo.
La Fiera è una componente importante e può contribuire a suscitare questa scossa nel mondo imprenditoriale e nel mondo del lavoro.
Non sto a ripetere le espressioni che vi inviai quando, alla fine del marzo scorso, non potendo partecipare all'inaugurazione, espressi la mia ammirazione per quello che era stato realizzato, per la grandiosità dell'opera e al tempo stesso il compiacimento per averla realizzata entro i tempi e i costi che erano stati preventivati. Un fatto questo che è sicuramente straordinario, del quale dovete essere orgogliosi, a partire dalla Regione, alla Provincia, al Comune e ai Comuni e a tutti coloro che fanno parte della Fondazione.
La Fiera di Milano - permettetemi una confessione di vita privata - si ricollega alla mia infanzia e alla mia gioventù, dai dodici ai quattordici anni. Mio padre era un modesto ottico di provincia, però la Fiera di Milano era per lui un master e quindi doveva recarsi tutti gli anni a marzo alla Fiera di Milano, per vedere soprattutto gli stands che esponevano i prodotti che poi lui trattava, ma era poi anche un entusiasta di questo appuntamento, e si aggirava anche fra gli altri padiglioni, tornando a casa con una carica particolare. E appena noi raggiungemmo l'età di poter capire qualcosa, mio padre portava me insieme a mio fratello vedere la Fiera di Milano compatibilmente con gli impegni scolastici, riuscendo a trovare quei due o tre giorni di vacanza. E per noi ragazzi ogni edizione della Fiera di Milano era quindi anche una festa. Ed ecco la Fiera di Milano evoca in me sentimenti e ricordi, soprattutto legati a quelle stancanti giornate, dato che si stava in piedi dalla mattina alla sera a girovagare tra gli stands, e poi finalmente si andava in un buon ristorante, dove cercavamo di trovare conforto alle fatiche della giornata. Per me quindi la Fiera di Milano evoca proprio questi sentimenti.
Ecco voi ora voi disponete di questo magnifico complesso e quando leggo come anche stamattina sul principale giornale economico che purtroppo c'è solo qualche modestissimo segno di ripresa, però ancora siamo a percentuali sullo 0,5 se calcolate in un modo o leggermente inferiore se calcolate in un modo diciamo stagionalizzato. Calcoli che sono abituato a fare essendomi per oltre quarant'anni dedicato alla economia reale e quindi alla produzione, ai prezzi, alla produttività del lavoro, alla produttività del capitale, alla competitività. E quando leggo che le esportazioni italiane sono calate in un anno di quasi il 5 per cento e che noi abbiamo una perdita di competitività, è una cosa che francamente non riesco a mandare giù.
Dobbiamo reagire, e la Fiera di Milano, come la città di Milano e la Lombardia, sono sempre stati la spinta dell'economia italiana, il punto centrale della colonna vertebrale dell'economia italiana e quindi sta molto a voi.
Mi auguro che la Fiera con questi magnifici locali, con i servizi che offre sia occasione di impulso per la città.
Ammiro poi tutto quello che poi avete realizzato nelle strutture connesse alla costruzione di questo polo fieristico, sia in materia di trasporti, grazie alla rete di collegamenti con il centro di Milano, con la fermata della metropolitana situata a poche decine di metri dall'ingresso della Fiera, in modo da permettere che il centro città non sia un isolato nella campagna, ma che sia a portata di mano della città e che concretamente può e deve essere utilizzato tutto l'anno per le diverse occasioni fieristiche, che sicuramente costituiscono una spinta alla economia dell'Italia.
Io vi ringrazio di tutto questo e sono lieto di essere oggi qui insieme a voi.
Diario storico
Visita di Stato dell'Emiro dello Stato del Qatar, S.A. lo Sceicco Hamad Bin Khalifa Al-Thani, e di S.A. la Sceicca Mozah Bint Nasser Al Missned (13-14 luglio 2005). CongedoIntervento del Presidente della Repubblica a Milano alla presentazione della relazione annuale della CONSOB ed altri impegni in città (14-15 luglio 2005)
Impegni del Presidente della Repubblica