Visita del Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi al Teatro "La Scala". Incontro durante le prove della "prima" con il maestro Riccardo Muti con il corpo di ballo e con l'orchestra
Teatro alla Scala di Milano
Sono qui per l'anteprima della grande serata che vi attende il 7 dicembre, alla quale, purtroppo, non potrò essere presente perché mi recherò in Cina. Sono venuto qui per vedervi, e per farvi gli auguri più vivi e a ringraziarvi per il vostro impegno. E vi sono grato e vi esprimo il mio apprezzamento per l'opera che è stata compiuta da tutti coloro che si sono impegnati per la ricostruzione di questa bellissima "Scala".
Grazie a tutti, un augurio di tutto cuore. Sarò con voi e vi penserò la sera del 7 dicembre, quando vi sarà la prima di questo magnifico spettacolo. Grazie.
INCONTRO CON I GIORNALISTI
Quest'opera è stata il frutto dell'impegno di tutti, dall'Amministrazione comunale, a coloro che hanno progettato questa nuova "Scala" e a coloro che sono riusciti a realizzarla. E' senza dubbio un lavoro straordinario, eseguito anche in tempi brevi. Ricordo, infatti, che ero qui ai primi di marzo, cioè nove mesi fa, e si era ben lontani dal compimento dell'opera. L'hanno realizzata.
Il 7 dicembre ci sarà la magnifica inaugurazione della "Scala". Purtroppo, non sarò presente, perché voi sapete che ho questo impegno in Cina, ma sono proprio voluto venire apposta perché volevo vederla e perché volevo esprimere il mio plauso a tutti coloro che sono stati gli artefici di questa nuova Scala.
Vorrei esprimere anche un apprezzamento particolare per la scelta dell'opera, che è la stessa che inaugurò la Scala a fine 700. Se ben ricordo, il 3 agosto del 1778.
Ho constatato dalle prove, alle quali ho potuto assistere, come il contenuto di questa opera sia rilevante, se non altro perché mette in evidenza quello che era l'apporto, quella che era la presenza della musica e quindi della cultura italiana in Europa alla fine del 700.
Ho assistito e ammirato soprattutto il balletto, che è un po' la parte centrale dell'opera, e che costituisce la fusione straordinaria tra musica e danza, e quindi tra l'orchestra e il corpo di ballo.
Per Milano e per l'Italia è sicuramente una grande nuova realtà disporre di un teatro con la fama della "Scala", che si è dotata oggi di attrezzature tecniche e sceniche straordinarie, che credo nessun teatro del mondo possa vantare. Ho potuto visitare anche la torre e l'elissoide: sono opere che veramente destano una impressione straordinaria.
DOMANDA
Qual è l'augurio che fa, in vista della prima?
PRESIDENTE CIAMPI
Quello di un pieno successo, su questo non c'è dubbio, ma soprattutto trovo che l'inaugurazione della Scala rinnovata segna, come avvenne per la Scala ricostruita dopo i bombardamenti della guerra, anche un punto di partenza importante per nuovi avanzamenti che Milano e con essa l'Italia debbono e possono fare.
Desidero anche sottolineare come in questi giorni sia stato completato, da poche settimane, il passante ferroviario, altra opera importante, e soprattutto, come sia pure in avanzata esecuzione, il grande progetto della nuova Fiera, che venni a visitare alcuni mesi fa e del quale mi sono innamorato.
È stata un'altra opera magnifica sia per Milano che per l'Italia, proprio per il significato che costituirà per Milano la nuova Fiera, ma anche per la riqualificazione che tutta l'area della vecchia Fiera porterà a vantaggio della popolazione e della immagine di questa città nel mondo.
DOMANDA
Lei non pensa di poter ritornare qui alla Scala magari successivamente, in un'altra data?
PRESIDENTE CIAMPI
Senz'altro. Qui alla "Scala" sono venuto molte volte, anche quando non ero Presidente della Repubblica. Negli ultimi 30 anni sono state numerose le mie presenze alla prima della "Scala". Certamente vi tornerò per poterla ammirare nella sua bellezza, nel suo sfarzo, o per una prima, o in caso di una nuova rappresentazione.
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Sono qui per l'anteprima della grande serata che vi attende il 7 dicembre, alla quale, purtroppo, non potrò essere presente perché mi recherò in Cina. Sono venuto qui per vedervi, e per farvi gli auguri più vivi e a ringraziarvi per il vostro impegno. E vi sono grato e vi esprimo il mio apprezzamento per l'opera che è stata compiuta da tutti coloro che si sono impegnati per la ricostruzione di questa bellissima "Scala".
Grazie a tutti, un augurio di tutto cuore. Sarò con voi e vi penserò la sera del 7 dicembre, quando vi sarà la prima di questo magnifico spettacolo. Grazie.
INCONTRO CON I GIORNALISTI
Quest'opera è stata il frutto dell'impegno di tutti, dall'Amministrazione comunale, a coloro che hanno progettato questa nuova "Scala" e a coloro che sono riusciti a realizzarla. E' senza dubbio un lavoro straordinario, eseguito anche in tempi brevi. Ricordo, infatti, che ero qui ai primi di marzo, cioè nove mesi fa, e si era ben lontani dal compimento dell'opera. L'hanno realizzata.
Il 7 dicembre ci sarà la magnifica inaugurazione della "Scala". Purtroppo, non sarò presente, perché voi sapete che ho questo impegno in Cina, ma sono proprio voluto venire apposta perché volevo vederla e perché volevo esprimere il mio plauso a tutti coloro che sono stati gli artefici di questa nuova Scala.
Vorrei esprimere anche un apprezzamento particolare per la scelta dell'opera, che è la stessa che inaugurò la Scala a fine 700. Se ben ricordo, il 3 agosto del 1778.
Ho constatato dalle prove, alle quali ho potuto assistere, come il contenuto di questa opera sia rilevante, se non altro perché mette in evidenza quello che era l'apporto, quella che era la presenza della musica e quindi della cultura italiana in Europa alla fine del 700.
Ho assistito e ammirato soprattutto il balletto, che è un po' la parte centrale dell'opera, e che costituisce la fusione straordinaria tra musica e danza, e quindi tra l'orchestra e il corpo di ballo.
Per Milano e per l'Italia è sicuramente una grande nuova realtà disporre di un teatro con la fama della "Scala", che si è dotata oggi di attrezzature tecniche e sceniche straordinarie, che credo nessun teatro del mondo possa vantare. Ho potuto visitare anche la torre e l'elissoide: sono opere che veramente destano una impressione straordinaria.
DOMANDA
Qual è l'augurio che fa, in vista della prima?
PRESIDENTE CIAMPI
Quello di un pieno successo, su questo non c'è dubbio, ma soprattutto trovo che l'inaugurazione della Scala rinnovata segna, come avvenne per la Scala ricostruita dopo i bombardamenti della guerra, anche un punto di partenza importante per nuovi avanzamenti che Milano e con essa l'Italia debbono e possono fare.
Desidero anche sottolineare come in questi giorni sia stato completato, da poche settimane, il passante ferroviario, altra opera importante, e soprattutto, come sia pure in avanzata esecuzione, il grande progetto della nuova Fiera, che venni a visitare alcuni mesi fa e del quale mi sono innamorato.
È stata un'altra opera magnifica sia per Milano che per l'Italia, proprio per il significato che costituirà per Milano la nuova Fiera, ma anche per la riqualificazione che tutta l'area della vecchia Fiera porterà a vantaggio della popolazione e della immagine di questa città nel mondo.
DOMANDA
Lei non pensa di poter ritornare qui alla Scala magari successivamente, in un'altra data?
PRESIDENTE CIAMPI
Senz'altro. Qui alla "Scala" sono venuto molte volte, anche quando non ero Presidente della Repubblica. Negli ultimi 30 anni sono state numerose le mie presenze alla prima della "Scala". Certamente vi tornerò per poterla ammirare nella sua bellezza, nel suo sfarzo, o per una prima, o in caso di una nuova rappresentazione.