Incontro del Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi con il personale civile e militare del Segretariato generale della Presidenza della Repubblica
Desidero, prima di tutto, ringraziare tutti voi per essere qui e ringraziare il Segretario Generale che, a vostro nome, ha voluto formulare gli auguri così affettuosi e calorosi a me, a mia moglie, alla nostra famiglia.
Anch'io sono particolarmente lieto di vedervi così numerosi in questo grande Salone dei Corazzieri, insieme alle vostre famiglie, e a tanti bambini che sono qui intorno a noi.
Nel sentire le parole del caro Dottor Gifuni, anche per quanto riguarda il conferimento del Premio "Carlo Magno", ritengo che sia quanto di più bello per coloro che si sono impegnati in passato e tuttora si impegnano per l'Europa, è un riconoscimento grande, incontestabile per un traguardo raggiunto: quello di assicurare ai nostri figli, ai nostri nipoti un futuro di pace in Europa.
E per le persone della mia generazione - che nacquero all'indomani della Prima guerra mondiale e poi vissero nella loro gioventù la Seconda guerra mondiale con tutto quello che ha comportato - è soprattutto un grande successo, del quale possiamo sentirci veramente orgogliosi, quello di poter vedere che i nostri figli, i nostri nipoti non si troveranno più in mezzo a conflitti in Europa.
Detto questo, interpreto una presenza così ampia, così familiare come il segno che quel sentimento che ho sempre avvertito di una grande famiglia qui al Quirinale, continua ad essere il sentimento base che è anzi sempre più intenso avvertito da tutti voi, che considerate il Quirinale non solamente come il luogo di lavoro, ma come un qualcosa di più anche per voi personalmente.
E questo Palazzo così bello noi cerchiamo di far conoscere sempre di più a tutti gli italiani sia con l'apertura domenicale del Quirinale ad un sempre maggior vasto pubblico sia attraverso pubblicazioni che illustrano il significato e la storia di questa Istituzione.
Non vi trattengo più a lungo. Vi ringrazio di cuore per la collaborazione che tutti quanti - civili e militari - mi avete dato anche quest'anno e che avverto come essa sia animata da un sentimento di particolare dedizione al vostro lavoro, che interpretate proprio come un servizio al Paese, che va al di là della concezione di vedere il Quirinale solo come un luogo di lavoro.
Un augurio particolare lo dedico a tutti i vostri bambini, che sono bellissimi, e vi auguro che tutti i vostri sogni di bambini e di ragazzi diventino realtà nel vostro futuro.
Grazie di cuore a tutti, un abbraccio veramente sentito, anche da parte di mia moglie.
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Anch'io sono particolarmente lieto di vedervi così numerosi in questo grande Salone dei Corazzieri, insieme alle vostre famiglie, e a tanti bambini che sono qui intorno a noi.
Nel sentire le parole del caro Dottor Gifuni, anche per quanto riguarda il conferimento del Premio "Carlo Magno", ritengo che sia quanto di più bello per coloro che si sono impegnati in passato e tuttora si impegnano per l'Europa, è un riconoscimento grande, incontestabile per un traguardo raggiunto: quello di assicurare ai nostri figli, ai nostri nipoti un futuro di pace in Europa.
E per le persone della mia generazione - che nacquero all'indomani della Prima guerra mondiale e poi vissero nella loro gioventù la Seconda guerra mondiale con tutto quello che ha comportato - è soprattutto un grande successo, del quale possiamo sentirci veramente orgogliosi, quello di poter vedere che i nostri figli, i nostri nipoti non si troveranno più in mezzo a conflitti in Europa.
Detto questo, interpreto una presenza così ampia, così familiare come il segno che quel sentimento che ho sempre avvertito di una grande famiglia qui al Quirinale, continua ad essere il sentimento base che è anzi sempre più intenso avvertito da tutti voi, che considerate il Quirinale non solamente come il luogo di lavoro, ma come un qualcosa di più anche per voi personalmente.
E questo Palazzo così bello noi cerchiamo di far conoscere sempre di più a tutti gli italiani sia con l'apertura domenicale del Quirinale ad un sempre maggior vasto pubblico sia attraverso pubblicazioni che illustrano il significato e la storia di questa Istituzione.
Non vi trattengo più a lungo. Vi ringrazio di cuore per la collaborazione che tutti quanti - civili e militari - mi avete dato anche quest'anno e che avverto come essa sia animata da un sentimento di particolare dedizione al vostro lavoro, che interpretate proprio come un servizio al Paese, che va al di là della concezione di vedere il Quirinale solo come un luogo di lavoro.
Un augurio particolare lo dedico a tutti i vostri bambini, che sono bellissimi, e vi auguro che tutti i vostri sogni di bambini e di ragazzi diventino realtà nel vostro futuro.
Grazie di cuore a tutti, un abbraccio veramente sentito, anche da parte di mia moglie.