Incontro del Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi con una delegazione di giudici del Tribunale federale di Germania accompagnata dal presidente e da alcuni membri della Corte costituzionale italiana
Signor Presidente del Bundesverfassungsgericht della Repubblica Federale Tedesca,
Signor Presidente della Corte costituzionale,
Signori Giudici Costituzionali tedeschi e italiani, riuniti qui a Roma per discutere fondamentali argomenti di interesse comune,
giudico questi incontri eventi di grande importanza "in vista - per usare le parole del Presidente Zagrebelsky - di una dimensione costituzionale europea che orienti le rispettive giurisprudenze".
Condivido, quindi, l'auspicio che è stato poco fa rappresentato, che alla gamba politica si aggiunga nella forma dovuta e nell'importanza dovuta la gamba giuridica.
Come attestano i temi da voi trattati in questi giorni d'incontro, il contributo delle Corti Costituzionali di Germania e d'Italia - mi piace ricordarlo: fra i sei fondatori dell'Unione Europea - al progresso dell'unificazione giuridica del nostro Continente è fondamentale e postula l'esigenza di intensificare e rendere sempre più concreti e propositivi questi scambi di esperienze e di vedute.
In assenza di una precisa regolamentazione - che si profila di non facile realizzazione per molte ragioni, quali la diversità, sia pure non assoluta, tra le norme da applicare nei vari Paesi dell'Unione - permane l'esigenza di un coordinamento tra le diverse Corti; la ricerca dell'unità politica europea, che tutti auspichiamo, non può andare disgiunta dal contestuale perseguimento di soluzioni giuridiche il più possibile uniformi, soprattutto sulle questioni più rilevanti, come quelle che riguardano la tutela dei diritti fondamentali dei cittadini; questioni sulle quali le Costituzioni dei nostri due Paesi si ispirano a principi sostanzialmente identici.
La mia viva esortazione è, dunque, a perseverare in questa proficua opera di coordinamento.
Desidero, in particolare ringraziare Presidente del Bundesverfassungsgericht per questo bel dono del testo delle quattro Costituzioni della Germania sottolineando anch'io l'importanza come la Costituzione del '49 è quella che veramente ha retto, tuttora regge e reggerà la realtà politica, giuridica, sociale ed economica della Germania.
Colgo anche l'occasione per ringraziare pubblicamente il Presidente Zagrebelsky - che sta per lasciare la Corte - di questi nove anni dedicati al suo Paese, alla nostra Italia e, in particolare, per l'anno della sua presidenza della Corte stessa.
A tutti il ringraziamento per la cortesia che mi avete usato e per il piacere che mi avete dato con questo incontro e gli auguri di buon lavoro con tutto il cuore.
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Signor Presidente della Corte costituzionale,
Signori Giudici Costituzionali tedeschi e italiani, riuniti qui a Roma per discutere fondamentali argomenti di interesse comune,
giudico questi incontri eventi di grande importanza "in vista - per usare le parole del Presidente Zagrebelsky - di una dimensione costituzionale europea che orienti le rispettive giurisprudenze".
Condivido, quindi, l'auspicio che è stato poco fa rappresentato, che alla gamba politica si aggiunga nella forma dovuta e nell'importanza dovuta la gamba giuridica.
Come attestano i temi da voi trattati in questi giorni d'incontro, il contributo delle Corti Costituzionali di Germania e d'Italia - mi piace ricordarlo: fra i sei fondatori dell'Unione Europea - al progresso dell'unificazione giuridica del nostro Continente è fondamentale e postula l'esigenza di intensificare e rendere sempre più concreti e propositivi questi scambi di esperienze e di vedute.
In assenza di una precisa regolamentazione - che si profila di non facile realizzazione per molte ragioni, quali la diversità, sia pure non assoluta, tra le norme da applicare nei vari Paesi dell'Unione - permane l'esigenza di un coordinamento tra le diverse Corti; la ricerca dell'unità politica europea, che tutti auspichiamo, non può andare disgiunta dal contestuale perseguimento di soluzioni giuridiche il più possibile uniformi, soprattutto sulle questioni più rilevanti, come quelle che riguardano la tutela dei diritti fondamentali dei cittadini; questioni sulle quali le Costituzioni dei nostri due Paesi si ispirano a principi sostanzialmente identici.
La mia viva esortazione è, dunque, a perseverare in questa proficua opera di coordinamento.
Desidero, in particolare ringraziare Presidente del Bundesverfassungsgericht per questo bel dono del testo delle quattro Costituzioni della Germania sottolineando anch'io l'importanza come la Costituzione del '49 è quella che veramente ha retto, tuttora regge e reggerà la realtà politica, giuridica, sociale ed economica della Germania.
Colgo anche l'occasione per ringraziare pubblicamente il Presidente Zagrebelsky - che sta per lasciare la Corte - di questi nove anni dedicati al suo Paese, alla nostra Italia e, in particolare, per l'anno della sua presidenza della Corte stessa.
A tutti il ringraziamento per la cortesia che mi avete usato e per il piacere che mi avete dato con questo incontro e gli auguri di buon lavoro con tutto il cuore.
Diario storico
Impegni del Presidente della RepubblicaIncontro del Presidente della Repubblica con il Presidente ed una delegazione di giudici del Tribunale Federale Costituzionale della Repubblica Federale di Germania, accompagnati dal Presidente e da alcuni membri della Corte costituzionale italiana, Roma, Palazzo del Quirinale, Sala degli Arazzi di Lilla