Incontro del Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi con una delegazione della Federazione italiana dello scoutismo in occasione del 20° Jamboree mondiale dello scoutismo
Vi ringrazio innanzitutto per i bellissimi doni che mi avete fatto e altresì vi sono grato per le parole che i due Presidenti delle Organizzazioni scoutistiche italiane mi hanno voluto rivolgere.
Credo che noi partiamo tutti insieme da una posizione che ritengo fondamentale: che siamo tutti uguali. E' questo il punto di partenza che anima soprattutto voi giovani e che dovete continuare a tenere sempre presente. Certo ognuno di noi, nascendo in uno dei cinque continenti, in un determinato paese e all'interno di un nucleo familiare, si viene comunque a trovare in una realtà che è diversa da quella di un altro individuo, ma è accomunato lo stesso dal sentimento della uguaglianza degli uomini. E quindi è essenziale e di grande importanza che i rapporti fra gli esseri umani siano ispirati a questo principio dell'uguaglianza. E voi attraverso lo scoutismo avete sperimentato quanto sia importante il rapporto e le relazioni fra gli esseri umani, a cominciare dalle occasioni di incontro con il mondo dei giovani che si riunisce volontariamente - voi nell'ambito delle vostre associazioni, perché i giovani desiderano infatti vivere insieme, avere esperienze in comune e quindi dialogare fra di loro.
Ora vi accingete, insieme a tanti altri vostri rappresentanti del mondo dello scoutismo, a partire verso la Thailandia per svolgere il vostro "20° Jamboree". E' molto importante già la scelta da voi effettuata, in quanto la Thailandia è un punto centrale rispetto ai cinque continenti, perché sotto molti aspetti evoca importanti civiltà antiche e richiama - pur con tutte le difficoltà e tutte le crisi che ha attraversato e che sta ancora interessando tutta quell'area - quelle che sono anche le inciviltà di una umanità che non vuole dialogare.
Voi andate in quelle zone per testimoniare e simbolicamente rappresentare la importanza dei giovani di tutto il mondo, la necessità di dialogare fra di loro, partendo dal presupposto del principio di uguaglianza tra gli esseri umani nel mondo.
E per Voi che volontariamente fate parte delle diverse associazioni quest'attività è un fatto fondamentale, sono tutte azioni che vi portano, al di là della scuola e degli altri incontri quotidiani fra di voi, nella determinazione di volere vivere maggiormente in una realtà della natura, convivere le stesse sensazioni, e quindi condividere - ed è il motto di questo 20° Jamboree - le realtà che ognuno di voi porta sia all'interno della nazione Italia, sia all'interno delle altre comunità mondiali, e quindi in un paese come la Thailandia.
E' bello che il nostro incontro odierno veda la presenza unitaria di tutte le associazioni scoutistiche italiane, qualunque siano anche i motivi ideali ai quali si ispirano, ma tutti accomunati alla base dai motivi ideali che si ispirano alla uguaglianza degli esseri umani e alla importanza del dialogo fra di noi.
Ricordatelo sempre questo. Intensificate e favorite il più possibile l'incontro fra l'essere umano con il prossimo, perché nella sua natura egli è un essere sociale, non tende mai isolarsi, ma deve convivere con gli altri per condividere esperienze di vita, per confrontare opinioni e posizioni, per aiutarsi reciprocamente in modo che il mondo cammini verso un periodo di maggiore benessere. Il progresso tecnico e il progresso scientifico permettono oggi di sanare le insostenibili situazioni di povertà, di fame e di malattia che affliggono il nostro pianeta. Più che la volontà, manca una sufficiente capacità organizzativa degli uomini nelle azioni di intervento congiunto e coordinato laddove è necessario.
Credo che ognuno di noi, quando si rende conto dei flagelli della fame e della malattia che colpiscono interi continenti come quello africano, si sente inorridire e si senta singolarmente impotente. Ma se invece il mondo intero si organizza, la società civile unisce i propri sforzi sarà sicuramente in grado di intervenire e di sanare questi enormi drammi.
A voi giovani tocca la grande avventura di creare un mondo migliore, l'importante è che ci crediate. Dovete crederci, perché si può riuscire e si raggiunge il successo quando si crede nelle cose che si fanno, quando si è convinti che la strada scelta è quella giusta e che quindi quello è l'obiettivo che si deve perseguire.
Poi se fiduciosi opererete con passione e con entusiasmo vedrete che riuscirete a travolgere tutto, vedrete che molti altri, più restii e indecisi o meno fiduciosi, alla fine vi seguiranno.
A voi tutti rivolgo un augurio di cuore, a voi tutti affido questa fiaccola della speranza, della pace, della uguaglianza nel mondo.
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Credo che noi partiamo tutti insieme da una posizione che ritengo fondamentale: che siamo tutti uguali. E' questo il punto di partenza che anima soprattutto voi giovani e che dovete continuare a tenere sempre presente. Certo ognuno di noi, nascendo in uno dei cinque continenti, in un determinato paese e all'interno di un nucleo familiare, si viene comunque a trovare in una realtà che è diversa da quella di un altro individuo, ma è accomunato lo stesso dal sentimento della uguaglianza degli uomini. E quindi è essenziale e di grande importanza che i rapporti fra gli esseri umani siano ispirati a questo principio dell'uguaglianza. E voi attraverso lo scoutismo avete sperimentato quanto sia importante il rapporto e le relazioni fra gli esseri umani, a cominciare dalle occasioni di incontro con il mondo dei giovani che si riunisce volontariamente - voi nell'ambito delle vostre associazioni, perché i giovani desiderano infatti vivere insieme, avere esperienze in comune e quindi dialogare fra di loro.
Ora vi accingete, insieme a tanti altri vostri rappresentanti del mondo dello scoutismo, a partire verso la Thailandia per svolgere il vostro "20° Jamboree". E' molto importante già la scelta da voi effettuata, in quanto la Thailandia è un punto centrale rispetto ai cinque continenti, perché sotto molti aspetti evoca importanti civiltà antiche e richiama - pur con tutte le difficoltà e tutte le crisi che ha attraversato e che sta ancora interessando tutta quell'area - quelle che sono anche le inciviltà di una umanità che non vuole dialogare.
Voi andate in quelle zone per testimoniare e simbolicamente rappresentare la importanza dei giovani di tutto il mondo, la necessità di dialogare fra di loro, partendo dal presupposto del principio di uguaglianza tra gli esseri umani nel mondo.
E per Voi che volontariamente fate parte delle diverse associazioni quest'attività è un fatto fondamentale, sono tutte azioni che vi portano, al di là della scuola e degli altri incontri quotidiani fra di voi, nella determinazione di volere vivere maggiormente in una realtà della natura, convivere le stesse sensazioni, e quindi condividere - ed è il motto di questo 20° Jamboree - le realtà che ognuno di voi porta sia all'interno della nazione Italia, sia all'interno delle altre comunità mondiali, e quindi in un paese come la Thailandia.
E' bello che il nostro incontro odierno veda la presenza unitaria di tutte le associazioni scoutistiche italiane, qualunque siano anche i motivi ideali ai quali si ispirano, ma tutti accomunati alla base dai motivi ideali che si ispirano alla uguaglianza degli esseri umani e alla importanza del dialogo fra di noi.
Ricordatelo sempre questo. Intensificate e favorite il più possibile l'incontro fra l'essere umano con il prossimo, perché nella sua natura egli è un essere sociale, non tende mai isolarsi, ma deve convivere con gli altri per condividere esperienze di vita, per confrontare opinioni e posizioni, per aiutarsi reciprocamente in modo che il mondo cammini verso un periodo di maggiore benessere. Il progresso tecnico e il progresso scientifico permettono oggi di sanare le insostenibili situazioni di povertà, di fame e di malattia che affliggono il nostro pianeta. Più che la volontà, manca una sufficiente capacità organizzativa degli uomini nelle azioni di intervento congiunto e coordinato laddove è necessario.
Credo che ognuno di noi, quando si rende conto dei flagelli della fame e della malattia che colpiscono interi continenti come quello africano, si sente inorridire e si senta singolarmente impotente. Ma se invece il mondo intero si organizza, la società civile unisce i propri sforzi sarà sicuramente in grado di intervenire e di sanare questi enormi drammi.
A voi giovani tocca la grande avventura di creare un mondo migliore, l'importante è che ci crediate. Dovete crederci, perché si può riuscire e si raggiunge il successo quando si crede nelle cose che si fanno, quando si è convinti che la strada scelta è quella giusta e che quindi quello è l'obiettivo che si deve perseguire.
Poi se fiduciosi opererete con passione e con entusiasmo vedrete che riuscirete a travolgere tutto, vedrete che molti altri, più restii e indecisi o meno fiduciosi, alla fine vi seguiranno.
A voi tutti rivolgo un augurio di cuore, a voi tutti affido questa fiaccola della speranza, della pace, della uguaglianza nel mondo.