Dichiarazione del Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi in occasione della maratona "Telethon" 2002
Cari Amici di "Telethon",
dopo dodici anni di attività, la Maratona "Telethon" è sempre più un appuntamento importante di educazione ai valori di solidarietà, è un momento in cui tutti ci sentiamo uniti per sostenere il lavoro della ricerca scientifica.
Vi sono vicino, partecipo volentieri a questa iniziativa perché è un esempio di buona televisione, di espressione dei bisogni veri della società italiana, di sostegno concreto alla ricerca applicata, alla medicina.
Una Nazione ricca di intelligenze, di risorse umane quale è la nostra, deve considerare la ricerca scientifica come l'impresa più importante. Sappiamo bene che il progresso scientifico è affidato soprattutto al genio dei singoli, ma essi hanno bisogno di un ambiente di base, che è frutto di una opera sistematica, di una visione di lungo periodo.
Voi di "Telethon" date un buon esempio anche in termini di metodo: concentrarsi su pochi progetti, sui quali si ritiene si possa raggiungere risultati di eccellenza; su quelli concentrare le risorse; mettere al lavoro giovani ricercatori.
Gli sprechi si evitano concentrando l'investimento su progetti di importanza strategica.
Si parla tanto di "fuga di cervelli": si vuole con questo giustamente sottolineare che dobbiamo fare di più per impiegare i nostri ragazzi migliori qui in Italia.
Certo sappiamo bene che è un arricchimento per tutti se i giovani ricercatori fanno esperienze all'estero, a patto che poi la Patria sappia richiamarli. E perché ciò avvenga occorre avere dato vita a centri di ricerca nazionali di eccellenza.
Non dobbiamo rinchiuderci, ma aprirci alla ricerca internazionale. Dobbiamo saperci porre obiettivi anche in termini di scoperte, in termini di brevetti.
Grazie per il vostro lavoro e auguri per il successo di questa maratona del 2002.
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dopo dodici anni di attività, la Maratona "Telethon" è sempre più un appuntamento importante di educazione ai valori di solidarietà, è un momento in cui tutti ci sentiamo uniti per sostenere il lavoro della ricerca scientifica.
Vi sono vicino, partecipo volentieri a questa iniziativa perché è un esempio di buona televisione, di espressione dei bisogni veri della società italiana, di sostegno concreto alla ricerca applicata, alla medicina.
Una Nazione ricca di intelligenze, di risorse umane quale è la nostra, deve considerare la ricerca scientifica come l'impresa più importante. Sappiamo bene che il progresso scientifico è affidato soprattutto al genio dei singoli, ma essi hanno bisogno di un ambiente di base, che è frutto di una opera sistematica, di una visione di lungo periodo.
Voi di "Telethon" date un buon esempio anche in termini di metodo: concentrarsi su pochi progetti, sui quali si ritiene si possa raggiungere risultati di eccellenza; su quelli concentrare le risorse; mettere al lavoro giovani ricercatori.
Gli sprechi si evitano concentrando l'investimento su progetti di importanza strategica.
Si parla tanto di "fuga di cervelli": si vuole con questo giustamente sottolineare che dobbiamo fare di più per impiegare i nostri ragazzi migliori qui in Italia.
Certo sappiamo bene che è un arricchimento per tutti se i giovani ricercatori fanno esperienze all'estero, a patto che poi la Patria sappia richiamarli. E perché ciò avvenga occorre avere dato vita a centri di ricerca nazionali di eccellenza.
Non dobbiamo rinchiuderci, ma aprirci alla ricerca internazionale. Dobbiamo saperci porre obiettivi anche in termini di scoperte, in termini di brevetti.
Grazie per il vostro lavoro e auguri per il successo di questa maratona del 2002.