Intervento del Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi alla cerimonia di consegna del "Premio Leonardo" e dei "Premi Leonardo qualità Italia"
Con piacere ci rivediamo in questa sala a distanza di un anno. Rivolgo un saluto ai Signori Vicepresidenti della Camera e del Senato, ai membri del Governo, a tutte le autorità che hanno voluto essere oggi qui con noi. Ringrazio la cara Signora Biagiotti per l'impulso che continua a dare a questa manifestazione.
Desidero anch'io congratularmi con i vincitori del "Premio Leonardo" e dei "Premi Leonardo Qualità Italia".
Con Montezemolo è stata premiata la nostra industria automobilistica di eccellenza. E penso che questo riconoscimento debba costituire per noi anche motivo di fiducia e di impegno perché si veda risolta positivamente, come tutti ci auguriamo, la crisi che attualmente ha colpito la nostra maggiore industria automobilistica.
Montezemolo ha dimostrato come in un settore così difficile, con l'impegno di un team ben condotto, si possano raggiungere traguardi indubbiamente eccezionali.
Ferrero ci mostra che - anche in un settore più che tradizionale, come quello alimentare, della cioccolata - sia possibile, con inventiva, compiere balzi in avanti nella qualità ed ottenere successi di una tale ampiezza, che potrebbero forse ritenersi quasi impossibili.
Missoni mi è caro perché mi ricorda in primo luogo Zara e la Dalmazia; perché mi riporta con la mente agli anni della mia gioventù, quando seguivo i suoi impegni sportivi e i suoi successi olimpici.
Pieralisi per me significa le Marche. Conobbi quella famiglia - più o meno verso la metà degli anni Cinquanta, quasi mezzo secolo fa - quando mi trovai a ispezionare una banca locale ed ebbi pertanto contezza della presenza della impresa Pieralisi, che stava allora iniziando la sua marcia di successo nella produzione di macchine olearie.
Questi quattro premi sono particolarmente significativi, essi al tempo stesso ci spingono a ben sperare, ma anche a riflettere su alcune cose che purtroppo non vanno come vorremmo.
Indubbiamente siamo tutti colpiti e anche preoccupati nel vedere che nella competizione internazionale l'Italia sta perdendo quote di mercato. E ciò non solo in relazione all'ingresso sui mercati mondiali di nuovi grandi paesi, ma anche all'interno dell'Europa. E tutto ciò ci deve far riflettere. E che si debba riflettere su questo ne danno prova anche le iniziative che stanno prendendo le associazioni che si ritengono più responsabili dei successi e dei non successi del nostro Paese.
Ieri con gran piacere ero presente all'apertura della "Giornata" che la Confindustria ha dedicato alla Ricerca.
Ricerca e formazione - cioè applicazione della innovazione al capitale umano e al capitale fisico - sono le due fondamentali strade da percorrere per ritornare a primeggiare nel campo della competizione internazionale, come abbiamo fatto e come siamo capaci di fare. Su questo dobbiamo continuare a contare, soprattutto sulla nostra capacità di innovare, sulla capacità di emergere nella qualità; quella qualità totale che proprio l'iniziativa del "Premio Leonardo" intende segnalare e premiare.
E' con questi sentimenti che desidero rinnovare il mio compiacimento per la vostra iniziativa. Ancora esprimo i miei rallegramenti ai premiati e in particolar modo desidero complimentarmi con i giovani laureati, perché è soprattutto nelle mani dei giovani che sta il nostro futuro, che sta la nostra capacità di continuare a progredire e di ottenere sempre maggiori successi.
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Desidero anch'io congratularmi con i vincitori del "Premio Leonardo" e dei "Premi Leonardo Qualità Italia".
Con Montezemolo è stata premiata la nostra industria automobilistica di eccellenza. E penso che questo riconoscimento debba costituire per noi anche motivo di fiducia e di impegno perché si veda risolta positivamente, come tutti ci auguriamo, la crisi che attualmente ha colpito la nostra maggiore industria automobilistica.
Montezemolo ha dimostrato come in un settore così difficile, con l'impegno di un team ben condotto, si possano raggiungere traguardi indubbiamente eccezionali.
Ferrero ci mostra che - anche in un settore più che tradizionale, come quello alimentare, della cioccolata - sia possibile, con inventiva, compiere balzi in avanti nella qualità ed ottenere successi di una tale ampiezza, che potrebbero forse ritenersi quasi impossibili.
Missoni mi è caro perché mi ricorda in primo luogo Zara e la Dalmazia; perché mi riporta con la mente agli anni della mia gioventù, quando seguivo i suoi impegni sportivi e i suoi successi olimpici.
Pieralisi per me significa le Marche. Conobbi quella famiglia - più o meno verso la metà degli anni Cinquanta, quasi mezzo secolo fa - quando mi trovai a ispezionare una banca locale ed ebbi pertanto contezza della presenza della impresa Pieralisi, che stava allora iniziando la sua marcia di successo nella produzione di macchine olearie.
Questi quattro premi sono particolarmente significativi, essi al tempo stesso ci spingono a ben sperare, ma anche a riflettere su alcune cose che purtroppo non vanno come vorremmo.
Indubbiamente siamo tutti colpiti e anche preoccupati nel vedere che nella competizione internazionale l'Italia sta perdendo quote di mercato. E ciò non solo in relazione all'ingresso sui mercati mondiali di nuovi grandi paesi, ma anche all'interno dell'Europa. E tutto ciò ci deve far riflettere. E che si debba riflettere su questo ne danno prova anche le iniziative che stanno prendendo le associazioni che si ritengono più responsabili dei successi e dei non successi del nostro Paese.
Ieri con gran piacere ero presente all'apertura della "Giornata" che la Confindustria ha dedicato alla Ricerca.
Ricerca e formazione - cioè applicazione della innovazione al capitale umano e al capitale fisico - sono le due fondamentali strade da percorrere per ritornare a primeggiare nel campo della competizione internazionale, come abbiamo fatto e come siamo capaci di fare. Su questo dobbiamo continuare a contare, soprattutto sulla nostra capacità di innovare, sulla capacità di emergere nella qualità; quella qualità totale che proprio l'iniziativa del "Premio Leonardo" intende segnalare e premiare.
E' con questi sentimenti che desidero rinnovare il mio compiacimento per la vostra iniziativa. Ancora esprimo i miei rallegramenti ai premiati e in particolar modo desidero complimentarmi con i giovani laureati, perché è soprattutto nelle mani dei giovani che sta il nostro futuro, che sta la nostra capacità di continuare a progredire e di ottenere sempre maggiori successi.
Diario storico
Intervento del Presidente della Repubblica all'inaugurazione della Mostra Antologica delle opere di Giacomo Manzù, Roma, Palazzo VeneziaIncontro per la consegna del "Premio Leonardo" e dei "Premi Leonardo Qualità Italia", Roma, Palazzo del Quirinale
Impegni del Presidente della Repubblica