Dichiarazione del Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi in occasione della Festa nazionale della Repubblica
Sono soddisfatto di aver ripristinato tre anni fa la rivista militare. Gli italiani si riconoscono con orgoglio nelle loro Forze Armate, strumento di pace e di sicurezza in un sistema operativo sempre più europeo, occidentale.
Il 2 giugno, di nuovo festa nazionale, sta diventando di anno in anno, festa vera di tutti gli italiani. E' questo un momento essenziale dell'opera che mi sono proposto da quando il Parlamento mi volle eleggere Presidente della Repubblica.
Sin dall'inizio del mio mandato ho mirato:
- primo: a rinvigorire la coesione nazionale, rivisitando con gli italiani la nostra storia, dal Risorgimento, alla Resistenza - in tutte le sue manifestazioni - alla Repubblica, alla Costituzione, valorizzando le specificità delle nostre realtà locali, componenti essenziali dell'identità nazionale.
- secondo: a rafforzare le istituzioni quali sono state definite dalla nostra Costituzione.
E' bello sentire queste linee sempre più diffusamente condivise, in particolare fra i giovani; ricevere crescente conferma quotidiana che il loro contenuto risponde a una domanda della Nazione.
Chi non si accorge di questo, non conosce l'Italia di oggi, l'Italia repubblicana e democratica.
Se riguardate questi primi tre anni del mio mandato vi accorgete che li sintetizzano le due iscrizioni in vetta al Vittoriano: la libertà dei cittadini, l'unità della Patria.
A me piace costruire, non distruggere, dialogare per unire, così in Europa come all'interno della nostra Italia.
Mi piace concludere su questo pensiero, ringraziando Sua Santità Giovanni Paolo II per gli auguri di prosperità e di pace che oggi ha voluto fare agli italiani nel giorno della loro Festa Nazionale.
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Il 2 giugno, di nuovo festa nazionale, sta diventando di anno in anno, festa vera di tutti gli italiani. E' questo un momento essenziale dell'opera che mi sono proposto da quando il Parlamento mi volle eleggere Presidente della Repubblica.
Sin dall'inizio del mio mandato ho mirato:
- primo: a rinvigorire la coesione nazionale, rivisitando con gli italiani la nostra storia, dal Risorgimento, alla Resistenza - in tutte le sue manifestazioni - alla Repubblica, alla Costituzione, valorizzando le specificità delle nostre realtà locali, componenti essenziali dell'identità nazionale.
- secondo: a rafforzare le istituzioni quali sono state definite dalla nostra Costituzione.
E' bello sentire queste linee sempre più diffusamente condivise, in particolare fra i giovani; ricevere crescente conferma quotidiana che il loro contenuto risponde a una domanda della Nazione.
Chi non si accorge di questo, non conosce l'Italia di oggi, l'Italia repubblicana e democratica.
Se riguardate questi primi tre anni del mio mandato vi accorgete che li sintetizzano le due iscrizioni in vetta al Vittoriano: la libertà dei cittadini, l'unità della Patria.
A me piace costruire, non distruggere, dialogare per unire, così in Europa come all'interno della nostra Italia.
Mi piace concludere su questo pensiero, ringraziando Sua Santità Giovanni Paolo II per gli auguri di prosperità e di pace che oggi ha voluto fare agli italiani nel giorno della loro Festa Nazionale.
Diario storico
Intervento, in forma ufficiale, del Presidente della Repubblica alle cerimonie in occasione della Festa Nazionale della Repubblica: deposizione di una corona di alloro all'Altare della Patria; Rivista MilitareApertura al pubblico dei Giardini del Palazzo del Quirinale, in occasione della Festa Nazionale della Repubblica
Impegni del Presidente della Repubblica