Incontro del Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi con i nuovi soci dell'Accademia nazionale dei Lincei
Non intendo pronunciare un discorso, desidero soltanto - prima di avere il piacere di conoscervi personalmente e di potermi rallegrare con coloro che conosco da anni - rinnovare a Voi tutto il mio apprezzamento per l'opera svolta dall'Accademia.
Di quest'opera il vostro Presidente, il Prof. Vesentini, ne ha richiamato ora le finalità originarie e, attraverso alcuni rapidi accenni, ha ricordato alcuni momenti della sua secolare esistenza.
Egli ha messo in particolare evidenza quelli che sono gli elementi fondamentali dell'Accademia e in modo specifico l'elemento della libertà intesa nel suo senso più ampio, cioè l'autonomia di ricerca, l'autonomia della gestione dell'Assemblea, la indipendenza assoluta dei ricercatori. E ha sottolineato come l'Accademia, al di là delle proprie mura, rappresenti sempre un faro di libertà e di indipendenza.
All'Accademia dei Lincei tutto il Paese guarda non solo con grande rispetto, ma con grande fiducia. Fa piacere vedere ogni anno accrescere le forze dell'Accademia grazie a questo folto gruppo di nuovi soci, sia nazionali che corrispondenti stranieri.
Sottolineo l'importanza dei soci stranieri, perché apportano una particolare caratteristica nella vita dell'Accademia. Sono esponenti stranieri, che in gran parte provengono da Paesi europei ma che rappresentano ogni parte del mondo, perché le scienze e la letteratura non conoscono sicuramente confine alcuno.
L'apporto che scaturisce da questo continuo dialogo - in quanto la vostra Accademia, che è nata come un "Cenacolo" ma vuole essere molto più di un Cenacolo - ha bisogno che esso si rafforzi e non si interrompa, poiché d'altra parte costituisce un attributo stesso della parola "libertà".
Lo scienziato è individuo, ma è al tempo stesso anche parte di una collettività, di una società e di una umanità, che avverte sempre più l'importanza che la dignità dell'uomo trovi ovunque affermazione, difesa. Soprattutto nei momenti difficili, come quelli che stiamo attualmente attraversando nel mondo, è fondamentale il vostro lavoro.
Sono certo che anche quelle innovazioni, di carattere interno e organizzativo - alle quali ha fatto cenno il Prof. Vesentini - serviranno ulteriormente a potenziare l'attività dei singoli e a rendere più fruttuosa e feconda la vostra capacità di dialogo, al vostro stesso interno e tra le varie classi.
Auguri a tutti e complimenti!
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Di quest'opera il vostro Presidente, il Prof. Vesentini, ne ha richiamato ora le finalità originarie e, attraverso alcuni rapidi accenni, ha ricordato alcuni momenti della sua secolare esistenza.
Egli ha messo in particolare evidenza quelli che sono gli elementi fondamentali dell'Accademia e in modo specifico l'elemento della libertà intesa nel suo senso più ampio, cioè l'autonomia di ricerca, l'autonomia della gestione dell'Assemblea, la indipendenza assoluta dei ricercatori. E ha sottolineato come l'Accademia, al di là delle proprie mura, rappresenti sempre un faro di libertà e di indipendenza.
All'Accademia dei Lincei tutto il Paese guarda non solo con grande rispetto, ma con grande fiducia. Fa piacere vedere ogni anno accrescere le forze dell'Accademia grazie a questo folto gruppo di nuovi soci, sia nazionali che corrispondenti stranieri.
Sottolineo l'importanza dei soci stranieri, perché apportano una particolare caratteristica nella vita dell'Accademia. Sono esponenti stranieri, che in gran parte provengono da Paesi europei ma che rappresentano ogni parte del mondo, perché le scienze e la letteratura non conoscono sicuramente confine alcuno.
L'apporto che scaturisce da questo continuo dialogo - in quanto la vostra Accademia, che è nata come un "Cenacolo" ma vuole essere molto più di un Cenacolo - ha bisogno che esso si rafforzi e non si interrompa, poiché d'altra parte costituisce un attributo stesso della parola "libertà".
Lo scienziato è individuo, ma è al tempo stesso anche parte di una collettività, di una società e di una umanità, che avverte sempre più l'importanza che la dignità dell'uomo trovi ovunque affermazione, difesa. Soprattutto nei momenti difficili, come quelli che stiamo attualmente attraversando nel mondo, è fondamentale il vostro lavoro.
Sono certo che anche quelle innovazioni, di carattere interno e organizzativo - alle quali ha fatto cenno il Prof. Vesentini - serviranno ulteriormente a potenziare l'attività dei singoli e a rendere più fruttuosa e feconda la vostra capacità di dialogo, al vostro stesso interno e tra le varie classi.
Auguri a tutti e complimenti!