Incontro del Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi con gli atleti della Federazione italiana sport disabili vincitori di medaglie alle Paralimpiadi di Sidney 2000
Volevo porgervi personalmente il mio saluto. Credo che tutti noi abbiamo avvertito e ritengo altrettanto voi, l'atmosfera che c'è in questa sala, sensazione che tutti percepite sia con i vostri occhi che con gli occhi dell'anima.
Vi ringrazio. Voi avete onorato l'Italia, avete onorato il Tricolore, avete conseguito i successi qui ricordati nell'intervento del Presidente Petrucci, e che sono stati messi in evidenza, anche nel loro valore morale, nelle parole del Ministro Melandri.
Inoltre, desidero aggiungere che Voi ci aiutate a vivere meglio la collettività, non solo perché con quanto avete fatto dimostrate come si possono superare le barriere fisiche e psicologiche, ma soprattutto perché ci ricordate che quello che conta nella vita è l'impegno.
Qualcuno mi ha chiesto prima: "Come mai Lei e Sua moglie vi conservate così bene a ottant'anni?". Perché ci siamo sempre impegnati.
Ricordate voi soprattutto che la parola "disabili" non vi deve far sentire discriminati. Ognuno di noi, anche chi non le ha fisicamente evidenti, ha le sue disabilità. Siamo tutti dotati di qualità, tutti abbiamo i nostri limiti, le nostre disabilità e dobbiamo impegnarci quotidianamente per superarle. Esse si superano proprio perché a un certo punto ci applichiamo con impegno in qualsivoglia attività, e voi l'avete dimostrato nel campo dei vari sport, lo stesso vale anche per qualsiasi altra iniziativa che ci prende totalmente. Tutto ciò contribuisce a far diventare la disabilità non solo inesistente nel nostro spirito, ma anche in quelle che sono le nostre quotidiane manifestazioni e nei successi che possiamo ottenere nei vari campi, in nodo tale fa superare qualsivoglia nostra limitazione.
Ricordatevi, che tutti anche coloro che non hanno apparenti disabilità sono disabili, hanno comunque le loro disabilità. Noi tutti, uomini e donne siamo e dobbiamo essere consapevoli e a volte lo sappiamo e non confessiamo i nostri limiti.
Ecco il tutto si supera con l'impegno e con la fiducia in quello che si fa, con l'avere degli ideali, degli obiettivi che sono relativi al sentimento di appartenenza a una collettività. Nessuno di noi vive solo; ognuno di noi sa che la sua migliore realizzazione è nella misura in cui riesce ad avere relazioni con altri uomini, con altre donne, cioè riesce a generare nuovo impegno, nuovi desideri di conoscere, di capire e di realizzare. E' tutto questo quello che dà la fiducia all'uomo ed è ciò che dà nobiltà al nostro vivere quotidiano.
Grazie di nuovo per quanto avete compiuto, per la dimostrazione che avete dato a tutti gli italiani del significato della forza di volontà, della fiducia e della capacità di esprimere la forza che ognuno di noi ha dentro di sé.
Voi continuerete ora nella vostra attività sportiva, poi accanto all'attività sportiva, vi raccomando di continuare a coltivare altri tipi impegni di vita, soprattutto nel campo sociale, privilegiate soprattutto tutti quelle iniziative che vi permettono di essere vicino agli altri, perché gli altri hanno bisogno di noi, hanno bisogno di voi.
E' una vicinanza che si esprime e che ha il massimo della gratificazione soprattutto nel dare.
E voi avete dimostrato di poter e saper dare molto. Grazie!
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Vi ringrazio. Voi avete onorato l'Italia, avete onorato il Tricolore, avete conseguito i successi qui ricordati nell'intervento del Presidente Petrucci, e che sono stati messi in evidenza, anche nel loro valore morale, nelle parole del Ministro Melandri.
Inoltre, desidero aggiungere che Voi ci aiutate a vivere meglio la collettività, non solo perché con quanto avete fatto dimostrate come si possono superare le barriere fisiche e psicologiche, ma soprattutto perché ci ricordate che quello che conta nella vita è l'impegno.
Qualcuno mi ha chiesto prima: "Come mai Lei e Sua moglie vi conservate così bene a ottant'anni?". Perché ci siamo sempre impegnati.
Ricordate voi soprattutto che la parola "disabili" non vi deve far sentire discriminati. Ognuno di noi, anche chi non le ha fisicamente evidenti, ha le sue disabilità. Siamo tutti dotati di qualità, tutti abbiamo i nostri limiti, le nostre disabilità e dobbiamo impegnarci quotidianamente per superarle. Esse si superano proprio perché a un certo punto ci applichiamo con impegno in qualsivoglia attività, e voi l'avete dimostrato nel campo dei vari sport, lo stesso vale anche per qualsiasi altra iniziativa che ci prende totalmente. Tutto ciò contribuisce a far diventare la disabilità non solo inesistente nel nostro spirito, ma anche in quelle che sono le nostre quotidiane manifestazioni e nei successi che possiamo ottenere nei vari campi, in nodo tale fa superare qualsivoglia nostra limitazione.
Ricordatevi, che tutti anche coloro che non hanno apparenti disabilità sono disabili, hanno comunque le loro disabilità. Noi tutti, uomini e donne siamo e dobbiamo essere consapevoli e a volte lo sappiamo e non confessiamo i nostri limiti.
Ecco il tutto si supera con l'impegno e con la fiducia in quello che si fa, con l'avere degli ideali, degli obiettivi che sono relativi al sentimento di appartenenza a una collettività. Nessuno di noi vive solo; ognuno di noi sa che la sua migliore realizzazione è nella misura in cui riesce ad avere relazioni con altri uomini, con altre donne, cioè riesce a generare nuovo impegno, nuovi desideri di conoscere, di capire e di realizzare. E' tutto questo quello che dà la fiducia all'uomo ed è ciò che dà nobiltà al nostro vivere quotidiano.
Grazie di nuovo per quanto avete compiuto, per la dimostrazione che avete dato a tutti gli italiani del significato della forza di volontà, della fiducia e della capacità di esprimere la forza che ognuno di noi ha dentro di sé.
Voi continuerete ora nella vostra attività sportiva, poi accanto all'attività sportiva, vi raccomando di continuare a coltivare altri tipi impegni di vita, soprattutto nel campo sociale, privilegiate soprattutto tutti quelle iniziative che vi permettono di essere vicino agli altri, perché gli altri hanno bisogno di noi, hanno bisogno di voi.
E' una vicinanza che si esprime e che ha il massimo della gratificazione soprattutto nel dare.
E voi avete dimostrato di poter e saper dare molto. Grazie!