Visita ufficiale del Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi nella Repubblica Araba d'Egitto. Incontro con il Segretario generale della Lega Araba Esmat Abdel Meguid
Sono lieto di esser qui alla Lega Araba, di avere avuto questo incontro importante con il suo Presidente.
Fra l'Italia e mondo arabo esiste una lunga tradizione di storia, di relazioni, di influenze reciproche che hanno sviluppato in tutti la consapevolezza di radici culturali comuni e di una appartenenza comune al mondo del Mediterraneo.
L'approccio dell'Italia ai rapporti del mondo arabo non riflette solo una politica nazionale. Oggi, la politica estera dell'Italia fa un tutt'uno con la politica europea. E la politica mediterranea dell'Italia si fa da portavoce di quella dell'intera Unione Europea. La saldatura fra l'Europa e il Mediterraneo e, attraverso il Mediterraneo, con il mondo arabo, dal Nord Africa al medio Oriente, al Golfo, è un obiettivo essenziale per la stabilità politica e il progresso economico e sociale di tutta la regione.
Questa è una via su cui l'intera Europa si sta impegnando a fondo. Ma perché l'obiettivo venga raggiunto è necessario che si rafforzino i processi di coordinamento e di integrazione fra i Paesi del Mediterraneo per rendere più efficace il dialogo con l'Unione Europea. In questa direzione la Lega Araba può svolgere un ruolo importante, di sostegno agli emergenti fenomeni di integrazione regionale e di cooperazione economica e infrastrutturale.
L'Italia e l'Unione Europea guardano con grande interesse al ruolo della Lega Araba, sotto l'attenta guida del Segretario generale, S. E. Abdel Meguid, nel coordinare le strategie arabe, nel rafforzare le relazioni fra i Paesi membri e nel promuoverne la progressiva integrazione economica e commerciale.
Vogliamo lavorare insieme al mondo arabo per fare del Mediterraneo un centro dinamico di sviluppo economico e sociale e un'area di stabilità politica. Superare le divisioni e le frammentazioni del passato è la grande sfida di questo nuovo secolo.
Non possiamo fallire questo traguardo. Per raggiungerlo, il successo del processo di pace in Medio Oriente sarà una tappa importante. I ritardi, le difficoltà, impreviste e improvvise, insorte in questi ultimi tempi ci preoccupano molto. Occorre intensificare gli sforzi per superarle; occorre una rinnovata volontà politica di tutte le parti, nel rispetto degli impegni già presi, di portare a termine i negoziati.
Non vi è alternativa alla ricerca di soluzioni politiche. Il terrorismo non deve trovare alcun asilo. Il ricorso ad atti di violenza per impedire l'accordo si è sempre rivelato tentativo sterile.
L'Italia e l'Europa continueranno a sostenere il processo di pace e non faranno mancare il loro apporto costruttivo. In quest'opera sappiamo di avere nella Lega Araba un fermo punto di riferimento e un interlocutore amico. Insieme possiamo aiutare le parti a percorrere con fiducia il cammino verso l'obiettivo di soluzioni globali, eque e definitive, che assicurino a tutte le popolazioni la sicurezza e i benefici della pace.
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Fra l'Italia e mondo arabo esiste una lunga tradizione di storia, di relazioni, di influenze reciproche che hanno sviluppato in tutti la consapevolezza di radici culturali comuni e di una appartenenza comune al mondo del Mediterraneo.
L'approccio dell'Italia ai rapporti del mondo arabo non riflette solo una politica nazionale. Oggi, la politica estera dell'Italia fa un tutt'uno con la politica europea. E la politica mediterranea dell'Italia si fa da portavoce di quella dell'intera Unione Europea. La saldatura fra l'Europa e il Mediterraneo e, attraverso il Mediterraneo, con il mondo arabo, dal Nord Africa al medio Oriente, al Golfo, è un obiettivo essenziale per la stabilità politica e il progresso economico e sociale di tutta la regione.
Questa è una via su cui l'intera Europa si sta impegnando a fondo. Ma perché l'obiettivo venga raggiunto è necessario che si rafforzino i processi di coordinamento e di integrazione fra i Paesi del Mediterraneo per rendere più efficace il dialogo con l'Unione Europea. In questa direzione la Lega Araba può svolgere un ruolo importante, di sostegno agli emergenti fenomeni di integrazione regionale e di cooperazione economica e infrastrutturale.
L'Italia e l'Unione Europea guardano con grande interesse al ruolo della Lega Araba, sotto l'attenta guida del Segretario generale, S. E. Abdel Meguid, nel coordinare le strategie arabe, nel rafforzare le relazioni fra i Paesi membri e nel promuoverne la progressiva integrazione economica e commerciale.
Vogliamo lavorare insieme al mondo arabo per fare del Mediterraneo un centro dinamico di sviluppo economico e sociale e un'area di stabilità politica. Superare le divisioni e le frammentazioni del passato è la grande sfida di questo nuovo secolo.
Non possiamo fallire questo traguardo. Per raggiungerlo, il successo del processo di pace in Medio Oriente sarà una tappa importante. I ritardi, le difficoltà, impreviste e improvvise, insorte in questi ultimi tempi ci preoccupano molto. Occorre intensificare gli sforzi per superarle; occorre una rinnovata volontà politica di tutte le parti, nel rispetto degli impegni già presi, di portare a termine i negoziati.
Non vi è alternativa alla ricerca di soluzioni politiche. Il terrorismo non deve trovare alcun asilo. Il ricorso ad atti di violenza per impedire l'accordo si è sempre rivelato tentativo sterile.
L'Italia e l'Europa continueranno a sostenere il processo di pace e non faranno mancare il loro apporto costruttivo. In quest'opera sappiamo di avere nella Lega Araba un fermo punto di riferimento e un interlocutore amico. Insieme possiamo aiutare le parti a percorrere con fiducia il cammino verso l'obiettivo di soluzioni globali, eque e definitive, che assicurino a tutte le popolazioni la sicurezza e i benefici della pace.