Il Portale storico della Presidenza della Repubblica

Pubblicato il 2 giugno 2018, il Portale storico della Presidenza della Repubblica rende progressivamente disponibile il patrimonio conservato dall'Archivio storico.
Archivi, documenti, fotografie, dati, percorsi tematici e risorse digitali trasmettono la memoria dei Capi dello Stato dell'Italia repubblicana; testimoniano in modo straordinariamente capillare le attività, gli interventi e i discorsi dei Presidenti della Repubblica nello svolgimento delle funzioni che la Costituzione assegna loro; testimoniano le attività dell'Amministrazione e dei suoi protagonisti, che operano a supporto della figura presidenziale; rappresentano il Paese che ne costituisce lo sfondo; raccontano le vicende del Palazzo del Quirinale, ieri palazzo dei papi e dei re, oggi sede della massima carica dello Stato repubblicano.

I numeri del Portale: 70.780 eventi, tra udienze, impegni pubblici e privati dei Presidenti; 1.729 visite in Italia e 570 viaggi all'estero; 16.269 pagine di diario digitalizzate; 440.016 immagini; 25.111 immagini che documentano la storia d'Italia dalla Monarchia alla Repubblica; 10.445 audiovisivi; 16.918 complessi archivistici; 6.865 discorsi e interventi; 5.325 atti firmati; 55.759 Provvedimenti di grazia; 542 comunicati della Presidenza del Consiglio dei Ministri dal 1945 al 1950;11.835 comunicati delle presidenze Ciampi e Napolitano; 168.952 comunicati di cui 28.360 indicizzati dalle presidenze Gronchi a Scalfaro; oltre 500 volumi in Materiali e pubblicazioni per un totale di 50.000 pagine in formato digitale; 75 soggetti produttori e 516 strutture organizzative; 131 biografie di consiglieri e consulenti; 1.665.718 triple caricate sull'Endpoint (aggiornamento del 03 maggio 2024)

 

giovedì
27 gennaio 2005

Dichiarazione del Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, al termine del colloquio con il Presidente della Repubblica d'Armenia, Robert Cocharian

Sono lieto di accogliere al Quirinale il Presidente Kocharian.
L'Armenia è un Paese vicino al cuore degli italiani. Ricordo ancora l'emozione suscitata dal devastante terremoto che colpì l'Armenia nel 1988. Intervenimmo fra i primi con i soccorsi; l'impegno dell'Italia al vostro fianco non verrà meno.
I nostri due Stati condividono antichi legami culturali, una comune eredità cristiana; sin dal Medio Evo i mercanti armeni frequentavano le città italiane; l'isola veneziana di San Lazzaro ne conserva la memoria; l'Italia ospita un'operosa comunità armena.
Questi rapporti presentano oggi promettenti opportunità, anche grazie all'impegno dell'Armenia nel consolidare le fondamenta di un'economia di mercato. L'Italia intende sostenere lo sviluppo economico dell'Armenia, incrementando l'intercambio commerciale, stimolando la partecipazione delle nostre imprese al processo di privatizzazione in corso, promovendo investimenti diretti nel suo Paese.
Ho incoraggiato il Presidente Kocharian a proseguire con tenacia le riforme avviate: l'affermazione dello stato di diritto e di una democrazia matura porterà grandi vantaggi all'Armenia. L'ho invitato anche ad impegnarsi con spirito costruttivo nel dialogo con i Paesi vicini, per risolvere la crisi del Nagorno-Karabakh.
Il Caucaso è una Regione strategica per l'Europa. L'instabilità che l'insidia ne indebolisce le prospettive di progresso.
L'Unione Europea trae la sua forza dal superamento delle divisioni del passato e dalla vocazione a costruire un futuro comune fra popoli che condividono la stessa storia, la stessa cultura e che perseguono comuni interessi. La volontà di lavorare insieme - nel rispetto della dignità umana, dei diritti delle minoranze, delle diversità - è essenziale per il successo dell'integrazione europea. Questo è lo spirito con cui l'Unione Europea opera alle proprie frontiere: nei Balcani per riportarvi dialogo e convivenza; nel Caucaso per rendere duratura la democrazia, lo sviluppo, la pace.
L'adesione convinta ai valori fondanti della Costituzione europea rappresenta le fondamenta dei rapporti di vicinato con l'Unione Europea. Su queste comuni basi, l'Italia appoggerà l'Armenia nell'avvicinamento all'Unione Europea; sosterrà un avvenire di progresso per il popolo armeno.

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