Incontro del Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi con il Presidente dell'Associazione Italiana per il Partito Popolare Europeo e i componenti del Comitato Direttivo
Signor Presidente dell'Associazione Italiana per il Partito Popolare Europeo,
Membri del Consiglio Direttivo,
Vi ricevo volentieri: l'Associazione svolge una apprezzata opera di sostegno culturale sulle grandi tematiche europee, si richiama ai valori del federalismo europeo, s'ispira ad una tradizione politica che ha dato un significativo contributo all'unità europea.
Sono sicuro che anche voi avete piena coscienza della storica responsabilità che affronta la Convenzione nel definire il ruolo dell'Europa nel XXI secolo.
Il Presidente De Gasperi, convinto com'era della necessità degli Stati Uniti d'Europa diceva: "anche se la maggior parte di noi non li vedrà, sono in cammino e devono esserlo."
Ebbene, cari amici, non possiamo certo essere da meno ad impegni assunti in circostanze ben più difficili di quelle odierne: dobbiamo tenere quindi alta la speranza, con ottimismo e di coraggio. In tutti i Paesi europei vediamo che dai giovani si leva una grande, composta domanda di progresso, di stabilità e di pace: essa è, in sostanza, la richiesta che l'Europa assuma le proprie responsabilità.
Siamo alla vigilia del Consiglio Europeo di Salonicco; i lavori della Convenzione sono a un punto cruciale nel percorso verso un progetto di Trattato Costituzionale.
I delegati alla Convenzione sono uniti da una provata esperienza europeista. Sono sicuro che emergerà un testo coraggioso e lungimirante; costituirà un riferimento essenziale per la successiva Conferenza intergovernativa. L'impegno dell'Italia, come Paese fondatore e prossimo Presidente di turno del Consiglio europeo, sarà coerente con i radicati sentimenti europeisti del popolo italiano.
Intanto, l'Europa non è affatto ferma e continua ad avanzare. In aree rilevanti, l'Europa sceglie, decide, procede unita.
Cito due esempi. Pochi giorni fa, con una decisione che ha visto prevalere l'interesse europeo sull'interesse nazionale, è stato approvato il più strategico dei progetti europei di sviluppo tecnologico, il progetto Galileo, che realizzerà un sistema europeo di radionavigazione satellitare all'avanguardia.
Un altro passo importante è l'approvazione della prima missione militare di pace realizzata interamente nel quadro della PESC, al di fuori dei confini europei e senza l'appoggio logistico della NATO. Verrà dispiegata una forza multinazionale transitoria di emergenza nella Regione dell'Ituri, nella Repubblica Democratica del Congo, per stabilizzare le condizioni di sicurezza e proteggere la popolazione civile, sulla base di una risoluzione del Consiglio di Sicurezza.
Signor Presidente dell'Associazione Italiana per il Partito Popolare Europeo,
Membri del Consiglio direttivo,
l'Europa a quindici oggi, l'Europa a venticinque domani, deve essere sorretta innanzitutto da istituzioni ma anche da un comune sentire. Essa sarà sempre alimentata da un gruppo ristretto, non chiuso, di Stati: ne è un esempio il costante impegno profuso dai Paesi Fondatori nel salvaguardare il metodo comunitario e nel prefigurare traguardi ambiziosi e da realizzare per tappe, ma definiti tempestivamente nei contenuti.
L'Italia è orgogliosa di essere stata fra i Paesi Fondatori e ne intende continuare l'opera nello spirito originario.