Il Portale storico della Presidenza della Repubblica

Pubblicato il 2 giugno 2018, il Portale storico della Presidenza della Repubblica rende progressivamente disponibile il patrimonio conservato dall'Archivio storico.
Archivi, documenti, fotografie, dati, percorsi tematici e risorse digitali trasmettono la memoria dei Capi dello Stato dell'Italia repubblicana; testimoniano in modo straordinariamente capillare le attività, gli interventi e i discorsi dei Presidenti della Repubblica nello svolgimento delle funzioni che la Costituzione assegna loro; testimoniano le attività dell'Amministrazione e dei suoi protagonisti, che operano a supporto della figura presidenziale; rappresentano il Paese che ne costituisce lo sfondo; raccontano le vicende del Palazzo del Quirinale, ieri palazzo dei papi e dei re, oggi sede della massima carica dello Stato repubblicano.

I numeri del Portale: 70.780 eventi, tra udienze, impegni pubblici e privati dei Presidenti; 1.729 visite in Italia e 570 viaggi all'estero; 16.269 pagine di diario digitalizzate; 440.016 immagini; 25.111 immagini che documentano la storia d'Italia dalla Monarchia alla Repubblica; 10.445 audiovisivi; 16.918 complessi archivistici; 6.865 discorsi e interventi; 5.325 atti firmati; 55.759 Provvedimenti di grazia; 542 comunicati della Presidenza del Consiglio dei Ministri dal 1945 al 1950;11.835 comunicati delle presidenze Ciampi e Napolitano; 168.952 comunicati di cui 28.360 indicizzati dalle presidenze Gronchi a Scalfaro; oltre 500 volumi in Materiali e pubblicazioni per un totale di 50.000 pagine in formato digitale; 75 soggetti produttori e 516 strutture organizzative; 131 biografie di consiglieri e consulenti; 1.665.718 triple caricate sull'Endpoint (aggiornamento del 10 maggio 2024)

 

domenica
14 maggio 2000

Iguacu: brindisi alla colazione di Stato offerto dal Sindaco di Iguacu in onore del Presidente Ciampi

Signor Sindaco, Signora Daijo Signor Governatore, Signora Lerner Signore e Signori,


il Brasile mi ha accolto nel teatro della baia di Rio de Janeiro; oggi, mi saluta nello scenario maestoso delle Cascate di Iguaçu. E' difficile rimanere indifferenti al miracolo di questi spettacoli naturali, ma è impossibile rimanere indifferenti al Brasile: alla grandiosità degli spazi, all'umanità della gente, al vigore delle città, al peso delle sfide sociali e ambientali, alla gioia di vivere, al dinamismo dell'economia.


So di avere solo scalfito la superficie di una ricca cultura e solo visto sprazzi delle dimensioni continentali. Parto rafforzato nell'impressione di un grande Paese in movimento e di un legame profondo e vivo con l'Italia. Il futuro è un cammino che possiamo percorrere insieme. Le prospettive di rinnovata collaborazione sono tanto più forti dove, come in Paraná, l'emigrazione italiana, vecchia e nuova, si è radicata nella società.


Gli italiani hanno contribuito a fare del Paraná un modello di sviluppo economico e sociale. Hanno diffuso la loro cultura, mantenuto la ricchezza dei costumi e delle tradizioni. Spina dorsale della fiorente agricoltura dello Stato, oggi lo aiutano ad aprirsi alle correnti dell'economia mondiale riscoprendo i mai dimenticati legami con l'Italia e con le Regioni d'origine. Sono il catalizzatore dell'afflusso di una folta rete di imprese.


Ai connazionali in Paraná rinnovo il messaggio della mia visita: l'Italia è vicina, è qui. La vostra presenza può essere un volano di iniziative economiche e culturali che ravvivino i rapporti che non avete mai mancato di coltivare.


Signor Sindaco, Signor Governatore, l'antenna ICE a Curitiba è solo un primo segnale del rinnovato interesse italiano. Contiamo nella Sua collaborazione per future missioni che coagulino il potenziale coinvolgimento di piccole e medie imprese, soprattutto nei settori agroalimentare e del turismo.


Voglio anche assicurarLe che non è sfuggita in Italia la pacifica rivoluzione urbanistica che ha fatto di Curitiba una delle città più avanzate del mondo nei trasporti urbani, nel verde pubblico, nella qualità di vita. Né vorrei sfuggisse la spiegazione che Ella ha dato di questo improbabile miracolo: "il Governo dovrebbe rispettare la gente".


Curitiba dimostra quanto sia possibile fare di fronte a problemi apparentemente intrattabili; dimostra che la crescita economica non è incompatibile con la lotta alla povertà o con la gestione ambientale. Al contrario: dobbiamo avere la lungimiranza di affrontarli congiuntamente, con la volontà di inserirli in un circolo virtuoso.


Questo grandioso scenario naturale deve rinnovare il nostro impegno per lo sviluppo sostenibile. Progresso sociale e difesa ecologica richiedono buon senso economico. Protetta, la meraviglia di Iguaçu ha fatto di questo angolo del Brasile la terza meta turistica del Paese e il perno di collaborazione con gli altri due Stati che qui si congiungono, Argentina e Paraguay. Ci troviamo nel baricentro ideale del Mercosul. Sono lieto di concludere qui la mia visita in Brasile. Iguaçu è simbolo del futuro di questo continente: integrazione, cooperazione e sfruttamento congiunto delle risorse.


Signor Sindaco, Signor Governatore, brindo alla Sua salute e al Suo benessere personale, allo Stato del Paraná e agli italiani in Paraná. E mi sia consentito, nel momento del saluto al Brasile, di rivolgere i miei pensieri anche agli altri Paesi amici, al di là dell'arcobaleno delle Cascate.

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