Il Portale storico della Presidenza della Repubblica

Pubblicato il 2 giugno 2018, il Portale storico della Presidenza della Repubblica rende progressivamente disponibile il patrimonio conservato dall'Archivio storico.
Archivi, documenti, fotografie, dati, percorsi tematici e risorse digitali trasmettono la memoria dei Capi dello Stato dell'Italia repubblicana; testimoniano in modo straordinariamente capillare le attività, gli interventi e i discorsi dei Presidenti della Repubblica nello svolgimento delle funzioni che la Costituzione assegna loro; testimoniano le attività dell'Amministrazione e dei suoi protagonisti, che operano a supporto della figura presidenziale; rappresentano il Paese che ne costituisce lo sfondo; raccontano le vicende del Palazzo del Quirinale, ieri palazzo dei papi e dei re, oggi sede della massima carica dello Stato repubblicano.

I numeri del Portale: 70.780 eventi, tra udienze, impegni pubblici e privati dei Presidenti; 1.729 visite in Italia e 570 viaggi all'estero; 16.269 pagine di diario digitalizzate; 440.016 immagini; 25.111 immagini che documentano la storia d'Italia dalla Monarchia alla Repubblica; 10.445 audiovisivi; 16.918 complessi archivistici; 6.865 discorsi e interventi; 5.325 atti firmati; 55.759 Provvedimenti di grazia; 542 comunicati della Presidenza del Consiglio dei Ministri dal 1945 al 1950;11.835 comunicati delle presidenze Ciampi e Napolitano; 168.952 comunicati di cui 28.360 indicizzati dalle presidenze Gronchi a Scalfaro; oltre 500 volumi in Materiali e pubblicazioni per un totale di 50.000 pagine in formato digitale; 75 soggetti produttori e 516 strutture organizzative; 131 biografie di consiglieri e consulenti; 1.665.718 triple caricate sull'Endpoint (aggiornamento del 26 aprile 2024)

 

mercoledì
19 marzo 2008

Dall'incontro con la stampa del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, al termine della visita di Stato in Cile

DALL'INCONTRO CON LA STAMPA
DEL Presidente DELLA REPUBBLICA
GIORGIO NAPOLITANO
AL TERMINE DELLA VISITA DI STATO IN CILE


SANTIAGO, 19 MARZO 2008


Domanda
Ha parlato con i rappresentanti della nostra comunità in Cile del voto degli italiani all'estero?


Presidente Napolitano
Per la verità non ne ho parlato con nessuno degli esponenti della collettività italiana, i quali sanno benissimo quello che debbono fare: spero che voteranno numerosi, ciascuno voterà chi gli pare.


Domanda
Pensavo in questi giorni: un italiano del Cile che si appresta a votare per le elezioni in Italia, non si trova un po' confuso dalla polemica sul voto utile e inutile?


Presidente Napolitano
Sono, queste, particolarità della polemica elettorale in Italia. Non ne ho assolutamente idea. In ogni caso, poi, ciascuno saprà valutare anche argomenti di questa natura. È chiaro che il voto non è mai inutile. Ciascuno voterà secondo la sua valutazione e il suo giudizio per il partito che ritiene più vicino, più affine, e ritiene anche più importante ai fini del rinnovamento del Paese.


Domanda
In questi giorni ci sono sondaggi che parlano di un pericolo di astensionismo tra i giovani ?.


Presidente Napolitano
È difficile generalizzare. Comunque è un dato di fatto che alle elezioni amministrative di domenica scorsa in Francia si è registrata la più bassa partecipazione da molto tempo a questa parte, o addirittura la più bassa partecipazione storica alle elezioni comunali di Francia. E questo naturalmente fa molto pensare. In Italia nessuno è in grado di fare previsioni e io sarò l'ultimo ad azzardarle. Sentiamo che c'è una difficoltà di comprensione della politica: c'è il distacco, c'è anche un elemento di pregiudizio - sia chiaro - nei confronti della politica, abbondantemente inoculato anche da cose che si leggono qua e là e che rappresentano il Parlamento, diciamo, come una specie di corporazione di fannulloni avidi. Se questo è il Parlamento, forse ci sarà chi penserà - voglio sperare, non l'autore di quegli articoli - che il Parlamento tanto vale chiuderlo.
Bisogna reagire a questi fenomeni che un tempo si sarebbero chiamati di qualunquismo, comunque di assoluta incomprensione del ruolo delle istituzioni democratiche, e bisogna, naturalmente, da parte della politica, o più concretamente di chi fa politica, in qualsiasi schieramento, compiere uno sforzo per comprendere le ragioni di disaffezione, di disincanto e per gettare un ponte di dialogo, di comunicazione soprattutto con le giovani generazioni.
Effettivamente abbiamo parlato di questo con la Presidente Bachelet. Mi pare che lei fosse pienamente consapevole della natura di questo problema che si pone anche in Cile.

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