Intervento del Segretario generale Donato Marra in occasione della inaugurazione del Punto Stampa
Palazzo del Quirinale, 20 luglio 2009
Buongiorno a voi tutti.
Sono lieto di incontrarvi in questo nuovo spazio, che abbiamo attrezzato grazie all'iniziativa dell'Ufficio stampa e la solerte collaborazione dei Servizi Patrimonio e intendenza e Sistemi informatici e che ci auguriamo vi metta in condizioni di svolgere al meglio e con i necessari supporti la vostra funzione informativa.
Questa iniziativa segue a breve distanza di tempo l'allestimento nei nuovi locali dell'Archivio storico a Palazzo S.Andrea della sala conferenze, fornita anch'essa dei necessari sussidi informatici e che potrà essere utilizzata per conferenze stampa su particolari eventi e attività della Presidenza della Repubblica.
Contestualmente parte anche l'aggiornamento e l'implementazione del sito internet della Presidenza della Repubblica, al quale potranno accedere anche i soggetti disabili in attuazione delle prescrizioni della legge 9 gennaio 2004, n. 4 e dei relativi decreti di attuazione.
Si tratta di tre iniziative importanti che si inseriscono in una linea di politica dell'amministrazione diretta a favorire al massimo la comunicazione istituzionale e un rapporto sempre più stretto tra i cittadini e il Quirinale: e questo obiettivo si vuole perseguire non solo in relazione alla necessità di una sempre maggiore conoscenza del ruolo istituzionale della Presidenza della Repubblica e dei singoli atti attraverso i quali viene quotidianamente esercitato, ma anche per assicurare la massima trasparenza della gestione e della vita del Palazzo, periodicamente illustrati con le note annuali illustrative del bilancio e con i comunicati attraverso i quali si dà pubblicità a singoli atti di particolare rilievo, quali ad esempio la richiesta annuale della dotazione a carico del bilancio dello Stato.
Perciò la vostra collaborazione ci è preziosa ed è doveroso che cerchiamo di mettervi nelle migliori condizioni per lavorare. Magari date anche una tiratina d'orecchi ai direttori degli organi dell'informazione pubblica in particolare, ma anche - perché no - privati, perché a questo tipo di comunicazione sia dato - ciò che non sempre avviene - lo spazio e il risalto che merita (magari prima delle notizie metereologiche).