Il Portale storico della Presidenza della Repubblica

Pubblicato il 2 giugno 2018, il Portale storico della Presidenza della Repubblica rende progressivamente disponibile il patrimonio conservato dall'Archivio storico.
Archivi, documenti, fotografie, dati, percorsi tematici e risorse digitali trasmettono la memoria dei Capi dello Stato dell'Italia repubblicana; testimoniano in modo straordinariamente capillare le attività, gli interventi e i discorsi dei Presidenti della Repubblica nello svolgimento delle funzioni che la Costituzione assegna loro; testimoniano le attività dell'Amministrazione e dei suoi protagonisti, che operano a supporto della figura presidenziale; rappresentano il Paese che ne costituisce lo sfondo; raccontano le vicende del Palazzo del Quirinale, ieri palazzo dei papi e dei re, oggi sede della massima carica dello Stato repubblicano.

I numeri del Portale: 70.780 eventi, tra udienze, impegni pubblici e privati dei Presidenti; 1.729 visite in Italia e 570 viaggi all'estero; 16.269 pagine di diario digitalizzate; 440.016 immagini; 25.111 immagini che documentano la storia d'Italia dalla Monarchia alla Repubblica; 10.445 audiovisivi; 16.918 complessi archivistici; 6.865 discorsi e interventi; 5.325 atti firmati; 55.759 Provvedimenti di grazia; 542 comunicati della Presidenza del Consiglio dei Ministri dal 1945 al 1950;11.835 comunicati delle presidenze Ciampi e Napolitano; 168.952 comunicati di cui 28.360 indicizzati dalle presidenze Gronchi a Scalfaro; oltre 500 volumi in Materiali e pubblicazioni per un totale di 50.000 pagine in formato digitale; 75 soggetti produttori e 516 strutture organizzative; 131 biografie di consiglieri e consulenti; 1.665.718 triple caricate sull'Endpoint (aggiornamento del 17 maggio 2024)

 

domenica
24 ottobre 2010

Estratto dell'intervista del Presidente Napolitano all'agenzia ufficiale cinese Xinhua

"Considero la mia visita in Cina come missione di forte amicizia, di profondo e reciproco riconoscimento, di condivisa assunzione di responsabilità per un mondo migliore". Così il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, si e' espresso in un'intervista all'agenzia ufficiale cinese Xinhua.


La visita è legata alla coincidenza di una serie di eventi: le celebrazioni per il 40° anniversario dell'istituzione delle relazioni diplomatiche tra Italia e Cina; l'inizio della rassegna "Anno della Cina in Italia" e l'Esposizione universale a Shangai.


"Il bilancio di quarant'anni di relazioni diplomatiche - ha rilevato il Capo dello Stato - è davvero positivo. Roma e Pechino oggi possono vantare un maturo dialogo politico, un intenso scambio economico e commerciale, una crescente collaborazione in campo culturale, un'interazione sempre più ricca nei settori della scienza e della tecnologia e un confronto aperto e costruttivo sui temi di maggiore respiro globale, come quelli della pace, della stabilità e sicurezza internazionale, del riconoscimento universale dei diritti umani. E non solo. La ricchezza del rapporto bilaterale ha altresì permesso e permette all'Italia di giocare un ruolo di "ponte" all'interno del nascente partenariato strategico tra Unione Europea e Cina".


Il Presidente Napolitano ha ricordato di aver compiuto un viaggio in Cina ventisei anni fa quando il Paese già stava intraprendendo il cammino delle riforme: "Già da allora avevo colto la ricchezza del patrimonio di civiltà e delle riserve di energie, di operosità e di volontà del vostro Paese e quindi delle sue potenzialità di progresso. So di trovare ora un Paese completamente diverso. L'interdipendenza dei sistemi economici di cui siamo parte crea opportunità per unire i nostri sforzi per uno sviluppo mondiale che sia più armonico e solidale. La crescita della Cina ci ha fatto comprendere come il baricentro dei nuovi equilibri mondiali si sia spostato verso l'Asia e la crisi finanziaria ci ha mostrato quanto sia stato determinante il ruolo della Cina per fronteggiarla e superarla".


Il Presidente Napolitano nella sua visita, oltre a Pechino e a Shangai, sarà anche a Macao per visitare la mostra celebrativa per il 400° anniversario della morte di Matteo Ricci, di cui il Capo dello Stato ha ricordato come insegnava che "nessuno può dare lezioni ad altri, ma piuttosto accostarsi con comprensione e lungimiranza a un mondo diverso".


Per Napolitano il 150mo anniversario dell'Unita' d'Italia, il processo di integrazione e unificazione europea e la straordinaria trasformazione della Cina "sono esperienze storiche che rafforzano e rinnovano il senso dell'identità nazionale e rappresentano una fonte di ispirazione per approfondire la conoscenza reciproca e la cooperazione fra i nostri Paesi".

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