Il Diario storico
Incontro del Presidente della Repubblica con gli esponenti delle Associazioni Combattentistiche e d'Arma nel corso del quale saranno consegnate le Medaglie d'Oro al Merito Civile alla memoria del Sig. Natale Betelli, del Finanziere scelto Claudio Sacchelli e del Dott. Rinaldo Laudi, nella ricorrenza del 67° Anniversario della Liberazione.
Giungono al Palazzo del Quirinale (ingresso a piedi da Porta Principale) i partecipanti all'incontro che, salendo per lo Scalone d'onore (lato opposto Ufficio Affari Militari) si recano nel Salone dei Corazzieri, dove prendono posto a sedere.
Giungono al Palazzo del Quirinale (ingresso in auto da Porta Principale - Cortile d'Onore lato Ufficio Affari Militari) i Ministri dell'Interno e della Difesa, il Presidente della Confederazione Italiana fra le Associazioni Combattentistiche e Partigiane, Cav. Gr. Croce Sen. Gerardo Agostini, ed il Presidente del Consiglio Nazionale Permanente delle Associazioni d'Arma, Gen. C.A. Mario Buscemi, che, accolti da Funzionari del Cerimoniale, vengono accompagnati nella Sala di Rappresentanza.
Il Presidente della Repubblica, preceduto dal Capo del Cerimoniale, giunge in auto, proveniente dall'abitazione, all'ascensore della Serra e quindi al Piano Nobile, dove è ad attendere il Segretario Generale della Presidenza della Repubblica. Sono altresì presenti l'Aiutante di Campo di servizio ed il Comandante del Reggimento Corazzieri. Successivo trasferimento nella Sala di Rappresentanza, ove sono ad attendere le Autorità nel frattempo convenute ed i familiari degli insigniti. (Familiari: Sig. Natale Betelli, Sig. Franco Betelli Figlio, Sig. Claudio Sacchelli, Sig.ra Antonella Sacchelli Nipote, Sig. Daniele Sacchelli Nipote, Sig. Claudio Sacchelli Nipote, Dott. Rinaldo Laudi, Sig.ra Luciana Laudi Nipote, Sig.ra Bruna Laudi Nipote) Subito dopo, il Capo dello Stato fa ingresso nel Salone dei Corazzieri e prende posto nella poltrona a Lui riservata in platea.
Ha inizio l'incontro.Indirizzi di saluto del: Presidente del Consiglio Nazionale Permanente delle Associazioni d'Arma, Gen. C.A. Mario Buscemi (7'); Presidente della Confederazione Italiana fra le Associazioni Combattentistiche e Partigiane, On. Gerardo Agostini (7'). Interventi del: Ministro della Difesa, Amm. Giampaolo Di Paola (10'); Ministro dell'Interno, Dott.ssa Anna Maria Cancellieri (10'). Intervento del Presidente della Repubblica.Successivamente il Capo dello Stato, coadiuvato dal Ministro dell'Interno, procede alla consegna delle Medaglie d'Oro al Merito Civile alla memoria del Sig. Natale Betelli, del Finanziere scelto Claudio Sacchelli e del Dott. Rinaldo Laudi.
MOTIVAZIONI
Medaglia d'Oro alla memoria del Sig. Natale Betelli. Ritira il figlio Sig. Franco Betelli. Operaio idraulico presso il reparto Idro dello stabilimento siderurgico di Dalmine, nel corso dell'ultimo conflitto mondiale, arrestato dai militi della Brigata nera che tentavano di estorcergli informazioni sull'attività antifascista all'interno della Dalmine, riusci con grande coraggio a non tradire i suoi compagni subendo crudeli torture fino all'estremo sacrificio. Fulgido esempio di eroico coraggio e di rigore morale fondato sui più alti valori di amor patrio e di umana solidarietà. 8 marzo 1945 Dalmine (Bergamo) Medaglia d'Oro alla memoria del Finanziere Scelto Claudio Sacchelli Ritira il Comandante Generale della Guardia di Finanza Gen. C.A. Nino Di Paolo Di stanza nel territorio di frontiera del Tiranese, nel corso dell'ultimo conflitto mondiale, durante l'occupazione tedesca, si prodigò in favore dei profughi ebrei, aiutandoli ad espatriare clandestinamente nella vicina Svizzera. Arrestato dalle autorità tedesche fu infine trasferito nel campo di sterminio di Mathausen dove mori di stenti e di sevizie.Mirabile esempio di umana solidarietà e di altissima dignità morale, spinte fino all'estremo sacrificio. 1943 Villa di Tirano (Sondrio)Medaglia d'Oro alla memoria del Dott. Rinaldo Laudi Ritira l'Assessore alle Pari Opportunità del Comune di Torino, Sig.ra Maria Cristina Spinosa. Medico di origine ebraica, di elevate qualità umane e civili, nel corso dell'ultimo conflitto mondiale si prodigò, con eccezionale coraggio e incurante del grave rischio personale, nella generosa ed infaticabile opera di assistenza e cura dei civili, militari e partigiani in condizioni estremamente disagiate, in ospedali e casolari di montagna piacentini. Catturato dai nazifascisti mentre prestava soccorso ad un partigiano ferito, veniva rinchiuso nelle carceri di Piacenza e successivamente prelevato e barbaramente ucciso. Mirabile esempio di umana solidarietà e di altissima dignità morale, spinte fino all'estremo sacrificio.1944/1945 Piacenza
Il Presidente della Repubblica, preso congedo dai partecipanti all'incontro, lascia il Salone dei Corazzieri per fare rientro in Palazzina. Successivamente gli invitati, compiendo a ritroso il percorso iniziale, lasciano il Palazzo del Quirinale attraverso Porta Principale.