Il Diario storico
I Consiglieri del Presidente della Repubblica che fanno parte della Delegazione ufficiale lasciano in auto il Palazzo del Quirinale (Palazzina) per recarsi all'Aeroporto di Ciampino (corteo: vedi allegato).
Allegato: corteo
Vettura con: Sig.ra Puri Purini, Amm. Biraghi, Cons. Ruffo;
Vettura con: Cons. Levi, Cons. Alfonso, Cons. Peluffo;
Vettura con: Prof. Godart, Prof. Mazzuoli.
Il Segretario generale della Presidenza della Repubblica lascia in auto Palazzo San Felice per recarsi all'Aeroporto di Ciampino (Area di Rappresentanza).
Il corteo con i Consiglieri del Presidente della Repubblica giunge all'Aeroporto di Ciampino (Area di Rappresentanza).
Il Segretario generale della Presidenza della Repubblica giunge all'Aeroporto di Ciampino (Area di Rappresentanza).
Il Presidente della Repubblica, accompagnato dalla Signora Ciampi, lascia in auto la Palazzina per recarsi all'eliporto del Palazzo del Quirinale, dov'è ad attendere il Consigliere Diplomatico. Subito dopo, il Presidente della Repubblica e la Signora Ciampi salgono a bordo dell'elicottero (A 109), unitamente al Consigliere Diplomatico. Decollo dell'elicottero presidenziale.
Giungono all'Aeroporto di Ciampino (Area di Rappresentanza) il Presidente del Senato della Repubblica, con il Segretario generale del Senato della Repubblica, il Rappresentante del Governo - Ministro per i Rapporti con il Parlamento, On. Carlo Giovanardi, il Sottosegretario di Stato agli Affari Esteri, On. Mario Baccini, l'Incaricato d'Affari degli Stati Uniti d'America, Min. Emil Skodon, e gli altri componenti la Delegazione ufficiale.
Il velivolo presidenziale atterra all'Aeroporto di Ciampino (Area di Rappresentanza), dove il Capo dello Stato è accolto dal Comandante dell'Aeroporto e dal Capo della Divisione Cerimonie ed accompagnato in un Salotto di Rappresentanza, dove incontra il Presidente del Senato della Repubblica, il Rappresentante del Governo - Ministro per i Rapporti con il Parlamento, On. Carlo Giovanardi, il Sottosegretario di Stato agli Affari Esteri, On. Mario Baccini, l'Incaricato d'Affari degli Stati Uniti d'America, Min. Emil Skodon. Sono altresì presenti, i Segretari Generali della Presidenza della Repubblica e del Senato della Repubblica.
Il Presidente della Repubblica prende congedo dalle Autorità presenti e, unitamente alla Signora Ciampi, si reca a bordo dell'aereo presidenziale sul quale, nel frattempo, hanno preso posto gli altri componenti la Delegazione ufficiale.
Decollo dell'aereo presidenziale (A 319).
Il Presidente del Senato della Repubblica nell'esercizio delle funzioni del Presidente della Repubblica, accompagnato dal Segretario generale della Presidenza della Repubblica, lascia in auto l'Aeroporto di Ciampino per recarsi a Palazzo Giustiniani.
Arrivo del Signor Presidente della Repubblica e della Signora Franca Ciampi all'Aeroporto Militare di Andrews. L'Ambasciatore d' Italia a Washington, Sergio Vento e il Capo del Cerimoniale del Dipartimento di Stato, Donald B. Ensenat, salgono sul velivolo presidenziale, salutano il Signor Presidente della Repubblica e la Signora Franca Ciampi e Li invitano a scendere dall'aereo. Il Signor Presidente della Repubblica e la Signora Franca Ciampi, seguiti dalla delegazione ufficiale, percorrono una guida rossa. Sono a salutare l'Ambasciatore degli Stati Uniti d'America a Roma, Melvin Floyd Sembler, la Consorte dell'Ambasciatore d'Italia a Washington, Signora Maria Magdalena Vento, ed il Comandante della Base Aerea, Gen. David S. Gray. A seguire, il Signor Presidente della Repubblica e la Signora Franca Ciampi, accompagnati dalla delegazione ufficiale prendono posto nella Loro autovettura posizionata in corteo sulla pista e si trasferiscono alla Residenza ufficiale di Blair House. La delegazione al seguito scende dal retro dell'aereo, prende sollecitamente posto nelle autovetture e si trasferisce all'Hotel "Hay -Adams".
Costruita nel 1824, fu acquistata nel 1836 da Francis Preston Blair, personalità influente dell'Amministrazione americana, membro del Kitchen Cabinet, come pure, dopo di lui, il figlio Montgomery che fu parte attiva nella organizzazione del nascente partito repubblicano e fu ascoltato consigliere di Lincoln che amava recarsi a casa dei Blairs. Per la figlia Elisabeth, moglie di Samuel Phillips Lee, Blair eresse, accostata alla propria, la Lee House. Le due townhouses furono acquistate nel 1942 dal Governo federale, ammodernate e trasformate in un'unica abitazione, la Blair-Lee House (comunemente chiamata Blair House), che divenne la residenza ufficiale degli ospiti dei Presidenti degli Stati Uniti. Un aneddoto racconta che si deve a Winston Churchill e ad Eleanor Roosevelt l'acquisto della casa Churchill, ospite abituale della Casa Bianca durante la seconda guerra mondiale alloggiava nella Queen's bedroom; una mattina di buonora si aggirava per la residenza, in pigiama e pantofole e con il sigaro in bocca; incontrò Eleanor Roosvelt. Churcill le chiese di vedere il Presidente; Eleanor, a sua volta, chiese una casa per gli ospiti. La Blair House, situata di fronte alla Casa Bianca, sull'altro lato di Pennsylvania Avenue, fu la residenza del suo più illustre ospite dal 1948 al 1952. Vi alloggiò Harry Truman nel corso dei lavori di ammodernamento della Casa Bianca. Il Presidente collocò il suo ufficio in quello che era stato il Lee Study, da allora denominato Truman Study; la Lee Dining room fu adibita a Cabinet meeting room dove in quegli anni videro la luce due pietre miliari della cooperazione internazionale: il Piano Marshall e la dottrina Truman. Per oltre 50 anni la Blair House è stata dimora di capi di Stato e di Governo e di personalità illustri che ogni anno da ogni parte del mondo si recano in visita ufficiale negli Stati Uniti.
Il Signor Presidente della Repubblica si trasferisce alla sede del National Building Museum. È ad accogliere il Presidente del Consiglio di Amministrazione della Fondazione Marshall, Edward C. Meyer. Cravatta nera.
Il Signor Presidente della Repubblica, accompagnato dall'Ambasciatore d'Italia a Washington e dal Consigliere Diplomatico giunge al National Building Museum, sede della cerimonia di consegna del Premio della Fondazione George Catlett Marshall al Segretario di Stato, Colin L. Powell. È ad accogliere il Presidente del Consiglio di Amministrazione della Fondazione George C. Marshall, Gen. Edward C. Meyer. Il Presidente del Consiglio di Amministrazione della Fondazione Marshall accompagna il Signor Presidente della Repubblica in un ambiente separato dell'atrio del National Building Museum ove sono già convenuti gli altri ospiti illustri in attesa del Pranzo di Gala. Sono presenti, tra gli altri, il Vice Presidente degli Stati Uniti d'America, Richard Cheney, il Segretario Generale della Nato, George Robertson di Port Ellen ed il Segretario di Stato per gli Affari Esteri ed il Commonwealth del Regno Unito, Jack Straw. Aperitivi.
II Signor Presidente della Repubblica e gli altri ospiti vengono invitati a prendere posto per l'inizio del Pranzo di Gala. II Signor Presidente della Repubblica ed il Vice Presidente degli Stati Uniti d'America siedono in un tavolo vicino al tavolo di presidenza. Pranzo offerto dalla Fondazione Marshall in occasione della consegna al Segretario di Stato, Colin Powell del Marshall Award. Cravatta nera. Cerimonia di presentazione dei colori eseguita dai Cadetti dell'Accademia Militare della Virginia. Inno Nazionale degli Stati Uniti d'America. A seguire, il moderatore della serata, lo storico Michael Beschloss dopo un generale indirizzo di benvenuto introduce il Presidente del Consiglio di Amministrazione della Fondazione Marshall che pronuncia un breve intervento ed introduce il Vice Presidente degli Stati Uniti d'America.
Dopo gli interventi introduttivi, e quello del Vice Presidente, Richard Cheney, il Signor Presidente della Repubblica pronuncia un intervento in qualità di ospite d' onore. Al termine breve incontro del Signor Presidente della Repubblica con il Vice Presidente Richard Cheney in una Saletta riservata.
Il Signor Presidente della Repubblica fa rientro alla Blair House.