Il Diario storico
Il Ministro di Grazia e Giustizia giunge al Palazzo del Quirinale.
I componenti il Seguito presidenziale lasciano il Palazzo del Quirinale (Palazzina) per recarsi alla Corte d'appello di Roma (corteo: allegato).
Allegato: corteo privato
vettura con
Prefetto JANNELLI, Dott. SCELBA;
vettura con
Dott. DE VINCENTIIS, Dott. GORI.
Il Presidente della Repubblica, accompagnato dal Ministro di Grazia e Giustizia, lascia in auto il Palazzo del Quirinale (Palazzina). La vettura presidenziale è seguita da un'auto che reca a bordo il Segretario generale della Presidenza della Repubblica ed il Direttore dell'Ufficio per gli affari giuridici e le relazioni costituzionali.
La vettura presidenziale giunge all'ingresso della Corte d'appello (Via Antonio Varisco 11). Disceso dalla vettura, il Capo dello Stato viene accolto dal Presidente della Corte d'appello e dal Consigliere Dirigente della Pretura Circondariale di Roma, che lo accompagnano in un salotto attiguo all'ingresso. Qui sono ad attendere il Presidente della Repubblica: il Presidente del Senato della Repubblica, della Camera dei deputati, il Vice Presidente del Consiglio superiore della magistratura, il Primo Presidente ed il Procuratore Generale della Corte Suprema di Cassazione ed il Prefetto di Roma.
Il Capo dello Stato raggiunge, scendendo con l'ascensore, il piano interrato dell'edificio e fa ingresso nella Sala Conferenze, dove prende posto nella poltrona centrale della prima fila. Ha inizio la cerimonia:
- indirizzo di saluto del Presidente della Corte d'appello, Dott. Andrea Vela;
- discorso del Consigliere Dirigente della Pretura Circondariale di Roma, Cons. Giuseppe Cipparone;
- discorso del Ministro di Grazia e Giustizia, Prof. Giovanni Conso.
Terminata la cerimonia, il Presidente della Repubblica - accompagnato dalle Personalità che si trovavano ad attenderlo all'arrivo e dal Seguito - si reca in una delle nuove aule della Pretura, dove ha luogo lo scoprimento delle targhe che saranno successivamente apposte agli ingressi delle aule dedicate ai Giudici Giovanni Falcone, Paolo Borsellino e Rosario A. Livatino.
Il Capo dello Stato, dopo essersi accomiatato dalle Autorità presenti, raggiunge, scendendo con l'ascensore, il cortile del Tribunale e prende posto in auto per fare rientro al Palazzo del Quirinale. Successivamente, i componenti il Seguito presidenziale lasciano a Loro volta la Pretura per tornare al Palazzo del Quirinale (corteo: allegato).
Il Presidente della Repubblica giunge al Palazzo del Quirinale (Palazzina).