Il Diario storico
Il Ministro di Grazia e Giustizia giunge al Palazzo del Quirinale (Palazzina).
Il Capo dello Stato lascia in auto il Palazzo del Quirinale, unitamente al Ministro di Grazia e Giustizia (corteo privato: vedi allegato).
Allegato: corteo privato
vettura del cerimoniale
Dott. GORI, Gen. TRIA, Ten. Col. PECORARO;
vettura presidenziale (con scorta ridotta di Carabinieri Guardie della Repubblica, in motocicletta)
Presidente della Repubblica, Ministro di Grazia e Giustizia;
vettura con
Segretario generale Amb. BERLINGUER, Avv. SALIMEI, Gen. C.A. JEAN;
vettura con
Cons. SECHI, Prefetto MOSINO, Cons. CUSANI;
vettura con
Min. Plen. ORTONA, Dott. PRO, Addetto alla persona del Presidente della Repubblica.
Il corteo presidenziale giunge in Piazza Cavour e fa ingresso nel Palazzo di Giustizia (accesso dalla rampa destra sul fronte del Palazzo - lato Via Triboniano), percorrendo il Porticato interno di destra, fino al corridoio dell'ascensore. Disceso dalla vettura, il Capo dello Stato viene ricevuto dal Presidente Aggiunto della Corte Suprema di Cassazione e dall'Avvocato Generale Anziano della Procura Generale della Corte Suprema di Cassazione ed accompagnato, salendo con l'ascensore, al piano dell'Aula Magna, fino all'inizio dello schieramento del reparto militare. Ricevuto il saluto del Comandante la Regione Militare Centrale, il Presidente della Repubblica, accompagnato dal Ministro di Grazia e Giustizia, dal Consigliere Militare e dal Comandante della Regione Militare Centrale, passa quindi in rassegna la Compagnia d'onore, schierata con bandiera e musica. Al termine della rassegna, il Capo dello Stato raggiunge la sala dove si trovano ad attenderlo i Presidenti della Camera dei deputati e della Corte costituzionale, il Vice Presidente del Consiglio dei ministri il Rappresentante del Senato della Repubblica ed il Vice Presidente del Consiglio superiore della magistratura e dove, nel frattempo, sopraggiungono il Presidente Aggiunto della Corte Suprema di Cassazione, l'Avvocato Generale Anziano ed il Segretario generale della Presidenza della Repubblica. Contemporaneamente gli altri componenti il Seguito presidenziale raggiungono direttamente - per un diverso percorso - l'Aula Magna.
Accompagnato dalle predette Autorità, il Presidente della Repubblica fa ingresso nell'Aula Magna, dove prende posto nella poltrona centrale della prima fila. Il Primo Presidente della Corte Suprema di Cassazione dichiara aperta la seduta dell'Assemblea Generale della Corte e, dopo aver annunciato che si dà per letto il decreto presidenziale di composizione delle Sezioni Unite e Semplici della Corte, dà la parola al Procuratore Generale per riferire sull'Amministrazione della Giustizia. Terminata la relazione, il Primo Presidente, su richiesta del Procuratore Generale, dichiara, IN NOME DEL POPOLO ITALIANO, aperto l'Anno Giudiziario 1991.
Tolta la seduta, il Primo Presidente ed il Procuratore Generale, unitamente alle Personalità che lo hanno accolto al suo arrivo, accompagnano il Presidente della Repubblica sino alla soglia dell'Aula Magna. Dopo essersi accomiatato dalle predette Personalità, il Capo dello Stato, accompagnato dal Ministro di Grazia e Giustizia, dal Consigliere Militare e dal Comandante della Regione Militare Centrale, passa in rassegna la Compagnia d'onore schierata con bandiera e musica. Il Presidente della Repubblica si reca quindi nello Studio del Primo Presidente della Corte Suprema di Cassazione, dove s'intrattiene a colloquio con il Presidente della Camera.
Il Presidente della Repubblica, disceso con l'ascensore al piano terreno, prende posto in auto e lascia il Palazzo di Giustizia per fare rientro al Palazzo del Quirinale (corteo: stessa formazione dell'andata).