Il Diario storico
Il Presidente della Repubblica, accompagnato dal Segretario generale della Presidenza della Repubblica, lascia in auto il Palazzo del Quirinale (Palazzina) (corteo privato: alleg. «A»).
Allegato «A»: corteo privato
vettura del Cerimoniale
Dott. GORI, Cap. Vasc. SAITTO, T. Col. PECORARO;
vettura presidenziale (con scorta ridotta di Carabinieri Guardie della Repubblica, in motocicletta)
Presidente della Repubblica, Amb. BERLINGUER;
vettura con
Amb. DOMINEDÒ, Prefetto MOSINO, Dott. AGRÒ;
vettura con
Dott. PRO, Sig. ROCCON, Sig. STEFANONI.
Il corteo presidenziale giunge all'Aeroporto di Ciampino. Dopo aver incontrato, nel salotto di rappresentanza, gli esponenti della Delegazione sovietica ed il Commissario Generale per le Onoranze ai Caduti in Guerra, il Presidente della Repubblica si reca a bordo dell'aereo presidenziale.
Decollo dell'aereo presidenziale.
Il velivolo presidenziale atterra all'Aeroporto di Ronchi dei Legionari, dove il Capo dello Stato viene ricevuto, in forma strettamente privata, dal Prefetto, dal Questore e dal Comandante il Gruppo Carabinieri di Gorizia e dal Direttore dell'Aeroporto. È altresì ad accogliere il Capo dello Stato il Consigliere Militare del Presidente della Repubblica, ivi in precedenza convenuto. Nel frattempo, gli esponenti della Delegazione sovietica, il Commissario Generale per le Onoranze ai Caduti in Guerra e le altre Personalità destinate a prendere posto nel pre-corteo lasciano rapidamente l'Aeroporto di Ronchi dei Legionari per recarsi al Sacrario di Redipuglia.
Il Presidente della Repubblica prende posto in auto per recarsi al Sacrario di Redipuglia (corteo: alleg. «B»).
Allegato «B»: corteo
vettura del Cerimoniale
Gen. JEAN, Dott. GORI, T. Col. PECORARO;
vettura presidenziale (con scorta di Carabinieri Guardie della Repubblica, in motocicletta)
Presidente della Repubblica, Amb. BERLINGUER;
vettura "A"
Amb. DOMINEDÒ, Prefetto di Gorizia, Prefetto MOSINO;
vettura "B"
Cap. Vasc. SAITTO, Dott. AGRÒ;
vettura "C"
Dott. PRO, Sig. ROCCON, Sig. STEFANONI.
Il corteo presidenziale giunge ai piedi del Sacrario. Disceso dalla vettura, il Presidente della Repubblica viene accolto dal Ministro della Difesa, dal Capo di Stato Maggiore della Difesa e dal Comandante della Regione Militare Nord-Est. Accompagnato dalle suddette Personalità e dal Consigliere Militare, il Capo dello Stato passa in rassegna un reparto d'onore schierato con bandiera e banda. Al termine della rassegna sono ad attendere il Presidente della Repubblica il Rappresentante della Camera dei deputati (*), i Capi di Stato Maggiore dell'Esercito, della Marina e dell'Aeronautica ed il Commissario Generale per le Onoranze ai Caduti in Guerra. Il Presidente della Repubblica e le Personalità destinate ad ascendere con lui la Via Eroica si dispongono in attesa dell'arrivo dell'urna contenente le spoglie del Caduto italiano ignoto in Russia.
(*) Il Rappresentante del Senato, giunto in ritardo, non ha potuto accogliere il Presidente della Repubblica e si è recato direttamente alla pedana Autorità.
Giunge ai piedi del Sacrario, su un affusto di cannone, l'urna contenente le spoglie. Il Presidente della Repubblica ascende quindi la Via Eroica, preceduto dall'urna portata a braccia, dal Consigliere Militare Aggiunto di servizio e dal Comandante dei Carabinieri Guardie della Repubblica; accompagnato dal Rappresentante della Camera dei deputati, dal Ministro della Difesa e dal Capo di Stato Maggiore della Difesa e seguito dalle Personalità del Seguito e dalle altre Autorità militari presenti (schema della salita al Sacrario: alleg. «C»). Lungo la Via Eroica prestano servizio d'onore Carabinieri Guardie della Repubblica in uniforme di gran gala. L'urna viene deposta sull'apposito basamento. Quindi, mentre tutte le Autorità ed il Seguito sostano sul ripiano del Sacrario, il Presidente della Repubblica depone sull'urna un cuscino di fiori. Viene suonato il silenzio d'ordinanza. La Pattuglia Acrobatica Nazionale sorvola il Sacrario. Ha quindi luogo la benedizione delle spoglie, impartita dall'Ordinario Militare. Al termine, il Capo dello Stato - dopo aver salutato le Medaglie d'Oro presenti alla cerimonia, i Presidenti delle Associazioni Combattentistiche e d'Arma, i Rappresentanti delle Famiglie dei Caduti in Guerra e gli esponenti della Delegazione sovietica - si reca alla pedana Autorità, dove riceve il saluto dei Presidenti della Giunta e del Consiglio Regionale del Friuli Venezia Giulia e del Sindaco di Fogliano Redipuglia. Il Presidente della Repubblica prende quindi posto nella poltrona centrale della prima fila. Santa Messa celebrata dall'Ordinario Militare, S.E. Rev.ma Mons. Giovanni Marra. Discorso del Capo della Delegazione sovietica, Maresciallo di aviazione Alexander Petrovich Silantev. Discorso del Ministro della Difesa, On. Prof. Virginio Rognoni.
Il Presidente della Repubblica lascia la pedana Autorità e - dopo una breve sosta di omaggio davanti alle spoglie del Caduto - discende la Via Eroica, accompagnato dalle stesse Personalità che erano a riceverlo all'arrivo. Raggiunta la base, fronte al reparto, il Capo dello Stato ascolta, da fermo, l'inno nazionale.
Dopo essersi accomiatato dalle Personalità presenti, il Presidente della Repubblica prende posto in auto per recarsi all'Aeroporto di Ronchi dei Legionari (corteo: alleg. «B»).
Il corteo presidenziale giunge all'Aeroporto di Ronchi dei Legionari. Decollo dell'aereo presidenziale.
L'aereo presidenziale atterra all'Aeroporto di Ciampino. Trasferimento in auto al Palazzo del Quirinale.
Il corteo presidenziale giunge al Palazzo del Quirinale.