Il Diario storico
Il Ministro di Grazia e Giustizia giunge al Palazzo del Quirinale (Palazzina).
Il Capo dello Stato lascia in auto il Palazzo del Quirinale,unitamente al Ministro di Grazia e Giustizia (corteo privato: vedi allegato).
Allegato: corteo privato
vettura del cerimoniale
Gen. NARDINI, Dott. GORI, Col. AZZOLIN;
vettura presidenziale (scortata da Carabinieri Guardie del Presidente della Repubblica, in motocicletta)
Presidente della Repubblica, Ministro di Grazia e Giustizia;
vettura con
Segretario generale Amb. BERLINGUER, Avv. SALIMEI;
vettura con
Cons. di Stato SECHI, Prefetto MOSINO, Cons. d'Amb. ORTONA;
vettura con
Col. OROFINO, Sig. VALENTINI, Dott. CUSANI.
Il corteo presidenziale giunge in Piazza Cavour e fa ingresso nel Palazzo di Giustizia (accesso dalla rampa destra sul fronte del Palazzo - lato Via Triboniano). Disceso dalla vettura, il Presidente della Repubblica, accompagnato dal Ministro di Grazia e Giustizia, dal Consigliere Militare e dal Comandante della Regione Militare, passa in rassegna la Compagnia d'onore schierata con bandiera e musica. Al termine della rassegna, il Capo dello Stato viene ricevuto dai Presidenti della Camera, del Senato, del Consiglio dei ministri e dal Rappresentante della Corte costituzionale. Sono altresì presenti: il Vice Presidente del Consiglio superiore della magistratura, il Presidente Aggiunto della Corte Suprema di Cassazione e l'Avvocato Generale della Procura Generale della Corte Suprema di Cassazione. Il Presidente della Repubblica, accompagnato dalle predette Autorità, raggiunge quindi in ascensore il piano di rappresentanza del Palazzo e fa successivamente ingresso nell'Aula Magna, dove prende posto nella poltrona centrale della prima fila.
Il Primo Presidente della Corte Suprema di Cassazione dichiara aperta la seduta dell'Assemblea Generale della Corte e, dopo aver annunciato che si dà per letto il decreto presidenziale di composizione delle Sezioni Unite e Semplici della Corte, dà la parola al Procuratore Generale per riferire sull'Amministrazione della Giustizia. Terminata la relazione, il Primo Presidente, su richiesta del Procuratore Generale, dichiara, in nome del popolo italiano, aperto l'Anno Giudiziario 1988.
Tolta la seduta, il Primo Presidente ed il Procuratore Generale, unitamente alle Personalità che si trovavano ad attendere all'arrivo, accompagnano il Capo dello Stato, scendendo con l'ascensore al piano terreno, sino all'inizio dello schieramento. Dopo il commiato, il Capo dello Stato, accompagnato dal Ministro di Grazia e Giustizia, dal Consigliere Militare e dal Comandante della Regione Militare, passa in rassegna la Compagnia d'onore schierata con bandiera e musica. Quindi il Presidente della Repubblica lascia in auto il Palazzo di Giustizia per fare rientro al Palazzo del Quirinale (corteo: stessa formazione dell'andata).