Il Diario storico
Il Presidente della Repubblica, accompagnato dal Capo dell'Ufficio Cerimonie della Presidenza della Repubblica, lascia in auto il Palazzo del Quirinale. L'auto presidenziale è seguita dalle vetture di servizio con l'Ispettore Generale di P.S. del Quirinale ed il Comandante del Nucleo Carabinieri Presidenziale e da un'altra vettura con il Capo del Servizio Stampa.
Il corteo presidenziale giunge allo Stadio Flaminio. All'ingresso della tribuna delle Autorità il Capo dello Stato viene accolto dal Ministro della Pubblica Istruzione, dal Ministro del Turismo e dello Spettacolo, dal Prefetto e dal Sindaco di Roma e dal Presidente del CONI. Dopo la consegna di medaglie ricordo agli atleti che hanno partecipato alle Olimpiadi di Serajevo e di Los Angeles, ha inizio la cerimonia inaugurale dei Giochi della Gioventù 1984:
- indirizzo di saluto del Presidente del CONI, Dott. Franco Carraro;
- indirizzo di saluto del Sindaco di Roma, On. Ugo Vetere;
- indirizzo di saluto del Ministro della Pubblica Istruzione, Sen. Prof.ssa Franca Falcucci.
Dopo la dichiarazione di apertura dei Giochi, ha luogo una esibizione di ragazzi di scuole di Viterbo e, successivamente, saggi della Federazione Ginnastica d'Italia e dell'Istituto Superiore di Educazione Fisica.
Al termine, il Presidente della Repubblica, accompagnato fino al l'uscita dalle stesse Personalità che si trovavano ad attenderlo all'arrivo, lascia in auto lo Stadio Flaminio per recarsi nella propria abitazione di Piazza Trevi (corteo: stessa formazione dell'andata).