Il Diario storico
Il Presidente della Repubblica, accompagnato dal Segretario generale della Presidenza della Repubblica, lascia in auto la propria abitazione. L'auto presidenziale è preceduta da una vettura con il Capo Ufficio Cerimonie della Presidenza della Repubblica, il Consigliere Militare Aggiunto di servizio ed il Comandante dei Corazzieri, ed è seguita da un'auto di servizio dell'Ispettorato Generale di P.S. del Quirinale e da un'altra vettura con il Consigliere Militare, il Consigliere per problemi dell'ordine democratico e della sicurezza ed il Capo del Servizio Stampa.
Il corteo presidenziale giunge in Largo Romolo e Remo. Disceso dalla vettura, il Presidente della Repubblica viene ricevuto dal Sindaco di Roma, dal Presidente della Confederazione Italiana fra le Associazioni Combattentistiche e dai Presidenti dell'ANPI e della FIVL. Il Capo dello Stato accede quindi in tribuna e prende posto nella poltrona centrale della prima fila. Ha inizio la cerimonia:
- indirizzo di saluto del Presidente della Confederazione Italiana fra le Associazioni Combattentistiche, Comm. Gerardo Agostini;
- lettura, da parte di un invalido di guerra, dell'"appello alla nazione per la pace e la difesa delle istituzioni democratiche".
Al termine, il Presidente della Repubblica lascia la tribuna per fare ritorno nella propria abitazione (corteo: stessa formazione).