Il Diario storico
Il Presidente della Repubblica lascia la Palazzina in automobile, accompagnato dal Segretario generale della Presidenza della Repubblica. L'auto presidenziale, scortata da Corazzieri in motocicletta, è preceduta da una vettura con il Capo dell'Ufficio Cerimonie della Presidenza della Repubblica, il Consigliere Militare Aggiunto di servizio ed il Comandante dei Corazzieri, ed è seguita da una vettura dell'Ispettorato Generale di P.S. del Quirinale e da altre due vetture: la prima con il Consigliere Diplomatico ed il Consigliere Militare, la seconda con il Consigliere per i problemi dell'ordine democratico e della sicurezza, il Capo del Servizio Affari Giuridici e Rapporti con gli Organi Costituzionali ed il Capo del Servizio Stampa.
Il Capo dello Stato giunge all'Auditorio di S. Cecilia. Disceso dalla vettura, il Presidente della Repubblica viene ricevuto dai Presidenti del Senato, della Camera, del Governo ed il V. Presidente della Corte costituzionale, Prof. De Stefano. Sono altresì ad accogliere il Capo dello Stato il Presidente, il Segretario generale ed il Presidente del Gruppo Italiano dell'Unione Interparlamentare.
Il Presidente della Repubblica, accompagnato dalle predette Autorità e dal Seguito, fa ingresso nell'Auditorio dove, dopo la presentazione dei componenti il Comitato Esecutivo dell'Unione Interparlamentare, prende posto nella poltrona centrale della prima fila.
Ha inizio la cerimonia:
- discorso del Presidente del Gruppo Italiano dell'Unione Interparlamentare, On. Dott. Giulio Andreotti;
- discorso del Presidente dell'Unione Interparlamentare, Signor Rafael Caldera;
- lettura del messaggio augurale del Segretario generale dell'Organizzazione delle Nazioni Unite;
- discorso del Presidente della Repubblica.
L'Orchestra Filarmonica dell'Accademia di S. Cecilia, diretta dal Maestro Gianandrea Gavazzeni, esegue i seguenti brani musicali di Giuseppe Verdi: "Te Deum", "Inno delle Nazioni", "Sinfonia dal Nabucco". Subito dopo l'Orchestra esegue l'Inno nazionale italiano.
Al termine, il Capo dello Stato, accompagnato sino all'ingresso dalle stesse Personalità che lo avevano ricevuto, lascia l'Auditorio dell'Accademia di S. Cecilia per fare ritorno al Palazzo del Quirinale (corteo: stessa formazione dell'andata).