Il Diario storico
Il Presidente della Repubblica, accompagnato dal Segretario generale, lascia in auto il Palazzo del Quirinale (Palazzina). L'auto presidenziale è preceduta da una vettura con il Capo dell'Ufficio Cerimonie della Presidenza della Repubblica, il Consigliere Militare Aggiunto di servizio ed il Comandante dei Corazzieri ed è seguita dalla vettura con l'Ispettorato Generale Capo di P.S. del Quirinale e da altre due vetture: la prima con il Consigliere Diplomatico ed il Consigliere Militare, la seconda con il Consigliere per i problemi dell'ordine democratico e della sicurezza ed il Capo del Servizio Stampa.
Il corteo presidenziale giunge in Campidoglio. Disceso dalla vettura, il Presidente della Repubblica viene ricevuto all'ingresso del Palazzo dei Conservatori dai Rappresentanti del Senato, della Camera, del Governo e della Corte costituzionale, dal Prefetto di Roma e dall'Assessore Arata (Affari Generali). Sono altresì ad attendere il Capo dello Stato l'Ambasciatore del Perù a Roma ed il Capo del Cerimoniale Diplomatico della Repubblica.
Il Presidente della Repubblica, accompagnato dalle predette Autorità e dal Seguito, raggiunge il piano di rappresentanza del Palazzo e fa quindi ingresso nella Sala di Santa Petronilla, prendendo posto nella poltrona centrale della prima fila. Ha inizio la cerimonia:
- indirizzo di saluto dell'Assessore alla Cultura, Nicolini;
- indirizzo di saluto del Segretario generale dell'Istituto Italo Latino Americano, Ambasciatore Pio Pignatti Morano;
- discorso dell'Ambasciatore del Perù a Roma, S.E. il Signor Alejandro Daustua;
- discorso del Ministro dei Beni Culturali e Ambientali, On. Vincenzo Scotti.
Al termine dei discorsi e dopo essersi brevemente trattenuto nella Sala d'Ercole, dove viene servito un rinfresco, il Capo dello Stato discende con l'ascensore al piano terra del Palazzo dei Conservatori per visitare la Mostra "Oro del Perù", che gli viene illustrata dal Direttore del Museo dell'oro di Lima, Prof. Alvaro Roca Rey.
Conclusa la visita, il Presidente della Repubblica - accompagnato sino all'uscita del Palazzo dei Conservatori dalle stesse Personalità che erano a riceverlo all'arrivo - lascia il Campidoglio per recarsi nella propria abitazione di Piazza Trevi (corteo: stessa formazione dell'andata).