Il Diario storico
Il Presidente della Repubblica, accompagnato dal Segretario generale, lascia il Palazzo del Quirinale (Palazzina), in automobile. L'auto presidenziale è preceduta da una vettura con il Capo dell'Ufficio Cerimonie della Presidenza della Repubblica, il Consigliere Militare Aggiunto di servizio ed il Comandante dei Corazzieri, ed è seguita dalla vettura con l'Ispettore Generale Capo di P.S. del Quirinale e da altre due vetture: la prima con il Consigliere Diplomatico ed il Consigliere Militare, la seconda con il Consigliere per i problemi dell'ordine democratico e della sicurezza ed il Capo del Servizio Stampa.
Il corteo presidenziale giunge all'ingresso del Palazzo dei Conservatori. Disceso dalla vettura, il Presidente della Repubblica viene ricevuto dai Rappresentanti del Senato, della Camera, del Governo e della Corte costituzionale, dal Sindaco e dal Prefetto di Roma, nonché dai Presidenti del Centro Studi di Politiche Economiche, On. Dott. Eugenio Peggio e Sen. Ing. Gerardo Chiaromonte.
Il Presidente della Repubblica, accompagnato dalle predette Autorità e dal Seguito, dopo aver incontrato nella Sala del Trono i familiari di Giorgio Amendola e gli oratori della manifestazione, fa ingresso nella Sala degli Orazi e Curiazi e prende posto nella poltrona centrale della prima fila. Ha inizio la cerimonia commemorativa di Giorgio Amendola, ad un anno dalla scomparsa:
- indirizzo di saluto del Sindaco di Roma, Signor Luigi Petroselli;
- discorsi commemorativi del Dott. Guido Carli, del Sen. Leo Valiani; dell'On. Ing. Riccardo Lombardi e dell'On. Dott. Giorgio Napolitano.
Terminata la cerimonia, il Presidente della Repubblica - accompagnato sino all'uscita del Palazzo dei Conservatori dalle stesse Personalità che erano a riceverlo - lascia il Campidoglio per fare ritorno al Palazzo del Quirinale (corteo: stessa formazione dell'andata).