Il Diario storico
Il Presidente della Repubblica, accompagnato dal Segretario generale, lascia la Palazzina in automobile. L'auto presidenziale è preceduta da una vettura con il Capo dell'Ufficio Cerimonie della Presidenza della Repubblica, il Consigliere Militare Aggiunto di servizio ed il Comandante dei Corazzieri ed è seguita da una vettura con l'Ispettore Generale Capo, di P.S. del Quirinale e da altre due vetture: la prima con il Consigliere Diplomatico e il Consigliere Militare, la seconda con il Consigliere per i problemi dell'ordine democratico e del la sicurezza, il Capo del Servizio Affari Giuridici e Rapporti con gli Organi Costituzionali ed il Capo del Servizio Stampa.
Il Capo dello Stato giunge al Palazzo della Consulta dove viene ricevuto dai Giudici Costituzionali, Prof. Livio Paladin e Prof. Antonio La Pergola. Il Presidente della Repubblica, accompagnato dai Giudici Costituzionali che si trovavano a riceverlo e dal Segretario generale della Presidenza della Repubblica, sale con l'ascensore al piano nobile della Corte dove viene accolto dal Presidente della Corte costituzionale, On. Avv. Leonetto Amadei. Accompagnato dalle predette Personalità, il Presidente della Repubblica accede successivamente nel Salotto Verde, dove sono in precedenza convenuti l'ex Presidente della Repubblica, Senatore Leone, il Presidente del Senato, il Presidente della Camera, il Presidente del Consiglio dei ministri e i Giudici Costituzionali, con i quali si intrattiene brevemente. Nel frattempo gli altri componenti del Seguito presidenziale, salendo per lo Scalone d'Onore, si recano nell'Aula di Udienza, e raggiungono i posti loro assegnati.
Il Capo dello Stato - unitamente all'ex Presidente della Repubblica, ai Rappresentanti degli Organi Costituzionali ed al Segretario generale della Presidenza della Repubblica - fa ingresso nell'Aula di Udienza e prende posto nella poltrona centrale della prima fila. Fanno successivamente ingresso nell'Aula di Udienza il Presidente della Corte costituzionale ed i Giudici Costituzionali. Dopo aver dichiarato aperta l'udienza, il Presidente della Corte costituzionale pronuncia il discorso celebrativo dei venticinque anni di attività della Corte. Prendono quindi la parola l'Avvocato del libero Foro, Avv. Antonio Sorrentino, e l'Avvocato Generale dello Stato, Avv. Giuseppe Manzari.
Dopo che il Presidente della Corte costituzionale ha dichiarato la sospensione dell'udienza, il Capo dello Stato si accomiata, nello Studio del Vice Presidente della Corte costituzionale, dall'ex Presidente della Repubblica e dai Rappresentanti degli Organi Costituzionali e, accompagnato fino all'uscita dal Presidente della Corte costituzionale, dal Segretario generale della Presidenza della Repubblica e dal Segretario generale della Corte costituzionale, lascia il Palazzo della Consulta per far rientro al Quirinale (corteo: stessa formazione dell'andata).