Il Diario storico
Il Presidente della Repubblica, accompagnato dal Segretario generale, lascia in auto la propria abitazione per recarsi all'Aeroporto di Ciampino. L'auto presidenziale è seguita da una vettura con l'Ispettore Generale Capo di P.S. del Quirinale.
Il Capo dello Stato giunge all'Aeroporto di Ciampino, ove si trovano ad attenderlo il Ministro di Grazia e Giustizia ed il Seguito ivi in precedenza convenuti.
Decollo dell'aereo presidenziale.
L'aereo che reca a bordo il Presidente della Repubblica atterra all'Aeroporto di Milano Linate. Il Capo dello Stato viene ricevuto, in forma strettamente privata, dal Prefetto di Milano e si reca, in auto, al Palazzo di Giustizia (corteo privato: alleg. «A»).
Allegato «A»: corteo privato
vettura del cerimoniale
Capo dell'Ufficio Cerimonie della Presidenza della Repubblica, Consigliere Militare Aggiunto di servizio, Comandante dei Corazzieri;
vettura presidenziale (scorta ridotta di Corazzieri in motocicletta)
Presidente della Repubblica, Ministro di Grazia e Giustizia, Segretario generale della Presidenza della Repubblica;
vettura di servizio con l'Ispettore Generale Capo di P.S. del Quirinale;
A) Sottosegretario di Stato al Ministero di Grazia e Giustizia, Prefetto-Commissario del Governo presso la Regione, Consigliere Militare del Presidente della Repubblica;
B) Consigliere Diplomatico del Presidente della Repubblica, Consigliere per i problemi dell'ordine democratico e della sicurezza, Capo del Servizio Stampa del Quirinale.
Il corteo presidenziale giunge dinanzi al Palazzo di Giustizia dove il Presidente della Repubblica viene ricevuto dal Presidente della Giunta e dal Vice Presidente del Consiglio Regionale, dal Sindaco di Milano, dal Presidente e dal Procuratore Generale della Corte d'appello, nonché dal Presidente Nazionale e dal Presidente della Sezione milanese dell'Associazione Nazionale Magistrati. Accompagnato dalle predette Autorità e dal Seguito, il Presidente della Repubblica attraversa l'Atrio del Palazzo di Giustizia e si reca nell'Aula Magna, dove incontra le altre Autorità. Sono presenti i familiari dei Giudici Galli ed Alessandrini. Ha inizio la cerimonia:
- indirizzo di saluto del Sindaco di Milano, Signor Carlo Tognoli;
- indirizzo di saluto dell'Avv. Prisco, Presidente dell'Ordine degli Avvocati di Milano;
- indirizzo di saluto del Presidente della Sezione milanese dell'Associazione Nazionale Magistrati, Dott. Giovanni Caizzi;
- discorso del Presidente dell'Associazione Nazionale Magistrati, Dott. Adolfo Beria d'Argentine.
Al termine dei discorsi, il Presidente della Repubblica - unitamente ai familiari dei Giudici Galli ed Alessandrini, alle Autorità ed al Seguito - lascia l'Aula Magna e si reca dinanzi al Monumento a ricordo dei Giudici Guido Galli ed Emilio Alessandrini e di quanti si sono immolati per la difesa delle Istituzioni e della Repubblica. Dopo lo scoprimento della stele il Presidente della Repubblica sosta in breve accoglimento. Il Capo dello Stato prende quindi congedo dai familiari dei Giudici Galli ed Alessandrini e lascia il Palazzo di Giustizia, accompagnato fino all'ingresso dalle stesse Personalità che si trovavano a riceverlo. Successiva sosta privata del Presidente della Repubblica a Milano.
Trasferimento in aereo a Torino.