Il Diario storico
Il Capo dello Stato, accompagnato dal Segretario generale della Presidenza della Repubblica, lascia in auto il Palazzo del Quirinale. L'auto presidenziale, scortata da Corazzieri in motocicletta, è preceduta da una vettura con il Capo del Cerimoniale della Presidenza della Repubblica, il Consigliere Militare Aggiunto di servizio ed il Comandante dei Corazzieri ed è seguita dalla vettura con l'Ispettore Generale Capo di P.S. del Quirinale e da una vettura con il Consigliere Militare, il Consigliere per i problemi dell'ordine democratico e della sicurezza ed il Capo del Servizio Stampa.
Il corteo presidenziale giunge alla Piramide Cestia. Disceso dalla vettura, il Presidente della Repubblica percorre a piedi un tratto della Piazza e viene quindi ricevuto dal Ministro della Difesa e dal Comandante della Regione Militare Centrale che, unitamente al Consigliere Militare, lo accompagnano nella rassegna al picchetto d'onore schierato con bandiera e musica. Al termine della rassegna, il Presidente della Repubblica è accolto dai Rappresentanti del Senato, della Camera e della Corte costituzionale e dal Sindaco di Roma. Dopo lo scoprimento di una lapide a ricordo delle vittime della violenza e del terrorismo, il Capo dello Stato depone una corona di alloro sostando in raccoglimento. Quindi, accompagnato dalle Autorità e dal Seguito, il Presidente della Repubblica si reca sulla tribuna dalla quale stando in piedi ascolta i discorsi degli oratori. Ha inizio la cerimonia:
- saluto del Sindaco di Roma, Signor Luigi Petroselli;
- brevi parole di familiari del Maresciallo ROMITI e dello studente Valerio Verbano.
Terminata la cerimonia, il Presidente della Repubblica discende dalla tribuna e - dopo aver ricevuto da fermo gli onori finali - attraversa a piedi la Piazza per raggiungere la vettura presidenziale con la quale fa ritorno al Palazzo del Quirinale (corteo: stessa formazione dell'andata).